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Tazza di caffè

I principali effetti benefici del caffè sulla nostra salute

Il “nostro” caffè quotidiano

Il “nostro” caffè quotidiano

E’ difficile per noi italiani pensare ad un giorno senza caffè: ci rallegra, ci dà energia e quindi è qualcosa a cui difficilmente potremmo rinunciare al mattino. Ma il caffè ci fa bene?

Sono sempre più numerose le ricerche che paiono confermare che la bevanda preferita dagli italiani potrebbe portarci a benefici ben maggiori di quelli appena illustrati: il caffè è ricco di sostanze che possono proteggerci da alcuni disturbi che ci colpiscono soprattutto quando siamo in avanti con gli anni, tra cui l’Alzheimer e le malattie cardiache.

Quando si parla del caffè la prima cosa che ci viene in mente è la caffeina. Ma il caffè non è solo cafferina. Contiene anche antiossidanti ed altri principi attivi che possono ridurre gli stati infiammatori e proteggerci dalle malattie.

Assieme al vino ed al tè, nella nostra dieta il caffè è la prima fonte di antiossidanti. Il fatto di avere elevati livelli di antiossidanti, oltre che ad aiutarci a combattere le malattie, può anche proteggere il nostro corpo dai danni causati dai radicali liberi.

Ma andiamo con ordine.

Gli effetti del caffè sulla salute

Gli effetti benefici del caffè sulla nostra salute

Ecco in che modo il caffè incide, o può incidere positivamente sulla nostra salute.

Ci aiuta a vivere più a lungo:

rispetto alla non assunzione di caffè, il consumo giornaliero di tre tazze di caffè – caffeinato o decaffeinato – è stato associato ad un minor rischio di mortalità (per tutte le cause).

Aiuta in nostro corpo ad elaborare meglio il glucosio (lo zucchero):

diversi studi hanno rilevato che le persone che bevono più caffè hanno meno probabilità di contrarre il diabete di tipo 2.

Riduce i rischi di sviluppare problemi di insufficienza cardiaca:

bere una o due tazze di caffè al giorno può aiutarci a scongiurare l’insufficienza cardiaca (condizione in cui un cuore indebolito ha difficoltà a pompare nel corpo sangue a sufficienza).

Riduce i rischi di sviluppare il morbo di Parkinson:

il consumo di caffeina è stato collegato ad una minore probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson. Ma non solo: può anche aiutare chi si trova in questa condizione a controllare meglio i movimenti.

Ha un effetto protettivo sul fegato:

sembrano avere un effetto protettivo del fegato, sia il “normale”il caffè sia quello decaffeinato. Stando a numerose richerce i bevitori di caffè hanno maggiori probabilità di avere livelli di enzimi più salutari delle  persone che non bevono caffè.

Il caffè torrefatto (scuro) riduce le rotture dei filamenti di DNA

Ogni molecola di DNA è costituita da due filamenti. La loro replicazione inizia con la rottura dei loro legami chimici. Questa rottura si verifica naturalmente ma, se non riparata, può portare a dei tumori.

Riduce il rischio di cancro al colon:

le persone che bevono caffè – decaffeinato o “regolaei” – hanno il 26 % in meno di probabilità di sviluppare il cancro del colon-retto. Nel corso di uno studio del 2011 si era rilevato che il consumo regolare di caffè aveva avuto un ridotto il rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

Riduce il rischio di contrarre la malattia di Alzheimer:

la caffeina può fornirci una protezione significativa dallo sviluppo di questa condizione. In un recente studio, i ricercatori hanno trovato che le donne di età pari o superiore ai 65 anni che bevevano dalle due alle tre tazze di caffè al giorno, avevano avuto minori probabilità di sviluppare delle demenze in generale.

Riduce i rischi di ictus:

bere almeno una tazza di caffè al giorno pare essere associato ad un ridotto rischio di ictus, che è la quarta principale causa di decessi.

Il decaffeinato: Il caffè decaffeinato dovrebbe avere gli stessi effetti benefici nella maggior parte dei casi. Con l’eccezione del morbo di Parkinson, che sembra venire contrastato principalmente dalla caffeina. Pertanto, sembra ottimale bere 4-5 tazzine di caffè al giorno.

Attenzione: la maggior parte degli sudi sul caffè sopra menzionati sono studi osservazionali (cioè studi epidemiologici che si limitano a registrare quanto avviene nella realtà). Avendo natura osservazionale, non sono arrivati alla dimostrazione che il caffè fosse stata la causa delle riduzione dei rischi di queste malattie, hanno tuttavia messo in evidenza che nei fatti i bevitori di caffè avevano avuto meno probabilità di contrarre queste malattie.

Avvertenze circa l’assunzione di caffè

Alcune avvertenze circa l’assunzione di caffè

Un ‘eccessiva assunzione di “normale” caffè (quello contenente caffeina) può farci agitare e causarci alcuni effetti collaterali, quali ad esempio:

  • un aumento della frequenza cardiaca,
  • un aumento della pressione sanguigna,
  • ansia,
  • problemi ad addormentarci.

Cerca di limitare il più possibile la quantità di zucchero aggiunto nel caffè ! Preferibilmente mettici un dolcificante: prova col miele, lo sciroppo d’arcero, lo stevia.

La sensibilità delle persone alla caffeina è molto variabile e dipende dai geni e dai recettori nel cervello. La caffeina ha diversi effetti sulle diverse persone. Alcune persone possono bere caffè e andare a dormire immediatamente, mentre altre sono tenute svegli per tutta la notte.

Sono stati scoperti numerosi geni che influenzano la sensibilità delle persone a questo stimolante. Si tratta di geni che influenzano gli enzimi che degradano la caffeina nel fegato, così come i recettori nel cervello che sono influenzati dalla caffeina. Anche degli effetti della caffeina sul sonno sono determinati geneticamente.

Nelle donne in gravidanza, la caffeina può attraversare la placenta e raggiungere il feto il quale problemi a metabolizzare la caffeina. Alcuni studi collegano un’elevata assunzione di caffeina durante la gravidanza con un aumento del rischio, di aborto spontaneo, di un parto prematuro, di un minor peso del bambino alla nascita. In genere si raccomanda alle donne in gravidanza di limitare l’assunzione a 100-200 mg di caffeina al giorno, circa 2-3 tazzine di caffè. Tuttavia, sono molti gli esperti che raccomandano di evitare completamente il caffè durante la gravidanza.

L’assunzione di caffeina da parte dei minori di 18 anni dovrebbe essere limitata a 100 milligrammi al giorno, circa una tazza di caffè, o una bibita con caffeina.

Ed infine occore ricordare che non esiste una quantità che possa essere considerata “sicura” per tutte le età.

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