Home | Salute | Sfintere anale | Dilatazione dello sfintere: tecniche efficaci per gestire e alleviare il disagio
dilatatore anale a scopo medico, per trattare Ipertono Anale

Dilatazione dello sfintere: tecniche efficaci per gestire e alleviare il disagio

Introduzione

Lo sfintere è un muscolo che regola l’apertura e la chiusura di un orifizio del corpo. Esistono diversi tipi di sfinteri, tra cui lo sfintere anale, lo sfintere uretrale e lo sfintere esofageo inferiore. Quando lo sfintere non funziona correttamente, può causare una serie di problemi, come incontinenza, stitichezza e difficoltà a deglutire.

Lo sfintere anale è un muscolo che regola l’apertura e la chiusura dell’ano. Quando funziona correttamente, permette di controllare il passaggio delle feci e dei gas. Tuttavia, a volte lo sfintere anale può diventare troppo teso o contratto, causando una condizione chiamata ipertono anale. Questo può portare a una serie di problemi, tra cui dolore, stitichezza e incontinenza fecale.

La dilatazione dello sfintere anale è un trattamento che può essere utilizzato per rilassare lo sfintere e migliorare i sintomi. Esistono diverse modalità di dilatazione, tra cui:

  • Dilatazione manuale: Un medico inserisce delicatamente un dilatatore nello sfintere anale per allungarlo gradualmente.
  • Dilatazione con palloncino: Un palloncino viene inserito nello sfintere anale e gonfiato per un breve periodo.
  • Dilatazione con botox: Viene iniettata una tossina chiamata botox nello sfintere anale per rilassare i muscoli.

Anatomia dello sfintere

Lo sfintere anale è composto da due muscoli:

  • Sfintere anale interno: Un muscolo involontario che è sempre contratto.
  • Sfintere anale esterno: Un muscolo volontario che può essere controllato consapevolmente.

Lo sfintere anale è circondato da una rete di nervi e vasi sanguigni.

Funzione dello sfintere

Lo sfintere anale svolge diverse funzioni importanti:

  • Controlla il passaggio delle feci e dei gas.
  • Aiuta a mantenere la continenza fecale.
  • Contribuisce alla sensazione di pienezza rettale.
  • Aiuta a prevenire la prolasso rettale.

Cause di restringimento o ostruzione

Esistono diverse cause di restringimento o ostruzione dello sfintere, tra cui:

Ragadi anali

Le ragadi anali sono piccole lacerazioni o taglietti nel tessuto che riveste l’ano, comunemente causate da evacuazioni particolarmente dure o traumatiche. Queste lacerazioni possono portare a restringimento o ostruzione dello sfintere a causa del dolore e della cicatrizzazione che ne conseguono.

  1. Cause delle ragadi anali:
    • Stitichezza cronica: Spesso le feci dure e secche causano tensione eccessiva durante l’evacuazione, lacerando il delicato tessuto anale.
    • Diarrea prolungata: Anche frequenti evacuazioni liquide possono irritare e infliggere microtraumi alla mucosa anale.
    • Parto: Durante il parto, la pressione estrema può causare lacerazioni anali.
  2. Sintomi: I sintomi principali includono dolore acuto durante e dopo l’evacuazione e sanguinamento visibile sulla carta igienica o nelle feci. Il dolore può causare spasmi dello sfintere anale, che a loro volta peggiorano la lacerazione, creando un ciclo doloroso difficile da interrompere.
  3. Cicatrizzazione e restringimento: Con il tempo, se non trattate adeguatamente, le ragadi possono portare a cicatrizzazione. Questo tessuto cicatriziale può essere meno elastico e può contribuire al restringimento dello sfintere, complicando ulteriormente l’evacuazione e potenzialmente portando a un circolo vizioso di dolore e lesioni ulteriori.
  4. Diagnosi: La diagnosi si basa principalmente sull’esame fisico e la storia clinica del paziente. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami come l’anoscopia per escludere altre condizioni.
  5. Trattamento:
    • Medicazioni locali: Creme e unguenti che contengono anestetici e agenti curativi possono aiutare a ridurre il dolore e promuovere la guarigione.
    • Modifiche dietetiche e idratazione: Aumentare l’apporto di fibre e liquidi può aiutare a rendere le feci più morbide e meno traumatiche per l’area anale.
    • Dilatazione dello sfintere: Per i casi in cui la cicatrizzazione ha portato a restringimento significativo, la dilatazione dello sfintere può essere raccomandata. Questo può includere l’uso di dilatatori manuali o procedurali come la dilatazione con baloncino sotto controllo medico per allargare delicatamente l’area e alleviare il disagio.

