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Quanti caffè al giorno possiamo bere?

Introduzione all’argomento

Introduzione all’argomento

Qual è la quantità di caffè ottimale per poter avere benefici effetti senza effetti collaterali?

Stando alle linee guida dietetiche che vengono indicate in molti paesi sviluppati, un consumo massimo di 400 milligrammi di caffeina, corrispondente a tre / cinque tazze di caffè al giorno, dovrebbe essere la misura “salutare” per la maggior parte delle persone.

Va da sé che la quantità di caffeina contenuta in una tazza di caffè è diversa a seconda del tipo di caffè utilizzato. Mediamente comunque, una tazzina ne contiene circa 80 mg.

Quanto poi ai suoi benefici / effetti collaterali, quello di 80 mg è un valore generico, meramente indicativo, in quanto la tolleranza alla caffeina di ognuno di noi è diversa. Ma anche perché (per esempio) le donne incinte dovrebbero assumerne di meno, così pure come i bambini ed i ragazzi.

Ciò precisato, se a te piace bere molto caffè e non avverti degli effetti collaterali, non hai motivi per non berlo.

La tolleranza alla caffeina è  soggettiva

La tolleranza alla caffeina è soggettiva

Molte persone possono bere molte tazze di caffè al giorno senza aver problemi perché anno una maggiore tolleranza alla caffeina. Vediamo quali condizioni e quali fattori incidono su questa diversa tolleranza.

Geni. Sono stati individuati dei geni che influenzano la sensibilità delle persone a questo stimolante. A giocare un ruolo fondamentale sarebbe il gene PDSS2: le persone che mostrano in esso una precisa variazione, tenderebbero infatti a bere meno caffè. Ciò in quanto tale caratteristica ridurrebbe l’abilità delle cellule a scomporre la caffeina e la terrebbe di conseguenza, più a lungo nel sangue.

Tolleranza acquisita. Gioca un ruolo importante anche la tolleranza alla caffeina che via via noi andiamo acquisendo. Chi beve ogni giorno caffè può tollerarla molto di più di chi lo beve raramente.

Condizioni psico/fisiche. Occorre sapere che anche alcune condizioni mediche possono influenzare la nostra sensibilità alla caffeina. Potremmo tollerare meno la caffeina per esempio nei casi di ansia, di disturbi di panico, di aritmie cardiache, d’ipertensione, di diabete, ma anche in altri casi.

Medicinali. Le persone che prendono medicinali dovrebbero verificare il quantitativo di caffeina che eventualmente questi contengono e regolare di conseguenza la quantità di caffè che assumono. Ecco alcuni esempi di farmaci o integratori a base di erbe possono interagire con la caffeina.

  • Efedrina.  L’efedrina è un principio attivo che si trova in alcune varietà (soprattutto esotiche) del genere Ephedra.
    Miscelare con la caffeina questa sostanza – utilizzata nei decongestionanti –  potrebbe aumentare il rischio d’ipertensione, d’infarto, di ictus o di convulsioni.
  • Teofillina. Si tratta di un composto chimico appartenente al gruppo degli alcaloidi. Questo farmaco, utile per aprire le vie respiratorie bronchiali, tende ad avere alcuni effetti simili alla caffeina. Quindi assumerlo assieme, potrebbe aumentare alcuni suoi effetti negativi, come la nausea e le palpitazioni cardiache.
  • Echinacea. L’echinacea è una pianta avente un’azione immunostimolante molto utilizzata nella fitoterapia. Gli integratori a base di echinacea –  spesso utilizzati per prevenire raffreddori od altre infezioni – possono aumentare la concentrazione di caffeina nel nostro sangue ed aumentare gli effetti spiacevoli della caffeina.

Sebbene un’elevata assunzione di caffeina possa provocare anche effetti collaterali negativi, il caffè viene associato a molti benefici effetti per la nostra salute.

Non solo per la salute: secondo diversi studi, il consumo di caffè è anche collegato a una maggiore longevità. Ma si tratta di studi che necessitano di ulteriori revisioni ed approfondimenti.

Troppi caffè: effetti indesiderati

Troppi caffè: i più comuni effetti indesiderati

Troppi caffè possono avere per noi anche effetti dannosi. Se ne beviamo troppi (più di 4 tazze al giorno per la maggior parte delle persone, tanto per dare un valore indicativo) potremmo avvertire i seguenti effetti collaterali:

  • mal di testa,
  • insonnia,
  • nervosismo,
  • irritabilità,
  • minzione frequente o incapacità di controllare la minzione,
  • battito cardiaco accelerato,
  • tremori muscolari.
Nel caffè, non solo la caffeina

Nel caffè, non solo la caffeina

Quando beviamo un caffè noi non assumiamo però solo della caffeina.

Molti di noi infatti “arricchiscono” il loro caffè con lo zucchero e con la panna aggiungendovi in tal modo calorie e grassi che possono comportare diversi problemi di salute: gli zuccheri e gli sciroppi, oltre a non fare bene ai denti, aggiungono calorie alla bevanda.

Nel valutare quanti caffè al giorno assumere, soprattutto chi predilige il caffè “tipo Starbucks” dovrebbe deve mettere in conto anche questa equazione calorica. Un esempio? La White Chocolate Mocha / “frappuccino mocha al cioccolato bianco moka” può contenere circa 450 Kcal, quasi come metà di una pizza margherita.  

Caffè e bambini / ragazzi

Caffè e bambini / ragazzi

L’assunzione di caffè da parte dei minori di 18 anni dovrebbe essere monitorata attentamente.

L’American Academy of Pediatrics suggerisce che i bambini dai 12 ai 18 anni limitino l’assunzione della caffeina a 100 milligrammi al giorno – circa una tazza di caffè.

Il fatto di tener d’occhio l’assunzione di caffeina da parfte dei minori può servire a prevenire l’insorgenza di alcuni degli effetti collaterali negativi, come l’ansia, la diarrea e la disidratazione.

Caffè e donne in gravidanza

Caffè e donne in gravidanza

Le donne in gravidanza, quelle che stanno cercando di rimanere incinte, quelle che allattano al seno, dovrebbero parlare con i loro medici circa l’assunzione di caffeina, e quindi di caffè.

In genere la si sconsiglia, o comunque si consiglia di prenderla in una quantità inferiore ai 200 mg al giorno, quindi circa 2 tazzine di caffè.

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