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I basofili: gli esami relativi, valori alti e valori bassi

In questo articolo vediamo come vengono misurati i basofili, quali sono i valori di riferimento, e quando si può parlare di basofilopenia e di basofilia.

I granulociti basofili

I granulociti basolfili sono uno dei cinque tipi di globuli bianchi (lecociti). Ricoprono un ruolo fondamentale nel nostro organismo.

I leucociti / globuli bianchi sono delle cellule immunitarie «buttafuori» in quanto hanno la funzione di difendere il nostro organismo dalle infezioni.

Ci sono diversi tipi di leucociti: i neutrofili, gli eosinofili, i linfociti, i monociti, i basofili. Si distinguono in due grandi gruppi: i ganulociti e gli agranulociti (i monociti ed i linfociti).

A differenza di quanto pensano in molti non sono presenti solamente nel sangue, ma anche nel sistema linfatico e nei tessuti del nostro corpo.

I granulociti basofili appartengono come gli eosinofili ed i neutrofili al gruppo dei granulociti: questo loro nome è legato al fatto che quando vengono osservati attraverso il microscopio la loro superficie appare granulosa.

  • Rappresentano una piccolissima parte di i globuli bianchi presenti nel nostro corpo, ovvero circa l’1%.
  • Hanno un particolare colore violaceo-nero.
  • Vengono prodotti dal midollo osseo e che si trovano principalmente nella pelle, nell’apparato digerente e nei polmoni.
  • Sono attivi sia nel creare una difesa immunitaria che nel dare una risposta alle aggressioni di allergie.
  • Sono inoltre in grado di rilasciare l’eparina, una sostanza che serve nella fase finale del processo di coagulazione.

Vediamo ora come agiscono in pratica i basofili in presenza di attacchi esterni, ed anche perché gli stessi siano i responsabili di allergie e di reazioni sproporzionate del nostro corpo.

L’azione svolta dai granulociti basofili

I basofili sono microscopiche cellule, note alla maggior parte delle persone per le reazioni che scatenano in noi in determinate situazioni.

Chi non ha mai provato un prurito o una orticaria dopo aver mangiato alcuni cibi, o dopo essere entrato in contatto con qualche sapone, deodorante, detersivo, ecc.

In questi casi, a fronte di un’aggressione da parte di alcuni elementi, i basofili si «degranulano» e nel far ciò rilasciano due sostanze che contengono al loro interno, l’istamina e la serotonina. Queste due sostanze hanno il compito fondamentale di generare la risposta immunitaria dei tessuti «attaccati».

La risposta infiammatoria determina un aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la migrazione di fluidi di proteine ​​e di globuli bianchi dalla circolazione alla zona interessata dall’infezione.

E’ solo grazie a questa risposta infiammatoria che i capillari delle zone che sono sotto attacco diventano maggiormente permeabili al sangue e, di conseguenza, sono “più pronte” ad accogliere l’intervento delle difese immunitarie.

I basofili giocano quindi un ruolo fondamentale per la nostra esistenza e per la nostra sopravvivenza.

Sono per contro (a volte) anche responsabili delle nostre allergie e di reazioni sproporzionate del nostro corpo alle punture di comuni insetti, dell’asma, e di diverse altre reazioni bronchiali.

Tutte queste reazioni non sono altro che la conseguenza di un eccessivo rilascio – da parte dei basofili – di serotonina ed d’istamina:  il termine «istamina» forse potrà non esserti familiare ma sicuramente avrai già sentito parlare degli antistaminici, cioè di quei farmaci di varia natura che hanno l’effetto di contrastare proprio l’azione dell’istamina.

Vediamo allora come si misurano i basofili, quali sono i loro normali valori di riferimento, e quando si può parlare di basofilopenia e di basofilia.

Gli esami del sangue relativi ai basofili

L’esame per i basofili viene prescritto dal medico solitamente come parte di un più completo esame del sangue (il cosiddetto emocromo) per valutare la risposta dell’organismo a determinate terapie oppure per indagare sull’esistenza di allergie o d’infezioni in corso.

I livelli di basofili bassi sono in genere la conseguenza d’infezioni acute, mentre i suoi livelli alti sono indici di un’infiammazione cronica.

Basofili alti e bassi

La conta dei basofili nel sangue viene fatta per mezzo della cosiddetta formula leucocitaria: un conteggio differenziale dei leucociti fatto da un’apparecchio elettronico che esamina uno striscio di sangue (l’espressione striscio di sangue deriva dal fatto che per fare questo esame, si striscia una goccia di sangue sul vetrino).

L’interpretazione corretta dei valori emergenti dell’esame dei basofili è una cosa che solo il medico è in grado di fare considerando tutto il contesto, il paziente, i suoi sintomi, ecc.

Comunque, come valore di riferimento il valore normale di basofili nel sangue è pari allo 0, 1 – 2 % del totale di tutti i leucociti, ovvero  15 – 100 cellule per millimetro cubo di sangue.

Le risultanze di un esame del sangue relativo ai basofili possono (detto in parole povere) indicare l’esistenza,

A. di una basofilopenia

Si parla generalmente di basofilopenia, ovvero di basofili assenti o bassi, allorquando questi sono presenti in quantità inferiori a 15 cellule per millimetro cubo di sangue.

In assenza di altri parametri ematochimici fuori norma, i basofili assenti non sono necessariamente considerati indicativi di una patologia in corso.

B. di una basofilia

Si parla di basofilia, ovvero di basofili alti, quando questi sono presenti in quantità superiori al 2%, ovvero superiori a 100 cellule per millimetro cubo di sangue.

Le cause di basofili alti / basofilia

basofili alti

Un aumento dei basofili é in genere sintomatico, ma – di per sé – non é sufficiente a consentire al tuo medico di trarre delle conclusioni circa le sue possibili cause. Ed é per questo motivo che è possibile che ti chieda di fare altre analisi più approfondite.

Tra le possibili cause di basofilia ricordiamo le seguenti:

  • il morbillo,
  • la varicella,
  • il vaiolo,
  • la tubercolosi,
  • la leucemia,
  • il morbo di Hodgkin, una malattia che colpisce le ghiandole linfatiche,
  • le malattie autoimmuni: l’artrite reumatoide, la psoriasi, ecc.,
  • le malattie del sangue: le malattie mieloproliferative, ad esempio,
  • l’asportazione della milza (mixedema, ad esempio).
  • il diabete,
  • le malattie della pelle,
  • la sinusite,
  • la colite ulcerosa,
  • la parassitosi.

Le cause di basofili bassi / basofilopenia

Come accennato, in assenza di altri parametri ematochimici fuori norma, a determinare i bassi valori di basofili non ci sono necessariamente delle condizioni patologiche. A parte ciò, le cause più comuni potrebbero essere date dalle seguenti condizioni:

  • dalla gravidanza,
  • da infezioni acute in corso,
  • dallo stress,
  • da un’orticaria in corso,
  • da allergie in corso,
  • dall’ipertiroidismo.

Nel caso di basofili bassi (basofilopenia) solo un medico può stabilire,

  • se intervenire con dei trattamenti specifici,
  • se prescrivere altri esami,
  • o semplicemente di non intervenire.

 

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