Fissure anali

Le fissure anali sono piccole lacerazioni nel rivestimento dell’ano, simili alle ragadi anali, che possono causare dolore significativo e restringimento dello sfintere. Tipicamente, queste lacerazioni derivano da traumi locali, come l’evacuazione di feci particolarmente dure o grandi, e possono diventare una fonte cronica di disagio se non trattate adeguatamente.

  1. Cause delle fissure anali:
    • Stitichezza: Le feci dure e secche possono causare uno sforzo eccessivo durante l’evacuazione, provocando lacerazioni nel tessuto anorettale.
    • Traumi locali: Altre forme di trauma, come il parto o lesioni dirette, possono causare fissure anali.
    • Malattie infiammatorie intestinali: Condizioni come la malattia di Crohn possono predisporre a fissure a causa dell’infiammazione cronica.
  2. Sintomi: I sintomi principali includono dolore acuto durante e dopo l’evacuazione, spesso descritto come la sensazione di passaggio di vetri rotti, e sanguinamento rosso vivo. Il dolore può causare spasmi involontari dello sfintere, aggravando ulteriormente il problema.
  3. Cicatrizzazione e restringimento: Se non trattate, le fissure possono cicatrizzare e causare un restringimento dello sfintere. Questa cicatrizzazione può rendere lo sfintere meno elastico, portando a difficoltà croniche nell’evacuazione e potenzialmente a incontinenza.
  4. Diagnosi: La diagnosi di fissure anali è solitamente clinica, basata sui sintomi e sull’esame visivo dell’area. In casi incerti, possono essere utilizzati strumenti diagnostici aggiuntivi come l’anoscopia.
  5. Trattamento:
    • Terapie conservative: Includono l’applicazione di creme topiche con anestetici e agenti curativi, bagni di seduta caldi, e modifiche dietetiche per ammorbidire le feci.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: Per le fissure che non rispondono ai trattamenti conservativi o quelle che hanno portato a significativa cicatrizzazione e restringimento, la dilatazione dello sfintere può essere un’opzione terapeutica. L’uso di dilatatori manuali o procedurali, come la dilatazione con baloncino, può aiutare a ridurre la pressione all’interno dello sfintere e facilitare la guarigione delle fissure.

Ascessi anali

Gli ascessi anali sono accumuli di pus che si formano vicino all’ano, spesso come conseguenza di un’infezione delle piccole ghiandole che si trovano all’interno del canale anale. Queste infezioni possono bloccarsi, causando l’accumulo di pus e la formazione di un ascesso, che può portare a restringimento o ostruzione dello sfintere a causa dell’infiammazione e della cicatrizzazione successiva.

  1. Cause degli ascessi anali:
    • Infezione delle ghiandole anali: Le ghiandole all’interno del canale anale possono infettarsi e ostruirsi, tipicamente a causa di batteri presenti nel tratto intestinale.
    • Condizioni predisponenti: Malattie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn, il diabete, e un sistema immunitario compromesso possono aumentare il rischio di sviluppare ascessi anali.
  2. Sintomi: I sintomi includono dolore severo e persistente nell’area anale, gonfiore, arrossamento, e talvolta febbre e malessere generale. Il dolore può intensificarsi durante le evacuazioni.
  3. Cicatrizzazione e restringimento: Gli ascessi possono causare danni significativi ai tessuti circostanti a causa dell’infiammazione e dell’accumulo di pus. Una volta drenato o risolto l’ascesso, il tessuto cicatriziale può formarsi, rendendo l’area meno elastica e potenzialmente causando il restringimento dello sfintere.
  4. Diagnosi: La diagnosi può essere effettuata tramite esame fisico e può essere supportata da ultrasuoni o risonanza magnetica (RM) per confermare la presenza e la dimensione dell’ascesso.
  5. Trattamento:
    • Drenaggio chirurgico: È spesso necessario per rimuovere l’accumulo di pus e permettere la guarigione dell’infezione.
    • Antibiotici: Possono essere utilizzati per trattare l’infezione sottostante.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: Dopo il trattamento dell’ascesso, se il restringimento dello sfintere si verifica a causa della cicatrizzazione, la dilatazione può essere un’opzione utile. Tecniche come l’uso di dilatatori manuali o baloncini dilatatori possono aiutare a migliorare la funzionalità dello sfintere e ridurre il disagio.

