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Trigliceridi alti:, valori, cause, rischi, come abbassarli

I trigliceridi sono indispensabili per la nostra salute. Quando però sono troppo alti comportano un aumento di diversi rischi: anche di arteriosclerosi.

I tricliceridi, in estrema sintesi

I trigliceridi costituiscono la principale forma di deposito lipidico di riserva per il metabolismo energetico delle cellule animali e vegetali. In altre parole, sono una tipologia di grassi presenti nel sangue che il nostro organismo utilizza come fonte di energia. I trigliceridi sono necessari anche per la nostra salute.

I valori normali di trigliceridi nel sangue dovrebbero essere compresi – indicativamente –  fra 70-150 mg/dl.

Quando i loro livelli nel sangue salgono troppo abbiamo un maggior rischio di problemi cardiovascolari. Inoltre, quando sono troppo alti potrebbero anche concorrere a determinare una sindrome metabolica (di cui parleremo più avanti).

Un loro significativo incremento comporta comunque un elevato rischio di ateriosclerosi.

I valori dei trigliceridi: normali, limite, elevati

Quando si fa un esame del sangue per il colesterolo, vengono presi in considerazione anche i trigliceridi.

Per avere un’idea di massima circa possibili rischi che potresti correre in relazione ai valori dei tuoi trigliceridi puoi compararli coi seguenti valori.

  • Valore normale: minore di 150 mg/dl.
  • Valore al limite: tra 150 e 199 mg/dl.
  • Valore alto: tra 200 e 499 mg/dl.
  • Valore molto alto: 500 mg/dl o maggiore.

Le cause di livelli significativamente alti di trigliceridi

Raramente i trigliceridi si alzano senza che ci sia un qualche motivo. Solitamente a monte c’è una condizione che più o meno direttamente attiene alla nostra salute.

A.  Le cause più comuni dei trigliceridi alti sono l’obesità, ed un diabete mal controllato. Perciò potresti avere i trigliceridi alti: se sei sovrappeso e se conduci una vita sedentaria, in modo particolare se con la tua dieta abituale assumi molti carboidrati e molti zuccheri, oppure se bevi molto alcool.

B. Dato che può provocare un’infiammazione del pancreas, anche la moda del “binge drinking” – ovvero quella del bere per ubriacarsi – può causare dei pericolosi picchi nei livelli di trigliceridi.

C. Altre cause dei trigliceridi elevati possono essere dovute: all’ipotiroidismo, a problemi ai reni, ad alcuni disturbi ereditari legati ai lipidi.

D. Anche le terapie estrogeniche (quelle che consistono nella somministrazione di estrogeni) contro i sintomi della menopausa, possono essere la causa di un aumento dei trigliceridi nel sangue.

E. Anche alcuni medicinali possono fare alzare i livelli di questi lipidi, come per esempio,

  • il tamoxifene o tamossifene (un farmaco antitumorale per via orale),
  • gli steroidi,
  • i beta bloccanti,
  • i diuretici,
  • la pillola anticoncezionale.

La sindrome metabolica

Prima abbiamo detto che i trigliceridi alti potrebbero anche concorrere a determinare una sindrome metabolica. La sindrome metabolica deriva da una combinazione di diversi fattori. Tra questi,

Quindi, anche i trigliceridi alti rientrano nel novero dei fattori della sindrome metabolica, un gruppo di problemi medici che aumentano il rischio di attacchi cardiaci, ictus e diabete quando sono associati.

I sintomi dei trigliceridi solitamente elevati

I trigliceridi alti solitamente non causano sintomi particolari.

Se però dovessero essere dovuti ad una condizione genetica, si possono notare dei depositi adiposi sotto-pelle: sono chiamati xantomi e sono appunto degli accumuli di grasso nelle cellule immunitarie macrofaghe della pelle.

I trattamenti da far subito, nel caso di trigliceridi alti

I primi – e fondamentali – passi per abbassare i livelli di trigliceridi sono quelli di seguire una dieta bilanciata e di cambiare il proprio stile di vita. Occorre quindi,

  • perdere peso e mantenere un peso salutare,
  • limitare la quantità di carboidrati e di grassi assunti,
  • essere meno sedentari,
  • limitare il consumo di alcool,
  • non fumare,
  • mantenere la glicemia nell’intervallo prestabilito, se si ha il diabete,
  • consumare molta frutta e verdura, cibi integrali, pesce, carni magre o latticini poco grassi,
  • limitare i grassi saturi,
  • limitare il sodio (sale) e lo zucchero.

