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Saturimetro da dito: a cosa serve, come funziona, offerte e prezzi

ossimetro

Il saturimeto (pulsossimetro o ossimetro)

Il saturimeto (pulsossimetro o ossimetro)

Sono passati i tempi in cui per misurare la saturazione dell’ossigeno nel sangue, era necessario andare in una farmacia o in un’ambulatorio medico.

Gli sviluppi tecnologici degli ultimi anni hanno portato alla diffusione anche dei saturimetri da dito da poter utilizzare anche a casa propria.

Si tratta di strumenti che molto spesso riescono a soddisfare le esigenze più comuni di tutte le persone che, per stili di vita o per problemi di salute necessitino di tenere monitorata in modo (più o meno) continuo la saturazione d’ossigeno nel loro sangue.

Ed è proprio di questa tipologia di saturimetri che ti parlerò in questo articolo.

Ma prima di passare in rassegna i modelli di saturimetro che abbiamo selezionato, è opportuno iniziare con una rapida carrellata sulla saturimentria in generale, e sul come funzionano i relativi strumenti di misurazione.

A questo riguardo occorre precisare quanto ai dati rilevati con l’ossimetro che, spetta unicamente al medico curante indicare quali siano i valori di riferimento specifici di ognuno di noi per quanto attiene alla quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso.

Infatti, valori di ossigeno nel sangue dipendono tra le altre cose anche dallo stato di salute, dalla capacità respiratoria, dalla qualità dell’aria che si respira, dallo stile di vita, e da tanti altri fattori.

Inoltre, in certe particolari condizioni, un ossimetro potrebbe anche non dare dei risultati precisi.

Quindi, quando si considerano i risultati ottenuti, bisogna essere consapevoli di questi limiti.

La saturometria

La saturimetria

La saturimetria (o ossimetria) consiste una metodologia non invasiva utile a misurare la saturazione di ossigeno periferica nel sangue: la SpO2.

La misurazione viene effettuata in modo indolore e senza utilizzare degli aghi per prelevare il sangue: col saturimetro da dito, senza che sia necessario recarsi in un ambulatorio medico.

Il livello di ossigeno nel sangue misurato con un ossimetro viene chiamato indicato come livello di saturazione di ossigeno (spesso abbreviato in SpO2). Si tratta della percentuale di molecole di emoglobina saturate dall’ossigeno.

Di norma, i valori di SpO2 si attestano tra il 94 ed il 98 percento.

Il saturimetro da dito

Il saturimetro da dito

Anche il saturimetro (detto anche pulsiossimetro o ossimetro)  da dito è uno strumento che ci permette di misurare la percentuale di emoglobina satura d’ossigeno in rapporto alla complessiva quantità di emoglobina presente nel sangue.

L’utilizzo  – da parte di medici ed infermieri, ma anche da parte del personale non sanitario – di un saturimetro da dito consente di individuare precocemente un’eventuale de-saturazione d’ossigeno.

  • Poiché l’emoglobina si lega all’ossigeno, quando si misura l’emoglobina si è anche in grado di stimare la quantità di ossigeno presente nel sangue.
  • In pratica, si è in grado di conoscere in tempi brevi la percentuale di ossigeno presente nell’emoglobina.

Il saturimetro da dito permette quindi d’individuare le possibili ipossiemie (anormali diminuzioni dell’ossigeno contenuto nel sangue) prima che appaia clinicamente evidente l’esistenza di un problema cardiopolmonare.

Perché è importante misurare la saturazione di ossigeno nel sangue

L’utilità del controllare la saturazione di ossigeno nel sangue

Come sicuramente già sai, dato che tutti i processi che presiedono al metabolismo cellulare necessitano di ossigeno, la vita non è possibile in assenza di ossigeno.

La misura della saturazione di ossigeno nel sangue è dunque una grandezza molto importante da tenere sotto controllo, perché quando il livello di ossigeno è molto basso le cellule nel corpo hanno difficoltà a lavorare correttamente.

Per avere un’idea: prova al paragonare l’ossigeno al carburante per la tua auto. Se non hai un buon carburante l’auto non funziona bene.

Allo stesso modo, il tuo corpo col sangue mal ossigenato farà fatica a funzionare bene.

Inoltre, un livello molto basso di ossigeno nel sangue può anche mettere a dura prova gli organi del corpo più importanti, quali il cuore e il cervello.