Parto

Il parto, soprattutto se complicato da traumi o interventi, può essere una causa significativa di restringimento o ostruzione dello sfintere. Durante il parto, la pressione e lo stiramento associati al passaggio del neonato attraverso il canale del parto possono danneggiare i muscoli e i tessuti dello sfintere anale, portando a lesioni che possono cicatrizzare e causare stenosi (restringimento).

  1. Cause di restringimento post-parto:
    • Lesioni ai muscoli dello sfintere: Durante il parto, i muscoli dello sfintere possono subire lacerazioni, specialmente in casi di parto veloce, parto di un neonato di grandi dimensioni, o l’uso di strumenti come il forcipe.
    • Episiotomia: Questo è un taglio chirurgico fatto nel perineo (area tra vagina e ano) per ampliare il canale del parto. L’episiotomia può portare a cicatrizzazione che può influenzare la funzionalità dello sfintere.
  2. Sintomi: I sintomi di restringimento dello sfintere post-parto includono dolore durante le evacuazioni, difficoltà a controllare i movimenti intestinali (incontinenza fecale), e una sensazione di ostruzione o di non svuotamento completo.
  3. Cicatrizzazione e impatto sullo sfintere: La cicatrizzazione derivante da traumi o interventi chirurgici può ridurre l’elasticità del tessuto dello sfintere, rendendo più difficile l’evacuazione e potenzialmente causando dolore.
  4. Diagnosi: La diagnosi di restringimento dello sfintere post-parto avviene attraverso la storia clinica della paziente e l’esame fisico. Ulteriori indagini, come l’ecografia perianale o la manometria anale, possono essere utilizzate per valutare l’integrità e la funzionalità dello sfintere.
  5. Trattamento:
    • Riabilitazione pelvica: Esercizi di riabilitazione possono aiutare a rafforzare e a migliorare la funzionalità dei muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: In casi di stenosi significativa, la dilatazione dello sfintere può essere impiegata. Questo può includere l’uso di dilatatori manuali o la dilatazione con baloncino per ridurre la stenosi e alleviare i sintomi associati.

Invecchiamento

L’invecchiamento è un processo naturale che può portare a modificazioni funzionali e strutturali in molti tessuti e organi, inclusi i muscoli dello sfintere. Con l’età, si possono verificare restringimenti o ostruzioni dello sfintere a causa della perdita di elasticità dei tessuti, della riduzione del tono muscolare e della prevalenza di altre condizioni mediche che possono compromettere la funzionalità dello sfintere.

  1. Cause legate all’invecchiamento:
    • Diminuzione del tono muscolare: I muscoli, compresi quelli dello sfintere, tendono a perdere tono e forza con l’avanzare dell’età, un fenomeno noto come sarcopenia.
    • Alterazioni del tessuto connettivo: Il tessuto connettivo può diventare meno elastico, influenzando la capacità di espansione e contrazione dello sfintere.
    • Complicazioni da altre condizioni: Malattie come il diabete o disturbi neurologici, che sono più comuni negli anziani, possono influenzare indirettamente la funzionalità dello sfintere.
  2. Sintomi: I sintomi di restringimento dello sfintere dovuti all’invecchiamento includono difficoltà nell’evacuazione, sensazione di incompleto svuotamento intestinale e potenzialmente incontinenza fecale, dovuta all’indebolimento dello sfintere.
  3. Diagnosi: La diagnosi si basa sull’anamnesi del paziente e su esami come la manometria anale, che misura la pressione dello sfintere, e l’ecografia perianale, che può mostrare cambiamenti nella struttura dei muscoli.
  4. Trattamento:
    • Gestione conservativa: Includere modifiche dietetiche per gestire la stitichezza e l’uso di lassativi può essere utile.
    • Esercizi di riabilitazione: Esercizi specifici possono migliorare il tono muscolare e la funzionalità dello sfintere.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: La dilatazione dello sfintere può essere efficace per trattare la stenosi causata dall’invecchiamento. Questo trattamento può includere l’uso di dilatatori manuali o procedimenti minimamente invasivi come la dilatazione con baloncino, che aiutano ad allargare delicatamente il canale anale.

