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Mal di schiena: le cause e la prevenzione

Un mal di schiena può essere dovuto all’aver sollevato qualcosa di pesante, ad un esercizio fisico troppo intenso, all’età, alla colonna vertebrale, a stili di vita sedentari, a molte altre ragioni che illustreremo.

Cause e rimedi ai mali di schiena

I mali di schiena sono comuni ed interessano sia le persone più adulte sia quelle più giovani. A monte di questi «mali-comuni» possono esserci cause diverse. Questa molteplicità, ma anche il fatto che tutti noi stiamo perdendo l’abitudine dei nostri avi di «ascoltare il nostro corpo» per arrivare intuitivamente a capire l’origine dei mali, rende più complesso il problema.

Il mal di schiena colpisce più frequentemente la parte lombare, quella più bassa della schiena, ma può anche aversi in ogni punto della schiena. Le cause principali dei dolori discali sono dovute a dei micro-traumi e a dei fenomeni degenerativi nei dischi intervertebrali dovuti all’usura ed all’invecchiamento.

Spesso i medici si limitano a prescriverci dei farmaci, anche se a volte con alcuni semplici accorgimenti si possono prevenire o contrastare questi dolori.

Senza la pretesa di parlare di  tutte le possibili cause dei mali di schiena o di aiutati a risalire alle origini dei tuoi mali, illustriamo alcune delle possibili cause che stanno alla base del mal di schiena e del dolore cervicale accompagnandole da un breve commento o da qualche suggerimento utile a prevenirli e/o a lenirli.

Vediamo allora quali sono queste condizioni / situazioni più comuni.

1. I disallineamenti della colonna vertebrale

La colonna vertebrale sostiene il nostro corpo e gli consente di muoversi liberamente grazie a tre curve fisiologiche (come si può vedere dall’immagine) che le conferiscono un profilo ad «S»

Quando sono correttamente allineate, queste curvature permettono al corpo di restare in equilibrio e di scaricarne il suo peso uniformemente su tutta la colonna minimizzando la possibilità di problemi alla schiena.

Una condizione ideale affinché queste curve mantengano un corretto posizionamento è costituita da una muscolatura forte ed elastica.

Per questa ragione fare regolarmente degli esercizi posturali aiuta a mantenere o a ripristinare (eventualmente) un corretto allineamento della colonna vertebrale: attenzione però che la ginnastica posturale non va fatta nei periodi di dolore acuto.

2. Il restare a lungo in posizioni scorrette

mal di schiena
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Spesso il nostro stile di vita porta parecchie insidie per la nostra schiena. Tra queste, quella di tenere posture scorrette per lunghi periodi stando fermi in piedi oppure stando seduti.

Queste abitudini portano alla colonna vertebrale anomali sovraccarichi di lavoro non adatti alla sua conformazione, e sono sovente l’anticamera di dolorosi disturbi alla colonna vertebrale stessa. Spesso determinano una maggiore usura dei dischi intervertebrali, così che questi perdono via via la loro capacità di ammortizzare.

Sono i dischi lombari quelli che che solitamente vengono più sollecitati dal maggior peso «anomalo» sopportato, e dunque sono anche quelli che più ne soffrono. Molto spesso per risolvere il problema basta correggere queste «cattive» abitudini posturali.

3. Il dormire su materassi non adatti

Ognuno di noi passa circa un terzo della sua vita dormendo su di un materasso. E’ quindi molto importante dormire sopra un materasso che consenta alla colonna vertebrale di rimanere in linea con materasso stesso.

Quindi, il «giusto» materasso non dev’essere troppo rigido da tenere troppo sollevato chi ci sta sopra; ma neppure morbido al punto da farlo sprofondare.

La stessa cosa vale per quanto attiene alle reti (o ad altro ogni tipo di supporto del corpo) su cui è appoggiato il materasso stesso.

4. Il dormire su cuscini non adatti

Assieme al materasso ed alla rete, il cuscino fa parte integrante del cosiddetto sistema letto. Ogni persona passa circa un terzo della sua vita con la testa appoggiata su di un cuscino.

Tuttavia, pur essendo uno strumento essenziale per un «sano» riposo, é uno degli oggetti che vengono meno tenuti in considerazione ancorché dormire su di un cuscino troppo basso o troppo alto possa causare dei problemi alla schiena o al corpo.