Anche il fatto di consumare del pesce o dell’olio di pesce,  ma anche l’assunzione di integratori di omega-3 può giovare ad una diminuzione dei livelli di trigliceridi. In una dieta che possa definirsi “sana” per il cuore, bisognerebbe consumare del pesce almeno due volte alla settimana.

Sono da prediligere i pesci oleosi che contengono più acidi grassi omega-3:

  • il salmone,
  • lo sgombro,
  • le trote,
  • le aringhe,
  • le sardine.

Per ridurre i carboidrati nella dieta, è molto utile conoscere il contenuto di carboidrati dei vari cibi che solitamente mangiamo.

L’alcool ha effetti particolarmente significativi sui trigliceridi: l’abuso regolare di alcool, ma anche un’ubriacatura saltuaria possono provocare un aumento significativo dei trigliceridi. Come già detto il binge drinking può provocare un aumento improvviso dei trigliceridi il che potrebbe innescare una pancreatite.  Il medico ti chiederà quindi di limitare o smettere del tutto di assumere alcool.

Potresti optare di rivolgerti ad un dietista affinché predisponga un programma di nutrizione personalizzato.

L’attività fisica è utile: prima però d’incrementare i tuoi abituali livelli di attività fisica, verifica col tuo medico se nel fatto di aumentarla ci siano dei problemi.

Il tuo medico controllerà anche che non sussistano altre condizioni che causano i trigliceridi alti, come l’ipotiroidismo, il diabete mal gestito, malattie dei reni, o assunzione di alcuni medicinali.

I trattamenti per i triliceridi alti, da fare nel tempo

Se, anche dopo aver apportato questi cambiamenti nel tuo stile di vita, i tuoi trigliceridi dovessero rimanere sempre alti, occorerà valutare se assumere dei medicinali.

Il medico potrà (magari) anche decidere di farti interrompere l’assunzione di alcuni medicinali che che già stai prendendo che potrebbero influenzare i livelli di trigliceridi. Che poi ti vengano prescritti o meno altri medicinali dipenderà dai valori dei trigliceridi che hai.

Comunque, prima di prescriverti altri medicinali (oltre a quelli eventuali per i trigliceridi) il medico prenderà in esame anche i livelli di colesterolo e gli altri fattori di rischio che possono influenzare negativamente il tuo sistema cardiovascolare.

Ed infine: se hai il colesterolo alto, e se hai altri fattori di rischio di malattie cardiovascolari, potresti avere la necessità di una combinazione di medicinali specifici per i diversi tipi di colesterolo:

  • di fibrati – una classe di farmaci ipolipemizzanti usati nel trattamento dell’ipertrigliceridemia;
  • di acido nicotinico / niacina (vitamina pp o B3 –  essenziale per il regolare funzionamento del sistema nervoso;
  • di acidi grassi omega-3 (olio di pesce);
  • di statine  – oltre a quelle sintetiche ci sono anche quelle naturali.

Le statine

Parliamo ora delle statine in relazione ai trattamenti per abbassare i trigliceridi. Le statine vengono impiegate per diminuire il colesterolo cattivo (LDL), ma anche per abbassare i trigliceridi.

Se hai alti livelli sia di colesterolo sia di trigliceridi, il medico potrebbe prescriverti delle statine, per ridurre il colesterolo e successivamente gli altri medicinali per i soli trigliceridi.

In altri casi invece, il medico potrebbe optare – prima – per dei medicinali che riducano i trigliceridi, in maniera da prevenire danni al pancreas.

Le persone che assumono delle statine dovrebbero utilizzare con cautela i fibrati (derivati dell’acido fribrico) in quanto aumentano il rischio di sviluppare un problema muscolare – potenzialmente fatale – chiamato rabdomiolisi, che può portare ad una insufficienza renale.

È quindi molto importante che i tuoi reni ed il tuo fegato siano in piena salute prima di prendere in combinazione di questi medicinali.

Comunque, se hai problemi muscolari o dolori, informa immediatamente al tuo medico.

 

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