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Il tutore per epicondilite: cos’è, ed a cosa serve

L’epicondilite

L’epicondilite

L’epicondilite è un’infiammazione acuta dei tendini del gomito che provoca una sensazione dolorosa intensa e molto fastidiosa, rendendo difficile, o addirittura impossibile, qualsiasi tipo di movimento.

Di per sé non è una patologia grave, ma deve essere trattata correttamente, per evitare che si trasformi in un problema cronico, recidivante e degenerativo.

L’infiammazione, nota anche con il nome di gomito del tennista, non riguarda solo gli atleti, ma anche tutti quei soggetti che utilizzano normalmente le braccia, effettuando movimenti continui e ripetuti che vanno a provocare un sovraccarico al polso e al gomito.

Può riguardare qualsiasi genere di attività, dallo svolgimento dei lavori domestici all’uso quotidiano e prolungato di una tastiera.

Per contrastare questo spiacevole disturbo si ricorre a farmaci antinfiammatori e antidolorifici, fisioterapia, riposo, trattamenti specifici come tecarterapia e onda d’urto e, nei casi più difficili, alla chirurgia.

Ma si può far ricorso anche a degli appositi tutori.

Il tutore per epicondilite, cos’è, ed a cosa serve

Il tutore per epicondilite, cos’è, ed a cosa serve

Un eccellente modo ridurre il dolore e il fastidio e favorire la guarigione, è anche quello di utilizzare un tutore epidondilite, ovvero un supporto – talvolta anche realizzato su misura – che possa proteggere adeguatamente il polso ed il gomito dai movimenti bruschi e non corretti.

Si tratta quindi di un tutore strutturato appositamente per tenere muscolatura dell’arto compressa in modo da evitare sforzi sbagliati. E così si può ridurre la sensazione dolorosa dovuta all’infiammazione acuta dei tendini del gomito.

Utilizzare il tutore epicondilite è spesso la soluzione migliore, quella che permette di evitare sia l’intervento che l’assunzione prolungata di farmaci.

Va indossato quando si praticano tutte quelle attività che potrebbero contribuire a provocare il disturbo.

La presenza del tutore permette di mantenere la muscolatura compressa e – evitando gli sforzi improvvisi e i movimenti sbagliati  – riduce la sensazione dolorosa.

Per ottenere un risultato eccellente occorre comunque scegliere con attenzione il modello di tutore più adatto al proprio fisico e al proprio caso specifico.

Criteri per la scelta del tutore

Criteri di valutazione per la scelta di un tutore epicondilite

Per ottenere il massimo risultato dall’uso di un tutore per l’epicondilite occorre prestare attenzione ad alcune sua caratteristiche specifiche.

Infatti,un dispositivo efficace dev’essere realizzato con materiali di qualità: tra i prodotti migliori ricordiamo quelli in neoprene, leggero e confortevole, che non incrementa le sudorazione e non provoca allergie sulla pelle.

E’ invece irrilevante la scelta della taglia per quanto riguarda i prodotti standard: di solito questi sono realizzati in una taglia unica e si adattano al fisico per mezzo di fasce elastiche e chiusure in velcro.

Tuttavia, nei casi più complicati potrebbe essere preferibile un tutore realizzato su misura: in questi casi per avere la certezza di scegliere il prodotto ideale, la soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un ortopedico esperto.

E’ molto importante che il tutore una volta indossato, ci dia una sensazione di comfort, favorisca una corretta traspirazione e non comporti alcun fastidio, anche se portato per molte ore di seguito.

In commercio si trovano diversi modelli, differenti quanto al design ed alle caratteristiche differenti.

Quale tipo di tutore è quello migliore

Come sapere qual’è il tipo di tutore per epicondilite migliore

In realtà, non esiste un dispositivo migliore di un altro: l’importante, come si è detto è acquistare ed indossare un tutore per epicondilite di alta qualità, confortevole e che ci rechi sollievo fin dal primo utilizzo.

In commercio è possibile trovare,

  • dei dispositivi che sono costituiti da una semplice fascia elastica;
  • dei tutori in fibra di carbonio e tessuto tecnico che favoriscono la circolazione e mantengono la giusta temperatura;
  • dei tutori realizzati in neoprene, flessibile e confortevole;
  • delle fasce morbide regolabili che si adattano a tutte le misure e costituiscono un eccellente rimedio non solo per il gomito del tennista ma anche per stiramenti, contratture e borsiti.

Si tratta di prodotti strutturati a forma di bracciale con un supporto duro. Hanno la possibilità di essere regolati in base alla grandezza del braccio.

Il modello più semplice è costituito da una fascia rivestita in tessuto, da applicare all’avambraccio e al gomito, che comporta una compressione locale, riducendo l’infiammazione dei tendini del gomito ed evitando l’insorgere di traumi.

Tale fascia va indossata e posizionata a circa 4 dita di distanza dal gomito. Si dovrà cercare di palpare l’area dolente dei ventri muscolari e posizionare la fascia proprio al di sopra. Proprio nel punto dolente si dovrà cercare di posizionare il cuscinetto duro. (1)

Questo modello non è adatto durante la pratica sportiva, poiché potrebbe facilmente muoversi: in questo caso è da preferire un tutore in neoprene dotato di chiusura regolabile.

La gomitiera, che copre sia il gomito che parte del braccio e dell’avambraccio, è ideale anche per le infiammazioni più diffuse, e può essere indossata comodamente durante l’attività lavorativa, evitando le contratture muscolari da freddo e contrastando il ripresentarsi della forma acuta di epicondilite.

Cose da sapersi circa il suo utilizzo

Le cose da sapere in merito all’utilizzo del tutore

L’uso del tutore epicondilite viene considerato la soluzione migliore per contrastare l’insorgere di questo fastidioso disturbo, in quanto consente facilmente di ridurre il sovraccarico sul tendine e di comprimere in maniera adeguata la muscolatura, evitando gli sforzi e i movimenti non corretti.

Questi dispositivi sono realizzati specificamente per trattare il gomito del tennista e le infiammazioni dei tendini dell’articolazione del braccio, e solitamente sono perfettamente adattabili e molto confortevoli.

Il materiale migliore, come si è detto, è il neoprene, mentre per chi soffre di allergie e problemi di pelle è opportuno scegliere un modello più traspirante, meglio se rivestito in cotone.

Occorre comunque tenere conto che il solo uso del tutore non rappresenta una terapia, anche se contribuisce a ridurre l’infiammazione e il dolore.

La soluzione migliore resta sempre quella di rivolgersi ad un medico specialista sia per la scelta del dispositivo ideale per il problema concreto, sia per l’eventuale abbinamento ad un altro tipo di cura specifica.

[expand title=”Riferimenti bibliografici”]

I 5 Migliori Tutori Epicondilite Contro il Gomito del Tennista

Epicondilite

(1) https://www.mdmfisioterapia.it/patologie/epicondilite-2/

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