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Le emorroidi nei bambini: guida ai rimedi

Le emorroidi possono colpire anche i bambini: il primo loro segnale può essere rappresentato dal pianto!

Le emorroidi nei bambini

La maggior parte delle persone associa le emorroidi agli adulti, in particolare alle persone obese o alle donne in gravidanza.

Sono molti anche i genitori che non si rendono conto che le emorroidi possono essere piuttosto comuni anche nei bambini.

In questo articolo analizzeremo le cause, i trattamenti, ed i modi per prevenire l’insorgere delle emorroidi nei bambini.

Le diverse cause delle emorroidi nei bambini

Si hanno le emorroidi quando si gonfiano le vene intorno all’ano ed al retto. Mentre le cause delle emorroidi nelle persone adulte possono essere – per esempio – la gravidanza, il fatto di sollevare dei pesi, l’età, nei bambini molte possono essere anche di natura differente. Vediamo le principali.

A. la costipazione e la diarrea

Sono le stesse le cause principali delle emorroidi sia nei bambini che negli adulti:la costipazione e la diarrea.

Le malattie che provocano diarrea, costipazione o le infezioni, nei loro periodi iniziali producono disturbi emorroidali.

Un’influenza intestinale provoca spesso irritazioni dentro ed intorno all’area anale.

E’ anche possibile che queste irritazioni non se ne vadano anche dopo che l’infezione si è risolta.

B. lo stare seduti per periodi prolungati

Un’altra causa di emorroidi che é comune nei bambini, è dovuta allo stare seduti specialmente su superfici dure per lunghi periodi, ad esempio sulla sedia di una scrivania o sopra un seggiolino.

La superficie dura esercita una pressione sui vasi sanguigni sensibili e sui tessuti dell’ano, ed in questo modo può quindi provocare dei gonfiori e delle rotture.

C. gli sforzi eccessivi durante la defecazione

I bambini possono sviluppare emorroidi anche sforzandosi quando vanno in bagno. Questi sforzi potrebbero essere la conseguenza,

  • di una carenza di fibre alimentari,
  • del sovrappeso,
  • di una postura non corretta sul water.

Queste condizioni potrebbero causare una difficoltà nell’evacuare normalmente.

Quindi anche il fatto di seguire una dieta povera di fibre, o semplicemente il fatto di mangiare troppo, può comportare la necessità di sforzarsi quando si va in bagno.

  • Durante lo sforzo si ha una pressione sui tessuti anali e sui vasi sanguigni.
  • I vasi possono gonfiarsi, rompersi o addirittura estendersi all’esterno dell’apertura dell’ano, in quella posizione chiamata “prolasso”.

In queste condizioni, gli ulteriori (successivi) tentativi di usare il bagno non faranno altro che aggravare ed irritare i tessuti già gonfi, fino a quando non si svilupperanno le emorroidi.

D. il non volere andare in bagno

Infine, anche il fatto che un bambino sia stressato perché – per una qualche sua ragione – non vuole andare volentieri in bagno potrebbe sviluppare le emorroidi, in quanto è “costretto” a trattenere le feci per lunghi periodi di tempo.

Questo comportamento potrebbe verificarsi (per esempio) quando i bambini si sentono turbati o imbarazzati quando devono andare al bagno, magari perché sono stati abituati a non chiedere di farlo in certe occasioni.

Cosa devono fare, e come devono comportarsi i genitori

Rispetto a ciò che accade con gli adulti, può essere più difficile rilevare in modo “naturale” in un bambino l’esistenza di emorroidi in via di sviluppo.

Ancora di più quando il bambino non ha ancora le necessarie capacità verbali per descrivere quello che sta provando, oppure quando potrebbe non rendersi conto che non è una cosa normale ciò che sta vivendo.

Per questo motivo, i genitori dovrebbero controllare attentamente le abitudini del loro bambino.

Un segnale che il bambino potrebbe avere le emorroidi, si ha quando inizia ad evitare di andare in bagno. In questi casi potrebbe riferire ai genitori che non deve andarci, o semplicemente rifiutarsi di andarci: ciò deriva dal fatto il tentativo di evacuare gli causa spesso del dolore.

Comunque, nel caso di un bambino molto piccolo non in grado di comunicare chiaramente questo fatto doloroso, può essere utile chiedergli specificamente se sente del dolore o del prurito nell’area anale.