Stichezza cronica

La stitichezza cronica è una condizione comune che può causare o contribuire al restringimento dello sfintere, complicando ulteriormente il processo di evacuazione. Questo fenomeno si verifica a causa di uno sforzo ripetuto e prolungato durante le evacuazioni, che può portare a una serie di problemi strutturali e funzionali all’ano e al retto.

  1. Cause della stitichezza cronica:
    • Dieta povera di fibre: Una dieta che manca di fibre sufficienti può rendere le feci dure e difficili da passare, aumentando lo sforzo durante l’evacuazione.
    • Disidratazione: La mancanza di liquidi adeguati può rendere le feci secche e compatte.
    • Motilità intestinale ridotta: Alcune condizioni mediche e farmaci possono ridurre la motilità intestinale, causando stitichezza.
  2. Impatto sullo sfintere:
    • Sforzo eccessivo: L’atto ripetuto di spingere con forza durante l’evacuazione può causare un sovraccarico dei muscoli dello sfintere e del pavimento pelvico, potenzialmente portando a danni e successiva cicatrizzazione.
    • Cicatrizzazione e restringimento: La cicatrizzazione dovuta a trauma fisico cronico (come lo sforzo continuo) può ridurre l’elasticità dello sfintere, causando restringimento.
  3. Sintomi: I sintomi includono difficoltà nel defecare, dolore durante e dopo l’evacuazione, e una sensazione di svuotamento incompleto.
  4. Diagnosi: La diagnosi di stitichezza cronica e delle sue complicazioni può essere effettuata attraverso la storia clinica del paziente, l’esame fisico, e talvolta esami come la manometria anale o l’ecografia perianale.
  5. Trattamento:
    • Modifiche dietetiche e idratazione: Aumentare l’assunzione di fibre e liquidi può aiutare a ammorbidire le feci e a ridurre lo sforzo durante l’evacuazione.
    • Lassativi: Possono essere utilizzati per facilitare le evacuazioni regolari.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: Nei casi in cui la stitichezza cronica ha portato a significativo restringimento dello sfintere, la dilatazione può essere utilizzata per alleviare il disagio. Questo può includere l’uso di dilatatori manuali o procedurali come la dilatazione con baloncino per migliorare la funzionalità dello sfintere.

Malattie infiammatorie

Le malattie infiammatorie sono una causa comune di restringimento o ostruzione dello sfintere, un problema che può compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti. Il restringimento dello sfintere, noto anche come stenosi sfinterica, si verifica quando vi è una riduzione del diametro del canale sfinterico, che può portare a difficoltà nell’evacuazione e dolore. Le condizioni infiammatorie che più comunemente portano a questa situazione includono la malattia di Crohn, la colite ulcerosa e la proctite.

  1. Malattia di Crohn: Questa è una malattia infiammatoria intestinale (IBD) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, causando infiammazione cronica. Nel caso dello sfintere, l’infiammazione può portare a cicatrizzazione e fibrosi, restringendo il passaggio e causando ostruzione.
  2. Colite ulcerosa: Anche questa è una forma di IBD, ma colpisce principalmente il rivestimento interno del colon e del retto. L’infiammazione e le ulcere che caratterizzano questa malattia possono estendersi all’area dello sfintere, causando danni e restringimenti simili a quelli osservati nella malattia di Crohn.
  3. Proctite: Si riferisce all’infiammazione del retto e può essere causata da IBD, infezioni o esposizione a radiazioni. L’infiammazione cronica o acuta in questa area può portare a cicatrici che restringono lo sfintere.

