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Estrogeni bassi (o alti): cause, sintomi, rimedi

Gli estrogeni, gli ormoni femminili per eccellenza sono l’estradiolo, l’estriolo, e l’estrone. In questo articolo parleremo delle cause dei suoi bassi livelli e di alcuni modi naturali per poterli – all’occorrenza – aumentare. Per completezza parleremo poi anche di quelli alti.

Gli estrogeni

Gli estrogeni sono i principali ormoni sessuali femminili anche se sono presenti in entrambi i generi.  Si tratta di ormoni steroidei prodotti principalmente ad opera dei follicoli ovarici e della placenta, ma anche dal fegato e dalle ghiandole surrenali il che spiega perché gli estrogeni sono presenti anche negli uomini.

  • Sono responsabili dello sviluppo sessuale femminile durante la pubertà, e raggiungono elevati livelli sierici soprattutto nelle donne in età fertile.
  • Controllano la crescita del rivestimento uterino durante il ciclo mestruale e la gravidanza.
  • Sono anche coinvolti nel metabolismo del colesterolo, nel mantenimento della densità ossea, e nella produzione di collagene. 

Sono quindi coinvolti in numerose funzioni. Ecco perché un basso livello di estrogeni costituisce un problema serio.

Estrogeni bassi: le cause

Sono numerose le condizioni che incidono sulle ovaie e che possono provocare una diminuzione della produzione di estrogeni. Tra queste,

  • un’eccessiva attività fisica;
  • la malattia renale cronica;
  • la sindrome di Turner (un’anomalia per cui una donna nasce solo con un cromosoma X);
  • un rilevante basso funzionamento della ghiandola pituitaria o ipofisi (una ghiandola situata dentro il cranio);
  • un’anoressia, od altri disturbi alimentari;
  • una menopausa precoce, un’insufficienza ovarica prematura;
  • una malattia autoimmune;
  • una chiusura della tube o sterilizzazione tubarica (un metodo contraccettivo chirurgico) che produca inavvertitamente una riduzione dell’apporto di sangue alle ovaie;
  • una carenza di magnesio;
  • l’utilizzo della pillola anticoncezionale che sopprima sia l’estrogeno che il progesterone,
  • l’ipotiroidismo;
  • una stanchezza surrenalica dovuta ad un funzionamento non ottimale delle ghiandole surrenali;
  • un eccesso di tossine prodotte da alcuni ceppi di lievito che blocchi i recettori ormonali.

Questo disturbo può interessare le donne di tutte le età ma, statisticamente sono ad alto rischio di bassi livelli di estrogeni le ragazze che non hanno ancora raggiunto la pubertà, e le donne che si avvicinano alla menopausa.

Estrogeni bassi: i sintomi

Alcuni dei più comuni sintomi legati ai bassi livelli di estrogeni sono:

  • le vampate di calore;
  • gli sbalzi d’umore;
  • la depressione;
  • il mal di testa (o anche emicranie);
  • la fatica;
  • l’avere dei problemi con la concentrazione;
  • i periodi irregolari, o addirittura assenti;
  • le infezioni del tratto urinario;
  • le ossa deboli o le frequenti fratture: ciò in quanto l’estrogeno funziona in combinazione col calcio, col magnesio e con la vitamina D, ed una sua carenza può comportare una diminuzione della densità ossea.

I test degli estrogeni

Questi tipi di test non necessitano di una particolare preparazione. Vengono fatti prelevando un campione di sangue o di urine. Un test degli estrogeni misura una delle tre componenti:

  • l’estrone (chiamato anche E1), che è l’estrogeno principale negli uomini e nelle donne dopo la menopausa;
  • l’estradiolo (chiamato anche E2), che è un marcatore di funzionalità ovarica;
  • l’estriolo (chiamato anche E3), che viene prodotto in quantità durante la gravidanza.

Rimedi per aumentare i livelli di estrogeni

Ecco alcune cose che si possono fare per aumentare i propri livelli di estrogeni.

1. smettere di fumare

Il fumo può avere degli effetti dannosi sul sistema endocrino e questo fatto può limitare la capacità del nostro corpo di produrre degli estrogeni. [1]

2. cambiare la dieta abituale

Il nostro sistema endocrino ha bisogno di un corpo sano per produrre adeguati livelli di estrogeni. Quindi è opportuno mangiare “sano” e consumare cibi che contengano i fitoestrogeni (“qualsiasi estrogeno extragonadico di origine vegetale) che sono presenti nei legumi, nella frutta e nella verdura.

Sappiamo che producono dei fitoestrogeni che imitano gli effetti degli estrogeni anche,

  • i prodotti a base di soia come il tofu: il tofu è un derivato cagliato della soia (noto anche come caglio di semi di soia),
  • la soia,
  • l’edamame (fagioli di soia acerbi).

La soia è tuttavia molto difficile da digerire e ne sono allergiche molte persone.

Alcuni altri alimenti che contengono dei fitoestrogeni sono,

  • i piselli,
  • i fagioli di lima (Phaseolus Lunatus),
  • i mirtilli rossi,
  • le albicocche e le prugne,
  • i broccoli,
  • i cavolfiori,
  • i semi di lino,
  • i semi di zucca crudi,
  • i germogli di trifoglio rosso,
  • i germogli di fagioli mungo ed i cereali integrali.

Occorre inoltre tener presente che per aumentare i livelli di estrogeni è opportuno ridurre l’assunzione di zuccheri, in quanto troppo zucchero può portare a degli squilibri ormonali nel corpo.

Lo zucchero poi contribuisce anche alla crescita eccessiva del lievito: e le tossine del lievito possono bloccare i recettori ormonali. [2]

Può giovare alla produzione di estrogeni e può ridurre molti dei sintomi che sono legati ad un basso livello di estrogeni anche aggiungere alla propria dieta gli alimenti che sono ricchi di magnesio, od anche assumere degli integratori di magnesio.

3. provare ad aumentare di peso

Anche l’essere in sottopeso può ostacolare la capacità del nostro corpo di produrre estrogeni.

Quindi, anche il fatto di “ritornare” ad un peso adeguato può migliorare i nostri livelli di estrogeni.

4. assumere dei prodotti a base di di agnocastro (vitex agnus castus)

L’agnocasto è un arbusto che è in grado di poter incidere sui nostri livelli di estrogeni. Prima di consumare questi prodotti consulta comunque il tuo medico, in quanto sono ancora piuttosto limitate le ricerche in proposito.

A parte ciò, è bene evitare di assumere prodotti a base di agnocasto quando si stanno assumendo delle pillole anticoncezionali, o se si stanno utilizzano dei farmaci per il trattamento del morbo di Parkinson. [3]

5. provare con tisane alle erbe

Si possono trovare in commercio diversi tipi di tisane alle erbe che sono utili a migliorare i nostri livelli di estrogeni. Come quelle a base,

  • di trifoglio rosso,
  • di erba medica,
  • di luppolo,
  • di liquirizia, di timo,
  • di verbena e di serenoa repens.

Basta semplicemente mettere in acqua calda per circa 5 minuti queste erbe e poi bere. Allo stesso modo che con l’agnocasto, è bene però non esagerare.

I tè neri e quelli verdi contengono dei fitoestrogeni, e possono migliorare i livelli di estrogeni nel nostro corpo.

Il seno dolorante è il modo migliore per vedere se si sta stimolando troppo l’estrogeno.

6. bere caffè

Però non più di 400 mg di caffeina al giorno.

Diversi studi hanno dimostrato che, rispetto alle donne che non lo fanno, le donne che assumono più di 200 mg di caffeina al giorno, hanno dei livelli più elevati di estrogeni.

Bisogna però tener presente che la caffeina è un forte stimolante, e che quindi non vanno sottovalutati i suoi possibili effetti collaterali.

7. fare una moderata attività fisica

Anche se è emerso da una ricerca che un’attività fisica pesante può portare ad un calo dei livelli di estrogeni, un moderato esercizio fisico è “semplicemente” salutare, e può ridurre il rischio di cancro al seno ed aumentare la nostra longevità.

Per concludere: questi sono alcuni modi per aumentare i livelli di estrogeni nel corpo, però occorre anche fare attenzione a che i suoi livelli non siano troppo elevati, perché questo fatto potrebbe portare ad un’altra serie di problemi.

Estrogeni alti: le cause

Le possibili cause che portano ad un innalzamento degli estrogeni sia nella donna sia nell’uomo sono,

  • la pubertà (solo nella donna);
  • la gravidanza (solo nella donna);
  • la stimolazione ovarica (solo nella donna);
  • una dieta errata;
  • l’obesità;
  • l’avanzare dell’età,
  • i tumori dell’ovaio (chiamati tumori ovarici estradiolo secernenti, perché aumentano la secrezione di estradiolo);
  • tumori del testicolo (chiamati tumori testicolari estrogeno secernenti, perché secernono estrogeno piuttosto che testosterone);
  • il tumore della ghiandola surrenale;
  • uno squilibrio ormonale.

I sintomi legati ad alti livelli di estrogeni

Una condizione di alti livelli di estrogeni viene chiamata iperestrogenismo, ed è più comune di quella coi bassi livelli di estrogeni. E’ contraddistinta dai seguenti sintomi:

  • gonfiore;
  • diminuzione del desiderio sessuale;
  • sbalzi d’umore;
  • mal di testa;
  • periodi mestruali irregolari;
  • le mani od i piedi freddi;
  • un aumento di peso e delle ritenzione idrica;
  • una perdita di capelli;
  • ansia / attacchi di panico;
  • fatica;
  • dei problemi di memoria;
  • un aumento di volume del seno.

Per concludere

Una carenza di estrogeni può essere una condizione grave: nulla però di cui preoccuparsi. Con cure e trattamenti adeguati, si può sicuramente rivitalizzare la propria salute e la propria felicità.

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