Echinacea: proprietà e benefici

L’echinacea

L’echinacea

L’echinacea è un genere di piante erbacee perenni originarie del nord America che comprende nove specie. Infatti gli indiani utilizzavano il riszoma di queste piante per curare le piaghe, le ferite, i morsi dei serpenti ma anche il vaiolo, i morbillo, l’artrite e per la preparazione di collutori.

Come pianta medicinale è l’echinacea purpurea quella più interessante interesse. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato l’utilizzo di estratti di fiori di echinacea purpurea per il trattamento del raffreddore.

Ma sono largamente utilizzate anche l’echinacea angustifolia e la pallida. Il rizoma di queste piante ha proprietà cicatrizzanti, antinfettive e riepitelizzanti (di riparazione delle ferite).

Le sue proprietà

Le proprietà dell’echinacea

L’echinacea è una pianta adattogena: adattogena sta ad indicare la capacità della pianta di essere d’aiuto all’organismo, di renderlo più efficiente contro lo stress eccessivo, e contro alcune sostanze nocive ed alcuni agenti nocivi esterni. L’echinacea viene utilizzata,

  • sia per usi interni – per stimolare il sistema immunitario e per la sua azione antinfiammatoria,
  • sia per usi esterni – per la sua attività antiinfiammatoria, immunostimolante e cicatrizzante,
  • ma ben potrebbe essere impiegata anche come pianta ornamentale.

Attivando nel nostro organismo l’azione dei linfociti, rinforza il sistema immunitario (relativamente all’area della cosiddetta immunità specifica. o acquisita, o adattativa).

Il rafforzamento dell’azione dei linfociti – azione che é funzionale a combattere gli agenti esterni dannosi, come i batteri ed i funghi –  risulta determinante quando le difese immunitarie non sono particolarmente forti ed efficaci, e quando non sono in grado di bloccare in tempo le aggressioni esterne.

Risulta determinante anche in presenza di un qualche lieve disturbo che potrebbe aggravarsi se si sviluppano delle infezioni più gravi.

Quando è particolarmente utile

Quando si rivela particolarmente utile

L’echinacea può essere utilizzata per preparare delle tisane, come tintura madre, come crema da applicare su tutti i tipi di ferite. Ma la si può trocìvare in commercio anche in gocce e sciroppi, in compresse, capsule e opercoli. Più nello specifico, si rivela particolarmente utile nelle seguenti condizioni:

a) come tisana, nella profilassi preventiva contro le malattie stagionali,

  • giova a contrastare l’insorgenza delle classiche malattie di stagione o per evitare che un semplice mal di gola od un normale raffreddore si tramutino in una patologia più seria: a questo scopo occorre iniziare ad assumerla a cominciare dalla fine dell’estate;
  • é utile nel trattamento dell’influenza, come espettorante come ausilio ad espellere il muco;
  • giova nell’alleviare le infiammazioni delle vie aeree, riducendo i sintomi del raffreddore e della tosse.

b) come tintura madre, serve a combattere le gengiviti causate dalle infezioni batteriche.

c) come crema,

  • è utile accelerare le cicatrizzazioni: accelerando la rigenerazione tissutale e localizzando l’infezione, guarisce i traumi provocati da tagli, ferite, scottature, afte ed ulcere cutanee;
  • è utile a purificare la pelle ed utile a ridurre le rughe e le smagliature.

Viene utilizzata contro le candidosi vaginali per aumentare l’efficacia dell’econazolo in crema.

Viene impiegata come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario e nei processi depurativi del fegato e dei reni (favorendo l’espulsione delle sostanze di scarto).

Anche se, fino ad ora gli studi scientifici non hanno portato ad una certezza assoluta, sembrerebbe che l’echinacea (in virtù di una sostanza, in essa presente, che sembra possedere tali caratteristiche) abbia anche delle proprietà antitumorali dirette. Però occorrono a questo riguardo dati clinici certi di supporto.

Una sua (affermata) proprietà, che ad oggi non ha  ancora trovato nessun riscontro scientifico, è quella afrodisiaca.

Gli integratori a base di echinacea

Gli integratori a base di echinacea

Va premesso che in commercio si possono trovare gli integratori a base di echinacea sotto varie forme: gocce, sciroppi, compresse, capsule opercoli.

a) gli integratori titolati

Come del resto con tutti gli integratori alimentari, in linea generale è  sempre consigliabile assumere quegli integratori alimentari a base di echinacea, in cui (proprio come nei farmaci) vengono dichiarate le quantità dei loro componenti.

Si tratta dei cosiddetti integratori alimentari titolati, quelli cioè che indicano la dose standard del principio attivo in essi contenuto (che cioè, come si suol dire, hanno un titolo noto).

b) i tempi d’assunzione degli integratori

Gli estratti di echinacea titolati almeno al 0,6 % in echinacoside – andrebbero assunti in periodi di 15 giorni, intervallati da altrettanti giorni di astensione.

Poi, se la si utilizza a scopo preventivo contro i malanni «di stagione», si consiglia di programmare 2 cicli (od anche 3 cicli) di integratori a base di echinacea, a partire dalla fine dell’estate, o dall’inizio dell’autunno.