Il restringimento dello sfintere a causa di malattie infiammatorie può essere diagnosticato tramite diverse tecniche, tra cui l’endoscopia, che permette di visualizzare direttamente l’interno del tratto gastrointestinale, e studi radiologici come l’enterografia RM, che fornisce immagini dettagliate attraverso la risonanza magnetica.

Il trattamento delle stenosi sfinteriche causate da malattie infiammatorie spesso si concentra sull’attenuazione dell’infiammazione attraverso farmaci, come gli immunosoppressori o i biologici, che possono ridurre l’infiammazione e prevenire ulteriori danni. In alcuni casi, può essere necessaria la dilatazione meccanica dello sfintere, che viene eseguita inserendo delicatamente un dispositivo espandibile nel canale sfinterico per allargarlo e facilitare il passaggio delle feci.

Infezioni

Le infezioni sono un’altra causa significativa di restringimento o ostruzione dello sfintere, influenzando il normale funzionamento del tratto gastrointestinale. Queste condizioni possono essere particolarmente dolorose e compromettere la qualità di vita del paziente, rendendo le tecniche di dilatazione dello sfintere particolarmente rilevanti.

  1. Tipi di infezioni: Le infezioni che possono causare restringimento dello sfintere includono quelle batteriche, virali e fungine. Un esempio comune è l’ascesso perianale, che è un’infezione che si forma vicino allo sfintere, spesso accompagnata da dolore severo, febbre e un nodulo palpabile. Altri patogeni, come il virus dell’herpes o il papilloma virus (HPV), possono causare lesioni o ulcere che, cicatrizzando, portano a stenosi.
  2. Meccanismo di restringimento: L’infezione può portare alla formazione di tessuto cicatriziale come parte del processo di guarigione naturale del corpo. Questo tessuto cicatriziale può essere meno elastico del tessuto normale, causando un restringimento progressivo dello sfintere. Questo fenomeno è noto come stenosi post-infettiva.
  3. Diagnosi: La diagnosi di restringimento sfinterico causato da infezioni può avvenire tramite esami fisici, studi microbiologici per identificare l’agente patogeno e tecniche di imaging come l’ecografia perianale, che aiuta a visualizzare la struttura dello sfintere e le eventuali aree di infiammazione o ascessi.
  4. Trattamento: Il trattamento iniziale delle infezioni sfinteriche mira all’eradicazione dell’infezione stessa attraverso l’uso di antibiotici, antivirali o antifungini, a seconda dell’agente causale. Una volta risolta l’infezione, le tecniche di dilatazione dello sfintere possono essere utilizzate per trattare le restrizioni fisiche residue. Queste tecniche possono includere dilatatori manuali o baloncini dilatatori che vengono inseriti e gonfiati per allargare delicatamente il passaggio.

Traumi

I traumi sono una causa notevole di restringimento o ostruzione dello sfintere, soprattutto in seguito a incidenti o interventi chirurgici che coinvolgono l’area pelvica. La comprensione di come i traumi influenzino la struttura e la funzione dello sfintere è fondamentale per applicare correttamente le tecniche di dilatazione e migliorare il comfort del paziente.

  1. Tipi di traumi: I traumi che possono portare al restringimento dello sfintere includono:
    • Traumi diretti, come quelli da cadute o incidenti sportivi che causano danni diretti alla regione anale o pelvica.
    • Interventi chirurgici, particolarmente quelli per il trattamento di malattie come il cancro del retto o interventi proctologici, che possono portare a cicatrizzazione e restringimento dello sfintere come effetto collaterale non intenzionale.
  2. Meccanismo di restringimento: Quando il tessuto sfinterico viene danneggiato, il processo di guarigione naturale del corpo tende a formare tessuto cicatriziale. Questo tessuto è generalmente meno elastico e può contrarsi nel tempo, restringendo l’apertura dello sfintere e causando difficoltà nella defecazione, dolore durante l’evacuazione e potenzialmente incontinenza.
  3. Diagnosi: La diagnosi di restringimento sfinterico post-traumatico può avvenire attraverso la storia clinica del paziente e l’esame fisico. Gli studi di imaging, come l’ecografia perianale o la risonanza magnetica pelvica, possono essere utilizzati per visualizzare l’estensione della cicatrizzazione e valutare l’integrità dello sfintere.
  4. Trattamento: Il trattamento iniziale mira a gestire il dolore e facilitare la guarigione. In fase avanzata, le tecniche di dilatazione dello sfintere diventano essenziali. Queste possono includere l’uso di dilatatori manuali o procedure più invasive come la dilatazione con baloncino sotto guida endoscopica. Queste tecniche aiutano a allargare lo sfintere e ridurre i sintomi associati alla stenosi.