Di norma, per mantenere tutte le nostre cellule ossigenate, i valori di SpO2 dovrebbero essere superiori al 94%.

Nel breve periodo, un livello inferiore non provoca danni irreparabili al nostro organismo; ma a lungo andare le  nostre cellule possono subire dei danni.

In questi casi, per incrementare i livelli di ossigeno nel sangue potrebbero essere necessarie (la decisione spetta al medico curante ovviamente) delle bombole ad ossigeno.

Per questo motivo, avere a disposizione un saturimetro da dito é di grande aiuto per rilevare l’eventuale  necessità di un qualche supporto, ed eventualmente di quale tipo.

Chi dovrebbe utilizzare un saturimetro

Chi dovrebbe utilizzare un saturimetro

Ovviamente, non tutti hanno la necessità di avere a disposizione un saturimetro da dito.

Questo strumento viene raccomandato sopratutto a chi ha già hanno avuto, o a chi potrebbe avere dei periodi con bassi livelli di ossigeno, perché (ad esempio) fa un certo tipo di attività fisica, o perché si reca in montagna ad alta quota dove l’aria è più rarefatta e diventa più difficile respirare.

In questi casi, un saturimetro da dito consentirà loro di monitorare il livello di ossigeno nel loro sangue e di sapere quando è necessario aumentarne il flusso, ed in quale (aggiuntiva) misura.

Per conoscere qual’é il livello di ossigeno nel sangue ottimale per te, rivolgiti ad un medico esperto che conosca la tua storia clinica.

Sappi comunque che è possibile acquistare un saturimetro da dito ad un prezzo contenuto, sia online sui siti internet specializzati, sia in farmacia.

Le misurazione dell’ossigenazione col saturimetro

Le misurazioni dell’ossigenazione col saturimetro

Per quanto attiene allo strumento ed alle operazioni di misurazione, ci sono alcune cose di cui occorre tener conto.

la precisione dello strumento

La lettura del livello di ossigeno fatta da un saturimetro da dito è ragionevolmente accurata: la maggior parte degli ossimetri fornisce lettura con una precisione che si attesta tra il  2% sopra, od il 2% sotto quella reale.

Attenzione che le letture sono meno precise,

  • se si ha dello smalto alle unghie,
  • se si portano unghie artificiali,
  • se si hanno le mani molto fredde,
  • se si hanno dei problemi di circolazione.

Un saturimetro da dito può essere meno preciso anche

in ragione delle sue modalità di funzionamento – anche quando i livelli di saturazione del sangue sono molto bassi (ovvero inferiori all’80%), oppure quando si ha un tipo di pelle molto scura difficile da essere penetrata dai fasci di luce.

in quali momenti andrebbe utilizzato

Se il tuo medico curante ti ha prescritto l’utilizzo di questo strumento, chiedigli quando è il momento migliore per usarlo. Comunque, eccoti alcune indicazioni di carattere generale.

  • Se ti è stato prescritto un supplemento d’ossigeno, soprattutto all’inizio, è bene che tu tenga sotto controllo -con costanza-  il livello di ossigeno nel sangue.
  • Il saturimetro va utilizzato preferibilmente durante – o subito dopo – un esercizio fisico:
    • come ti dicevo prima, il corpo è come una macchina ed ha bisogno di carburante (l’ossigeno, appunto) quando è in movimento;
    • per cui il fatto di tenere controllato il tasso di ossigeno durante l’attività fisica, servirà al tuo medico a indicarti quali sono i possibili  futuri sviluppi.
  • Ti sarà utile se hai intenzione di fare un viaggio ad alta quota dove la respirazione è più faticosa.

come effettuare correttamente le misurazioni

Come già sai, il saturimetro da dito serve a misurare la percentuale di ossigeno che viene trasportata dal sangue.

Per favorire questo processo di misurazione, ci sono alcuni accorgimenti che puoi facilmente mettere in atto.

Assicurati che il tuo sangue scorra normalmente nella mano e nel dito in cui intendi infilare la clip.

Le misurazioni migliori si ottengono quando la mano è calda e rilassata.

Non fumare prima di attivare il tuo saturimetro da dito, perché la misurazione potrebbe venirne falsata: il fumo aumenta i livelli di monossido di carbonio nel sangue, e questo strumento non è in grado di distinguere tra questo e l’ossigeno.

la (eventuale) funzione allarme dei saturimetri

Alcuni saturimetri emettono un segnale d’allarme acustico per avvisare gli utilizzatori se viene raggiunto il limite inferiore che contraddistingue una condizione di bassa intensità di ossigeno.