Dosi e modi d’assunzione consigliati

Le dosi ed i modi consigliati per assumere l’echinacea

L’echinacea può venire assunta sotto diverse forma e ciò condiziona le dosi ed tempi della sua assunzione.

a)  sotto forma di estratto secco

in capsule od in compresse 2 volte al giorno lontano dai pasti; in particolare per la prevenzione di stati influenzali – con un dosaggio di 400 mg, una volta al giorno.

 b)  sotto forma di decotto

un cucchiaio pieno di echinacea in una tazza d’acqua, da assumere nel modo seguente:

  • versare la radice (di echinacea) sminuzzata in un recipiente con l’acqua fredda;
  • portarla ad ebollizione;
  • attendere qualche minuto e spegnere il fuoco;
  • lasciare il prodotto in infusione per 10 minuti, con la precauzione di coprirlo; quindi filtrarlo prima di assumerlo.

c)  sotto forma di tintura madre

serve a stimolare il sistema immunitario e va assunta nella dose di 30 / 40 gocce al giorno lontano dai pasti.

Controindicazioni

Sono pochi i possibili effetti collaterali dovuti all’assunzione di echinacea.Ecco comunque le sue controindicazioni:

a)  relativamente ai soggetti allergici

Se ne sconsiglia l’assunzione ai soggetti che soffrono di allergie: ad esempio,

  • a quelli che sono intolleranti ai pollini od affetti da raffreddori da fieno,
  • oppure a quelli che risultano essere ipersensibili verso uno di questi componenti.

b)  per quanto attiene ai soggetti in terapia

È controindicata ai soggetti che sono sottoposti a delle terapie immunosoppressive: ad esempio,

  • a quelli che hanno subito dei trapianti,
  • oppure nei casi di determinate malattie, come la tubercolosi, la sclerosi multipla, l’AIDS ed infezioni da HIV.

In questi casi, è opportuno sentire il parere del medico curante o quello dello specialista di riferimento.

c)  per quanto riguarda i neonati

È controindicata ai bambini di età inferiore ai 12 mesi, i quali hanno un sistema immunitario non ancora maturo, è ciò rende possibile il verificarsi di effetti indesiderati.

d)  quanto ai bambini

In via precauzionale, viene sconsigliata ai bambini al di sotto dei 12 anni, per il rischio di reazioni allergiche (con sintomatologie che vanno dalle reazioni cutanee alle difficoltà respiratorie) che potrebbero anche portare allo shock anafilattico.

e)  per le donne in gravidanza e in allattamento

L’uso dell’echinacea viene sconsigliato durante la gravidanza e durante l’allattamento al seno: al ricorrere di queste condizioni, serve il parere del medico curante.

f)  relativamente alle sue dosi elevate

Ed infine, va anche precisato che l’assunzione di dosi elevate di echinacea potrebbe provocare vertigini e nausee.

Le proprietà dei suoi componenti

Le proprietà dei suoi componenti

L’echinacea, tra i tanti altri, contiene i seguenti elementi:

  • polisaccaridi, che le conferiscono delle proprietà immunostimolanti;
  • flavonoidi (composti polifenolici metaboliti secondari delle piante), ad esempio l’apigenina, la luteolina, la quercetina e il kaempferolo;
  • l’echinacoside, un fenolo naturale che svolge un’efficace funzione antibiotica e batteriostatica;
  • l’acido cicorico che svolge funzioni antivirali difendendo le cellule sane dagli attacchi dei virus;
  • l’echinaceina, un elemento che è in grado di contrastare l’azione dell’enzima ialuronidasi che favorisce le infezioni: da ciò le sue proprietà antinfiammatorie;
  • le alchilamidi che hanno dimostrato in vitro di avere proprietà antinfiammatorie.
Interazioni e precauzioni

Le interazioni farmacocinetiche, e leprecauzioni nel suo utilizzo

Per effetto della sua attività anche farmacologica, l’echinacea può dare delle interazioni farmacocinetiche (cioè alterazioni di assorbimento, di distribuzione, di metabolismo, di eliminazione) con farmaci che agiscono sul sistema immunitario.

L’uso degli integratori a base di echinacea dovrebbe essere evitato dalle persone che sono oggetto di trattamenti con i farmaci,

  • antineoplastici,
  • inibitori della proteasi,
  • inibitori nucleosidici e non nucleosidici della trascrittasi inversa,
  • corticosteroidi,
  • immunosoppressori.

Nel caso di una concomitante somministrazione di paracetamolo (Tacchipirina, ecc) e di prodotti a base di echinacea, è necessario fare attenzione ad eventuali segni o sintomi di epatotossicità (danni al fegato).

I suoi impieghi nel tempo

Gli impieghi terapeutici dell’echinacea nel corso del tempo

La echinacea (il cui nome deriva dal greco echinos, che significa riccio) è una pianta perenne. Il suo impiego come rimedio naturale a scopo terapeutico è iniziato molti secoli fa: la maggior parte delle tribù dei nativi d’America utilizzavano le sue radici,

  • per curare le ferite da traumi, le piaghe, le ustioni ed altre affezioni cutanee, il morso dei serpenti,
  • ma anche per curare artriti, la tosse ed il mali di gola, malattie da raffreddamento, disturbi alle difese immunitarie,
  • e per la cura di alcune malattie come il morbillo, il vaiolo e la sifilide.

Gli sciamani dei pellerossa, ritenevano che l’echinacea avesse la proprietà misteriosa – magica – di scacciare gli spiriti maligni dal corpo delle persone afflitte da alcuni malanni. Tra i primi botanici occidentali a studiare questa pianta, ricordiamo lo svedese Linneo e (successivamente, attorno all’anno 1.797) il tedesco Moench.

Già nel 1915 la sua efficace azione sul sistema immunitario era evidente, e già le veniva attribuito un ruolo importante nel rafforzamento delle difese immunitarie. Anche in tempi più recenti, le sue benefiche proprietà hanno avuto l’avallo di numerosi studi scientifici. L’echinacea viene oggi coltivata anche in Italia ed in Europa per usi farmaceutici ed erboristici.

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