Tumori

I tumori rappresentano un’altra causa importante di restringimento o ostruzione dello sfintere. Questo può avvenire sia a causa di tumori che originano direttamente nei tessuti dello sfintere o nelle sue immediate vicinanze, sia per tumori che si sviluppano in altre parti del tratto gastrointestinale e che esercitano pressione esterna sullo sfintere.

  1. Tipi di tumori:
    • Tumori benigni: Come i polipi o i fibromi, possono crescere vicino o all’interno dello sfintere, causando un restringimento meccanico attraverso la loro massa fisica.
    • Tumori maligni: Come il carcinoma del retto o dell’ano, possono infiltrarsi nei tessuti dello sfintere e alterarne la funzionalità oltre a causare stenosi attraverso la crescita del tumore stesso o come risultato della cicatrizzazione post-trattamento.
  2. Meccanismo di ostruzione: I tumori possono causare ostruzione dello sfintere direttamente attraverso la loro presenza fisica che restringe il canale anale, o indirettamente attraverso processi infiammatori e cicatriziali che si sviluppano in risposta alla presenza del tumore. Inoltre, i trattamenti per i tumori, come la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia, possono a loro volta portare a formazione di tessuto cicatriziale e ulteriore restringimento dello sfintere.
  3. Diagnosi: La diagnosi dei tumori che influenzano lo sfintere si avvale di esami come la colonscopia, l’ecografia endorettale, e la risonanza magnetica pelvica, che permettono di visualizzare l’estensione e la natura del tumore.
  4. Trattamento: Il trattamento dei tumori dipende dal tipo e dallo stadio del tumore stesso. Include spesso la rimozione chirurgica del tumore, la radioterapia e/o la chemioterapia. Dopo il trattamento del tumore, le tecniche di dilatazione dello sfintere possono essere utilizzate per trattare la stenosi residua e migliorare la funzionalità anale. Queste tecniche possono includere l’uso di dilatatori manuali, baloncini dilatatori o altre procedure mininvasive.

Cause idiopatiche

Le cause idiopatiche di restringimento o ostruzione dello sfintere si riferiscono a quelle situazioni in cui la restrizione del canale sfinterico si verifica senza una causa evidente o riconoscibile dopo esami diagnostici approfonditi. Questo tipo di restringimento è classificato come “idiopatico”, un termine medico che indica una condizione la cui origine non è chiara o è sconosciuta.

  1. Caratteristiche del restringimento idiopatico:
    • Assenza di cause evidenti: Nonostante vari test diagnostici come colonscopia, risonanza magnetica o esami di laboratorio, nessuna causa specifica, come infezioni, tumori o traumi, viene identificata.
    • Sintomi simili ad altre stenosi: I pazienti possono esperire sintomi quali difficoltà nella defecazione, dolore, e a volte incontinenza, simili a quelli osservati in stenosi causate da altre condizioni.
  2. Teorie potenziali:
    • Alcuni esperti suggeriscono che il restringimento idiopatico possa essere il risultato di una risposta infiammatoria minore o di processi autoimmuni non ancora completamente compresi.
    • Altri considerano possibile che piccoli traumi ripetuti o non rilevati possano causare una cicatrizzazione progressiva che porta alla stenosi.
  3. Diagnosi: La diagnosi di restringimento idiopatico dello sfintere si basa sull’esclusione di altre cause conosciute attraverso esami approfonditi. Spesso, questo richiede una collaborazione tra diversi specialisti per assicurarsi che tutte le possibili cause siano state adeguatamente esplorate.
  4. Trattamento:
    • Gestione dei sintomi: Poiché la causa esatta è sconosciuta, il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e il miglioramento della qualità di vita del paziente.
    • Tecniche di dilatazione dello sfintere: Queste tecniche giocano un ruolo cruciale nel trattamento del restringimento idiopatico. Utilizzando dilatatori manuali, baloncini dilatatori o altre tecniche mininvasive, si può allargare delicatamente lo sfintere, alleviando il disagio e migliorando la funzionalità.