E’ una buona cosa anche esaminare le sue feci per cercarvi eventuali segni di sanguinamento: il sangue rosso intenso indica delle possibili emorroidi, mentre il sangue rosso scuro indica un sanguinamento del corpo.

Anche la presenza di feci molto dure o compatte può essere il segnale di una costipazione, e una costipazione può causare le emorroidi.

E’ utile poi anche osservare attentamente il bambino per vedere se si gratta, o se continua a toccarsi la biancheria intima o i pannolini: potrebbe trattarsi di un segnale di disagio causato dalle emorroidi.

Anche l’esame dell’area anale dopo i bagni può darci delle informazioni sull’eventuale presenza di emorroidi, soprattutto se sono presenti sporgenze esterne all’apertura anale.

Una volta che i segnali ed sintomi delle emorroidi vengono rilevati, è il momento di portare il bambino da un pediatra: per un esame completo, una diagnosi, ed un trattamento adeguato soprattutto se c’è del sangue nelle feci.

Il pediatra sa come trattare le emorroidi: sia come dare un sollievo immediato al dolore, sia come fare per il recupero e per la prevenzione a lungo termine.

Cercherà anche d’individuare la causa principale delle emorroidi: é importante conoscerle oltre che per alleviare i sintomi e per curarle, anche per comprendere quale sia il migliore trattamento da prescrivere.

Come curare le emorroidi nei bambini

Le opzioni per curare le emorroidi del bambino e per alleviarne i loro sintomi possono essere diverse. Ecco alcune opzioni naturali.

A. fargli assumere delle fibre alimentari

Se un bambino ha le emorroidi, è molto probabile che possa soffrire di una costipazione. Un modo per affrontare questo problema, è quello di aumentare l’apporto di fibra alimentare.

La seguente tabella, pubblicata dalla National Accademie Press di Washington indica qual é la adeguata quantità di fibre necessaria rispetto agli importi effettivi consumati  nelle diverse fasce d’età dei bambini. [1]

Età    Apporto adeguato (g/d)      Apporto reale (g/d)
 1-3  19  5-12
 4-8  25  6-18
 9-13  26-31  9-11

B. fargli fare bagni d’acqua tiepida

Immergere due o tre volte al giorno l’area anale in un bagno d’acqua calda (utilizzando solo acqua tiepida) per lavare l’area.

Non usare sapone perché questo potrebbe irritare ulteriormente la zona. Asciugare l’area con un asciugacapelli può essere d’aiuto perché l’umidità causa ulteriori irritazioni.

C. applicargli degli impacchi di ghiaccio

Per alleviare il gonfiore e l’infiammazione, può essere d’aiuto applicargli degli impacchi di ghiaccio (sempre racchiusi in un asciugamano). Nel corso di una giornata, applicali per 10 minuti.

Le creme topiche per le emorroidi

Per dargli un immediato sollievo si possono applicare sulla zona delle creme, delle pomate o gel ad azione emolliente o rinfrescante.

Le creme per le emorroidi vengono raccomandate allo scopi di aiutare a ridurre il gonfiore e migliorare il disagio. Se tuttavia le emorroidi non migliorano dopo una o due settimane, prendete un appuntamento col pediatra.

Come prevenire il formarsi delle emorroidi nei bambini

Ancorché i bambini sviluppino le emorroidi più raramente rispetto agli adulti, occorre sapere che anche i più piccoli possono esserne afflitti.

È sempre opportuno scoprire qual è la causa prima di questo problema, così da poterlo risolvere nel migliore dei modi, e per cercare di evitare delle recidive. Chiunque abbia sofferto di emorroidi è d’accordo nel dire che non ‘desidera’ provarle più.

Per i bambini come per gli adulti, i migliori modi per la prevenzione delle emorroidi sono,

  1. mantenere una salute ottimale facendo esercizio fisico;
  2. assumere fibre alimentari a sufficienza;
  3. rimanere ben idratati;
  4. mantenere una corretta posizione quando si va in bagno;
  5. fare in modo che l’andare al bagno non diventi un evento stressante o imbarazzante.

Solitamente le emorroidi nei bambini non sono indicative dell’esistenza di qualcosa di grave, ma in ogni caso è comunque sempre utile il supporto del medico.

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