Questa funzione è utile a coloro che non hanno un background medico, e che non hanno familiarità coi problemi connessi a saturazione di ossigeno ed a frequenze cardiache.

la maggiore o minore leggibilità delle rilevazioni

E’ importante che il saturimetro disponga di un display che sia facilmente leggibile anche in movimento, ed anche in condizioni di poca luce o in condizioni di affanno.

I valori del saturimetro e quelli  di un emogasanalizzatore: le differenze

I valori del saturimetro e quelli di un emogasanalizzatore: le differenze

Come già detto, la saturimetria  (o ossimetria) serve a misurare lo stato di ossigenazione del sangue, e viene fatta con apparecchi non invasivi, i saturimentri.

Altra cosa è la misurazione dei gas nel sangue.

La misurazione dei gas nel sangue (emogasanalisi, emogas o EGA) viene invece fatta con uno strumento elettronico (un voluminoso apparecchio da laboratorio) chiamato emogasanalizzatore.

Questa misurazione serve a valutare la funzionalità polmonare dell’individuo, misurando le pressioni parziali dei gas arteriosi e il pH del sangue.

Il gas del sangue arterioso misura direttamente sia la quantità di ossigeno trasportato dal sangue, che la quantità effettiva di gas (ovvero l’insieme di ossigeno più anidride carbonica) che sono nel sangue.

Per avere questo tipo di lettura però è necessario prelevare del sangue da un’arteria (in genere si preferisce quella sul polso), e la procedura non è necessariamente indolore.

Il vantaggio di questa procedura (in rapporto all’impiego del saturimentro) sta nella sua precisione e nella sua l’accuratezza, oltre al fatto che il saturimetro da dito non è in grado di misurare i livelli di biossido di carbonio.

Alcuni interessanti modelli di saturimentri a confronto

Alcuni interessanti modelli di saturimetri (chiamati anche ossimetri o pulsossimetri) a confronto

Per cercare di aiutarti nella scelta – tra i tanti dispositivi oggi disponibili sul mercato – del saturimetro più adatto alle tue esigenze o preferenze, ti illustro alcuni di quelli modelli che noi riteniamo essere tra i più validi:

  1. il pulsossimetro OX250 MeasuPro in vendita a partire da Prezzo non disponibile
  2. l’ossimetro Tera in vendita a partire da No products found.
  3. l’ossimetro Beurer 4540 PO 80 in vendita a partire da 89,99 EUR
  4. il saturimetro per dito Pulsox PO 300 in vendita a partire da 123,90 EUR
  5. il saturimetro portatile Suaoki FS20A in vendita a partire da Prezzo non disponibile

Ecco una breve relazione su ciascuno di questi modelli.

1) Pulsossimetro MeasuPro OX250

1) Pulsossimetro MeasuPro OX250

Questo saturimetro, prodotto dall’americana MeasuPro, è dotato di un ottimo schermo OLED rotante, con luminosità regolabile, sul quale possiamo facilmente leggere,

  • la saturazione arteriosa,
  • la frequenza cardiaca,
  • ed anche l’istogramma della frequenza delle pulsazioni e l’indicazione dell’onda.

Questo strumento è dotato di un allarme che suona quando i valori della saturazione arteriosa di ossigeno (SpO2) e della frequenza cardiaca (battiti/minuto) escono dall’intervallo pre-impostato dall’utente.

E’ dotato di una chiusura automatica, la quale avviene 10 secondi dopo aver rimosso il dito dallo strumento stesso.

Le altre sue qualità caratteristiche:

  • viene venduto con una garanzia di 2 anni;
  • é alimentato con 2 batterie AAA;
  • ha in dotazione una comoda custodia ed un cordino.
2) Tera pulsossimetro / ossimetro da dito

2) Tera pulsossimetro / ossimetro da dito

Si tratta di saturimetro da dito semplice, intuitivo quanto ad impiego, disponibile in più colori.

Questo pulsossimetro della Tera è consigliato a chi desidera semplicemente tenere sotto controllo frequenza cardiaca e SpO2, e non necessita di ulteriori funzioni più avanzate.

Il produttore afferma che è stato progettato per essere utilizzato dalle persone che pesano tra i 15 ed i 100  chilogrammi.

Per tale ragione, non dovrebbe andar bene ai neonati, per i quali sarebbe meglio orientarsi verso un saturimetro applicabile all’orecchio.

Le altre sue qualità caratteristiche:

  • peso, 65 grammi;
  • dimensioni, 130 x 100 x 60 mm;
  • alimentazione con due pile AAA da 1,5 cm (non incluse nella confezione).

No products found.

3) Saturimetro Beurer 4540 PO 80

3) Saturimetro Beurer 4540 PO 80

Questo saturimetro, prodotto dalla casa tedesca Beurer, è preciso ed affidabile.

Ha una discreta potenzialità di elaborazione e di visualizzazione dei dati, e permette in particolare,

  • di rilevare la saturazione arteriosa di ossigeno,
  • di visualizzare con un’intuitiva rappresentazione grafica, l’andamento dei battiti del cuore,
  • nonché di stimare il numero di pulsazioni al minuto,
  • di segnalare il superamento dei valori-soglia della saturazione arteriosa e delle pulsazioni, preimpostati dall’utente,
  • di registrare i dati ininterrottamente, in modo continuo, sino a 24 ore,
  • di memorizzazione le letture e di trasferirle ad un pc.

Il saturimetro Beurer 4540 PO 80 è stato progettato per poter essere utilizzato anche da più soggetti.

Le altre sue qualità caratteristiche sono date,

  • dalla funzione memoria;
  • da un display XXL;
  • da una batteria al litio;
  • da una custodia inclusa nelle confezione d’acquisto;
  • dalla funzione registrazione continua;
  • dal fatto che é collegabile al pc;
  • da un CD software incluso nella confezione d’acquisto.
4) Saturimetro per dito Pulox PO 300

4) Saturimetro per dito Pulox PO 300

Il saturimetro per dito Pulox PO 300, della Pulox, è un saturimetro ideale per chi vuole tener traccia delle misurazioni effettuate nel tempo, per poi trasferirle sul PC (ma non sul MAC) allo scopo di fare delle analisi o per inviarle al proprio medico.

Il trasferimento dei dati rilevati avviene tramite un’apposito cavo speciale (non standard): noi avremmo preferito a questo riguardo una soluzione più semplice, sia a livello di software che di hardware.

Anche le letture dal display -seppure grande e dotato di pletismografo– sarebbero state più facili se il display fosse rotante, come in tanti altri modelli.

Si tratta comunque di scelte progettuali che non compromettono le caratteristiche più importanti di questo strumento, che sono tutt’altro che negative.

Ci piace la sua funzione “allarme” che si attiva al superamento di predeterminate soglie, ed buona memoria interna che registra fino a 24 ore di letture.

Questo saturimetro è dotato di una batteria interna ricaricabile, e viene fornito con l’alimentatore ed il cavo per la ricarica.

Le altre sue qualità caratteristiche:

  • Peso: 50 g (batteria inclusa)
  • E’ incluso il Software per PC su CD (Windows 2000/XP/Vista/7/8)
  • Dimensioni confezione: 6 x 13 x 20 cm  – ( Peso: 522 g )
5) Saturimetro portatile Suaoki FS20A

5) Saturimetro portatile Suaoki FS20A


Il saturimetro portatile Suaoki FS20A è in grado di misurare, sia i valori della saturazione di ossigeno del sangue (SpO2), sia quelli della frequenza del polso.

Ha un display OLED, dotato della funzione auto-spegnimento automatico e della funzione di auto-rotazione (per garantire una comoda lettura in qualsiasi posizione il misuratore venga posizionato).

Nel caso di un’eventuale misurazione al di fuori del «normale intervallo», si attiva un allarme acustico.

Grazie ad un’ottima pinza, il saturimetro portatile Suaoki FS20A, è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di dito, per cui ben si presta alla misurazione dei valori di SpO2 e delle pulsazioni sia degli adulti, che dei bambini, ed anche all’automisurazione.

Le altre sue qualità caratteristiche:

  • Schermo OLED;
  • Alimentazione con 2 pile AAA da 1.5V;
  • Dimensioni, 62 x 35 x31mm;
  • Rilevazione della saturazione ossigeno SpO2: da 0 a 100%;
  • Rilevazione della frequenza del polso: da 25 a 250 pulsazioni al minuto,
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