Come si può rilevare dalle figure qui sopra, il cuscino,

  • non deve costringere la testa a stare flessa in avanti o di lato: questo accade quando il cuscino è troppo alto,
  • ma non deve costringerla neppure all’indietro, il che accade quando è più basso del dovuto.

5. Le tensioni muscolari (in particolare quelle da ansia e da stress)

Sovraccarichi. Come tutti i disturbi legati alle condizioni posturali, anche il mal di schiena nasce quando vi sono dei sovraccarichi sulla colonna vertebrale.

Si hanno sovraccarichi suscettibili di causare i mali di schiena, quando questi sono in grado di causare tensioni dei muscoli intorno alle vertebre eccessive e protratte nel tempo. Questo accade perché le troppe e le troppo prolungate tensioni portano ad un’artrosi, a delle riduzioni degli spazi tra le vertebre, ad ernie del disco.

Fattori psicologici. Contrariamente a quanto si è portati a pensare questi sovraccarichi non sono sempre dovuti a cause di natura fisica; a volte potrebbero essere anche di natura psicologica.

Una ricerca dell’Università di Goteborg ha avuto modo di rilevare che alcuni mali di schiena hanno origini psicosomatiche. Secondo questa ricerca, molti dolori legati alla colonna vertebrale (dolori cervicali, dorsali, lombari in particolare) oltre che ad altri fattori, potrebbero essere anche legati all’ansia, allo stress, alla depressione o ad altri disagi psicologici.

6. Il lavorare a lungo al computer

Una caratteristica peculiare del lavoro d’ufficio, in particolare di quello ai terminali, è di costringere una persona a rimanere in una posizione praticamente fissa, per molte ore.

Le conseguenze sono che, sotto alcuni profili il nostro apparato locomotore si trova ad essere impiegato in modo innaturale, passivo. Le conseguenze fisiologiche sono molteplici. Questa modalità lavorativa determina in particolare,

  • una riduzione del consumo di calorie, con una conseguente tendenza al sovrappeso e ad all’obesità;
  • un ristagno venoso a livello degli arti inferiori;
  • un sovraccarico funzionale della muscolatura coinvolta nell’assetto statico del corpo;
  • una contemporanea perdita di tono degli altri gruppi muscolari;
  • un sovraccarico funzionale della colonna vertebrale.

Sono tutte condizioni che portano:

  • all’aumento di peso;
  • al rilassamento della muscolatura, specie di quella addominale;
  • a delle possibili insorgenze di varici a livello degli arti inferiori;
  • alla compasa di emorroidi;
  • a dei dolori muscolari a carico dei muscoli antigravitari (quelli che fanno rimanere in posizione eretta) e dei muscoli posturali sollecitati in eccesso dalla posizione scorretta;
  • a dei dolori periarticolari da compressione o da trazione sui tendini, sui legamenti, sulle capsule articolari.
  • a cifosi, lordosi, scoliosi, a sintomatologie da sovraccarico a livello della colonna vertebrale, a cervico-dorsalgie e lombalgie.

Quanto più la posizione di lavoro costringerà le nostre articolazioni a delle posizioni estreme (ad esempio una flessione totale o una iperestensione) tanto più sarà marcato il nostro disagio immediato ed anche le future conseguenze.

7. Il fare movimenti scorretti, o esercizi vigorosi senza  degli esercizi di warm-up (riscaldamento)

Un regolare movimento quotidiano della schiena contribuisce a tenerla sana e attiva. Ci sono tuttavia alcuni movimenti impropri – inadeguati o eccessivi – che possono causare parecchi problemi, che se fatti male possono essere dannosi anche per la schiena.

La casistica è molto varia ed è difficile esaminarla compiutamente. Tutti sanno che non è opportuno fare  movimenti intensi senza aver prima riscaldato i muscoli.

Alcuni utili accorgimenti per cercare di evitare il mal di schiena

La prevenzione. Occorre premettere che non esistono (di norma) esercizi specifici per la prevenzione dei mali di schiena, ma solo esercizi utili a migliorare le condizioni della propria schiena.

La riabilitazione. Uno stretching fatto al termine di ogni esercizio riabilitativo deve costituire una parte integrante dello stesso esercizio, perché (particolarmente per quanto attiene alla colonna vertebrale) è sempre importante riacquisire l’elasticità perduta.

E’ poi importante anche cercare di aumentare la propria tonicità muscolare.

Ad ogni modo, precauzioni da adottare, intensità esercizi ecc.., tutto dipende da quanto sia o non sia compromessa la nostra colonna vertebrale.

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