Sintomi dello sfintere contratto

Alcuni sintomi comuni includono:

  • Dolore: dolore nella zona dello sfintere ostruito, soprattutto dopo la defecazione
  • Difficoltà di passaggio: difficoltà nel passaggio di cibo, fluidi o gas attraverso lo sfintere.
  • Gonfiore: gonfiore nella zona dello sfintere ostruito.
  • Nausea e vomito: nausea e vomito causati dalla difficoltà di passaggio del cibo nello stomaco.
  • Stitichezza o diarrea: stitichezza o diarrea causate dalla difficoltà di passaggio delle feci.
  • Prurito anale.
  • Spasmi anali.

Diagnosi di restringimento o ostruzione

La diagnosi di restringimento o ostruzione dello sfintere si basa in genere su una combinazione di storia medica, esame fisico e test diagnostici. I test diagnostici possono includere:

  • Radiografie: Radiografie con bario per visualizzare lo sfintere e il tratto digestivo circostante.
  • Endoscopia: Un esame endoscopico per visualizzare direttamente lo sfintere.
  • Manometria: Un test che misura la pressione all’interno dello sfintere.

Opzioni di trattamento

Il trattamento per il restringimento o l’ostruzione dello sfintere dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Farmaci: I farmaci possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione o rilassare lo sfintere.
  • Dilatazione dello sfintere: La dilatazione dello sfintere può essere eseguita utilizzando una varietà di metodi, come palloncini, stent e strumenti chirurgici.
  • Intervento chirurgico: In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere lo sfintere o creare una nuova via per il passaggio di cibo, fluidi o gas.
  • Modifiche dello stile di vita, come aumentare l’assunzione di fibre e bere molti liquidi.

Prognosi

La prognosi di ipertono anale è generalmente buona con il trattamento. La maggior parte delle persone con ipertono anale sperimenta un miglioramento significativo dei sintomi dopo il trattamento.

Prevenzione

Non esiste un modo sicuro per prevenire l’ipertono anale. Tuttavia, alcune misure possono aiutare a ridurre il rischio, tra cui:

  • mangiare una dieta ricca di fibre,
  • bere molti liquidi,
  • evitare lo stiramento,
  • trattare prontamente le infezioni anali,
  • mantenere un peso corporeo sano.

Conclusione

La dilatazione dello sfintere può essere un trattamento efficace per il restringimento o l’ostruzione dello sfintere. Se soffri di sintomi di restringimento o ostruzione dello sfintere, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento precoci.

Questa è solo una guida generale e non sostituisce il parere medico professionale. È importante parlare con il tuo medico per qualsiasi problema di salute che stai riscontrando.

Riferimenti bibliografici

Van Limborgh, J., Los, J. A., De Blok, S., & De Jong, E. (1980). Anatomy of the ano-rectal region. Phlebologie33(4), 661–668.

Bajwa, A., & Emmanuel, A. (2009). The physiology of continence and evacuation. Best Practice & Research. Clinical Gastroenterology23(4), 477–485. https://doi.org/10.1016/j.bpg.2009.06.002

Rao, S. S., Bharucha, A. E., Chiarioni, G., Felt-Bersma, R., Knowles, C., Malcolm, A., & Wald, A. (2016). Functional Anorectal Disorders. Gastroenterology, S0016-5085(16)00175-X 10.1053/j.gastro.2016.02.009. https://doi.org/10.1053/j.gastro.2016.02.009

Kaisar M, van Dullemen LF, Thézénas ML, Charles PD, Ploeg RJ, Kessler BM. Plasma Biomarker Profile Alterations during Variable Blood Storage. Clin Chem. 2016 Sep;62(9):1272-4. doi: 10.1373/clinchem.2016.257246. Epub 2016 Jul 20. PMID: 27440514.

Bartram, C. (2001). Radiologic evaluation of anorectal disorders. Gastroenterology Clinics of North America30(1), 55–75. https://doi.org/10.1016/s0889-8553(05)70167-9

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto