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Calcolosi renale e calcoli renali

La calcolosi renale è un disturbo caratterizzato dalla formazione di calcoli renali, i quali calcoli non sono altro che delle aggregazioni di sali minerali all’interno dei reni le cui sintomatologie tipiche sono le coliche, cioè dei dolori forti ed improvvisi. Le loro specifiche manifestazioni dipendono sopratutto dalla presenza di una infezione e/o di un’ostruzione.

La nefrolitiasi (o calcolosi renale)

La formazione dei calcoli delle vie urinarie ha molte cause, e può interessare qualsiasi parte del tratto urinario, dai reni alla vescica. In base alla sede di formazione, si parla infatti  di calcolo renale, ureterale o vescicale.

Questi calcoli si formano per precipitazione dei minerali, i quali vanno a formare dei cristalli che possono, a loro volta, trasformarsi in calcoli. [1] La maggior parte dei calcoli viene espulsa autonomamente.

La calcolosi renale o nefrolitiasi (litìasi in greco vuol dire sasso) è una condizione patologica dell’apparato urinario che interessa il rene, e che consiste nella formazione di calcoli renali, calcoli che sono simili a delle piccole piccole pietre.

I vari tipi di calcoli renali

Esistono diversi tipi di calcoli: [1]

Calcoli di calcio. La maggior parte dei calcoli renali sono calcoli di calcio generalmente sotto forma di ossalato di calcio. L’ossalato è una sostanza che in natura è presente negli alimenti, ma che è anche prodotta quotidianamente dal nostro fegato.

Oltre che alle noci ed al cioccolato, alcuni tipi di frutta e di verdure hanno un alto contenuto di ossalato.

Pietre di struvite. I calcoli di struvite si formano in risposta ad un’infezione. Questi calcoli possono crescere rapidamente e diventare piuttosto grandi, a volte con pochi sintomi.

Pietre dell’acido urico. I calcoli di acido urico possono formarsi:

  • nelle persone che non bevono abbastanza liquidi oppure che perdono troppi liquidi,
  • in coloro che seguono una dieta ricca di proteine,
  • in quelli che hanno la gotta.

Calcoli di cistina. I calcoli di cistina si formano nelle persone che hanno un disturbo ereditario che provoca l’escrezione eccessiva di alcuni aminoacidi (cistinuria) da parte dei reni.

I fattori di rischio di nefrolitiasi (calcolosi renale)

Quando ricorrono una o più di una delle seguenti condizioni potrebbero esserci dei rischi di un calcolosi renale: [1]

1. una storia familiare. E’ più probabile che li sviluppi chi ha avuto qualcuno in famiglia con dei calcoli renali.

2. una storia personale. Chi ha già avuto uno o più calcoli renali, ha un rischio maggiore di svilupparne un altro.

3. la disidratazione. Il fatto di non bere abbastanza acqua o comunque di restare spesso (leggermente) disidratati può aumentare il rischio di calcoli renali.

4. alcuni alimenti. Può aumentare il rischio di alcuni tipi di calcoli renali anche una dieta ricca, di proteine, di sodio (sale) e di zuccheri.

5. l’obesità. Sono stati associati ad un aumentato rischio di calcoli renali, sia un alto indice di massa corporea (BMI), sia un aumento di peso corporeo.

6. malattie digestive ed interventi chirurgici. Possono portare dei cambiamenti nei processi digestivi che influenzano l’assorbimento di calcio ed acqua ed aumentare i livelli di sostanze che formano i calcoli nelle urine,

  • sia un intervento chirurgico per un bypass gastrico,
  • sia una malattia infiammatoria intestinale,
  • sia una diarrea cronica,

7. alcune malattie ed alcune condizioni particolari. Possono aumentare il rischio di calcoli renali anche,

  • le malattie infiammatorie intestinali (appena indicate),
  • un iperparatiroidismo (un eccesso di ormone paratiroideo),
  • alcuni farmaci,
  • alcune infezioni del tratto urinario,
  • l’acidosi tubulare renale,
  • ma anche una condizione genetica chiamata cistinuria (calcoli di cistina). [2]

8. alcuni farmaci. Possono ugualmente aumentarne i rischi l’assunzione di alcuni farmaci:

  • i diuretici come il triamterene,
  • i farmaci antisismici,
  • gli antiacidi a base di calcio. [2]

I dolori legati alla nefrolitiasi (calcolosi renale)

Il passaggio nel tratto urinario dei calcoli renali può essere abbastanza doloroso, ma se viene riconosciuto in tempo raramente porta dei danni permanenti.

Il dolore causato da un calcolo renale può cambiare a seconda della sua posizione, ed a seconda della situazione:

  • per eliminarlo potrebbe anche non essere necessario far altro che assumere degli antidolorifici e bere molta acqua;
  • in altri casi però – ad esempio, se il calcolo si deposita nel tratto urinario, o quando è associato a un’infezione urinaria o quando causa delle complicazioni – potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Un calcolo renale non può causare nessun sintomo fino a quando non si muove all’interno del rene o quando passa nell’uretere, il tubo che collega il rene e la vescica. A quel punto, quando si muove potresti riscontrare i seguenti segni e sintomi: [1]

  • un dolore intermittente al lato e alla schiena, sotto le costole che si irradia al basso ventre e all’inguine (gli uomini possono anche provare dolore ai testicoli); [2]
  • un dolore durante la minzione,
  • un’urina rosa, rosso-marrone, torbida o maleodorante,
  • nausea e vomito,
  • un bisogno persistente di urinare, più spesso del solito ed in piccole quantità;
  • (in caso di un’infezione) febbre e brividi.

Quando consultare il medico

Occorre consultare immediatamente un medico se, [1]

  • il dolore è così grave che non si riesce a trovare una posizione comoda;
  • il dolore accompagnato è da nausea e da vomito;
  • il dolore è accompagnato da febbre e da brividi;
  • si nota del sangue nelle urine,
  • si nota di avere delle difficoltà a far passare l’urina.

La maggior parte dei calcoli renali non necessita di un trattamenti invasivi. Un piccolo calcolo renale può essere trattato: [1]

  1. bevendo acqua. Fino a 2-3 litri al giorno può pulire il sistema urinario.
  2. assumendo antidolorifici. Il passaggio di un calcolo nelle vie urinarie a volte può causare un qualche disagio. Per alleviare il dolore lieve, il medico potrebbe raccomandare l’assunzione di antidolorifici come l’ibuprofene (es. il farmaco Brufen) il paracetamolo (es. il farmaco Tachipirina) o il naprossene sodico.
  3. con una terapia medica. Il medico può prescrivere un farmaco per aiutare ad eliminare il calcolo renale. Questo tipo di farmaco, noto come alfa-bloccante, rilassa i muscoli dell’uretere, aiutando il calcolo renale a passare più rapidamente e con meno dolore.

I calcoli renali espulsi attraverso le vie urinarie dovrebbero – se possibile – essere recuperati filtrando l’urina con una carta assorbente o un filtro a rete. Ciò in quanto i calcoli così rinvenuti potranno poi essere analizzati. In base a queste analisi il medico potrà poi chiarire diverse cose che potranno essere utili per ridurre i rischi che se ne formino di altri. [1

Prevenire la calcolosi renale

E possibile prevenire la formazione di calcoli in diversi modi. [1]

A. bevendo abbondantemente nell’arco di tutta la giornata

Alle le persone che hanno una storia di calcoli renali, i medici di solito raccomandano di bere circa 2-3 litri di acqua al giorno.

Se vivi in ​​un clima caldo e secco, se lavori fisicamente o se fai spesso attività fisica, potrebbe esserti necessario bere ancora più acqua per produrre una sufficiente urina.

Se la tua urina è abbastanza chiara probabilmente stai bevendo a sufficienza.

A. assumendo meno alimenti ricchi di ossalato

Se noti di avere tendenza alla formazione di calcoli di ossalato di calcio, evita le patatine fritte, le arachidi, il cioccolato, le barbabietole [2], gli spinaci, il rabarbaro, le bietole, le patate dolci, il tè ed prodotti a base di soia.

C. optando per una dieta povera di sale e diproteine ​​animali

Riduci la quantità di sale che assumi. Per la tua dieta preferisci le fonti proteiche non animali come i legumi.

D. continuando ad assumere cibi ricchi di calcio, facendo però attenzione con gli integratori di calcio

Il calcio presente negli alimenti non ha alcun effetto sul rischio di calcoli renali.

Non vale lo stesso però per gli integratori: se però stai già prendendo degli integratori di calcio non interrompere autonomamente la loro assunzione, ma parlane prima con il tuo medico.

I farmaci che possono favorire la formazione di calcoli renali

Ci sono prove che indicano che alcuni farmaci possono aumentare il rischio di sviluppare dei ricorrenti calcoli renali. Questi sono:

  • l’aspirina,
  • gli antiacidi,
  • i diuretici,
  • alcuni antibiotici,
  • alcuni farmaci antiretrovirali e alcuni farmaci antiepilettici.

I trattamenti delle calcolosi

Possono avere la necessità di essere trattati in modo più esteso i calcoli renali che non possono essere trattati con misure conservative, vuoi perché sono troppo grandi da passare da soli, vuoi perché causano un sanguinamento, un danno renale, delle infezioni del tratto urinario.

Le relative procedure, possono includere l’impiego,

  • di una litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL), mediante la quale i calcoli vengono rotti da delle onde sonore,
  • di un’uretroscopia: viene passato nell’uretere attraverso l’uretra e la vescica un tubo per rompere i calcoli,
  • nei casi estremi di calcoli di grandi dimensioni, della chirurgia renale. [1]
Fonti

[1]   “Kidney stones – Symptoms and causes – Mayo Clinic.” [Online]. Available: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/kidney-stones/symptoms-causes/syc-20355755. [Accessed: 06-Oct-2019].

[2]   “Kidney Stones: Types, Diagnosis, and Treatment.” [Online]. Available: https://www.healthline.com/health/kidney-stones#types. [Accessed: 06-Oct-2019]

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