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donna che esegue esercizi per la riabilitazione dello sfintere anale

Esercizi per la riabilitazione dello sfintere anale

Anatomia del Pavimento Pelvico

La comprensione dell’anatomia del pavimento pelvico aiuta a comprendere meglio i muscoli che vengono allenati con questi esercizi e i loro benefici.

Il pavimento pelvico è una struttura muscolare e fasciale che si trova alla base del bacino. Ha la forma di un imbuto e sostiene gli organi pelvici, come vescica, utero, retto e vagina.

I muscoli del pavimento pelvico si dividono in tre strati:

  • Strato superficiale: comprende i muscoli perineali, che controllano l’apertura e la chiusura dell’ano e della vagina.
  • Strato intermedio: comprende i muscoli del diaframma urogenitale, che supportano la vescica e l’uretra.
  • Strato profondo: comprende i muscoli elevatori dell’ano, che aiutano a sostenere il retto e a controllare la defecazione.

I muscoli del pavimento pelvico lavorano insieme per:

  • Controllare la minzione e la defecazione: impediscono la perdita involontaria di urina e feci.
  • Sostenere gli organi pelvici: prevengono il prolasso degli organi pelvici, come la vescica o l’utero.
  • Contribuire alla funzione sessuale: aumentano l’intensità dell’orgasmo.

L’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico può essere causato da diversi fattori, tra cui:

  • Parto vaginale: il parto può allungare e danneggiare i muscoli del pavimento pelvico.
  • Invecchiamento: con l’età, i muscoli del pavimento pelvico si indeboliscono.
  • Interventi chirurgici: alcuni interventi chirurgici, come la prostatectomia, possono danneggiare i muscoli del pavimento pelvico.
  • Stitichezza: lo sforzo per evacuare può indebolire i muscoli del pavimento pelvico.
  • Trauma: un trauma alla zona pelvica può danneggiare i muscoli del pavimento pelvico.

Imparare a eseguire correttamente gli esercizi per la riabilitazione dello sfintere è fondamentale per ottenere risultati efficaci.

Preparazione per gli esercizi

Segui questi passaggi per assicurarti di allenare i muscoli giusti.

Posizione di partenza

  1. Siediti comodamente su una sedia con le ginocchia leggermente divaricate.
  2. Rilassa addome, glutei e gambe in modo che non si muovano durante l’esecuzione degli esercizi.

Contrazione dello sfintere anale

  1. Immagina di dover trattenere del gas intestinale.
  2. Stringi e solleva i muscoli intorno all’ano con la massima forza possibile. Dovresti sentire il movimento del muscolo.
  3. Osserva la zona intorno all’ano: la pelle dovrebbe contrarsi e sollevarsi leggermente dalla sedia.
  4. Evita di trattenere il respiro durante la contrazione.

Intensità dell’esercizio

  1. Pensa allo sfintere anale come a un ascensore.
  2. Una contrazione fortissima equivale a portare l’ascensore al 4° piano. Tuttavia, non riuscirai a mantenerla a lungo perché i muscoli si stancheranno rapidamente.
  3. Prova una contrazione più delicata, come portare l’ascensore al 2° piano. Riesci a mantenere questa posizione per un tempo maggiore rispetto alla contrazione massima?

Serie di esercizi di base

Esercizi per la forza

Siediti, stai in piedi o sdraiati con le ginocchia leggermente divaricate. Contrai e solleva i muscoli dello sfintere con la massima forza per 5 secondi, poi rilassa per almeno 10 secondi. Ripeti 5 volte. Questo esercizio aumenta la forza muscolare.

Esercizi per la resistenza

Contrai i muscoli a circa metà della forza massima. Mantieni la contrazione per il maggior tempo possibile, poi rilassa per 10 secondi. Ripeti 5 volte. Questo esercizio allena la resistenza dei muscoli.

Esercizi per la rapidità

Contrai e rilascia i muscoli rapidamente più volte di seguito, come se stessi facendo delle serie di contrazioni brevi. Ripeti finché non senti stanchezza, mirando ad almeno 5 contrazioni rapide.

Esercizi per la frequenza

Ripeti l’intera serie di esercizi (forza, resistenza, rapidità) almeno 10 volte al giorno.

Con la costanza, aumenterà la tua capacità di mantenere le contrazioni per periodi più lunghi e di eseguire più contrazioni rapide senza stancarti.

Esercizi per esigenze specifiche

Oltre agli esercizi generici descritti in precedenza, esistono programmi di esercizi personalizzati per diverse condizioni:

Esercizi per incontinenza fecale

  • Esercizi di Kegel: contrazioni e rilassamenti del pavimento pelvico per aumentare la forza e la resistenza muscolare.
  • Biofeedback: monitoraggio della contrazione muscolare per migliorare la consapevolezza e il controllo del pavimento pelvico.
  • Stimolazione elettrica: rafforzamento muscolare con elettrodi per migliorare la contrazione e la coordinazione muscolare.

Esercizi per stitichezza

  • Esercizi di Kegel invertiti: contrazioni specifiche per facilitare l’evacuazione.
  • Massaggio perineale: rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico per facilitare il passaggio delle feci.
  • Biofeedback: monitoraggio della contrazione muscolare per imparare a rilassare i muscoli durante l’evacuazione.

Esercizi per il pre e post parto

  • Esercizi di Kegel: rafforzamento del pavimento pelvico per prevenire l’incontinenza urinaria e fecale dopo il parto.
  • Esercizi di stretching: per migliorare la flessibilità e l’elasticità del pavimento pelvico.
  • Esercizi di respirazione: per migliorare il controllo del corpo e il rilassamento durante il parto.

Esercizi per la riabilitazione post-operatoria

  • Esercizi di Kegel: graduale rafforzamento del pavimento pelvico dopo un intervento chirurgico.
  • Esercizi di stretching: per migliorare la mobilità e la flessibilità del pavimento pelvico.
  • Esercizi di coordinazione: per migliorare il controllo e la funzionalità del pavimento pelvico.

È importante consultare un fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico per ricevere una valutazione individuale e un programma di esercizi personalizzato.

Consigli pratici

  1. Iniziare con calma: All’inizio, dedicati del tempo specifico agli esercizi per assicurarti di eseguirli correttamente. Con la pratica diventeranno più semplici e potrai farli ovunque e discretamente.
  2. Integrare gli esercizi nella routine: Inserisci gli esercizi nelle tue attività quotidiane, come i lavori domestici, le telefonate o durante la visione della TV.
  3. Verifica la contrazione: Se non sei sicuro di allenare il muscolo giusto, inserisci un dito nell’ano durante la contrazione. Dovresti sentire una leggera pressione e sollevamento. Puoi anche osservare la zona in uno specchio: vedrai l’ano contrarsi durante la spremitura.
  4. Utilizzare il controllo muscolare: Quando senti urgenza e il rischio di perdita, contrai i muscoli per trattenere le feci. Ricorda che una contrazione troppo forte non è sostenibile a lungo. È meglio usare una contrazione delicata ma prolungata. Il tuo controllo migliorerà gradualmente.
  5. Peso corporeo: Mantenere un peso sano riduce lo stress sui muscoli dello sfintere.
  6. Costanza e prevenzione: Una volta ottenuto il controllo intestinale, non abbandonare gli esercizi. Continua a eseguirli qualche volta al giorno per prevenire ricadute. Sii costante e fiducioso: noterai miglioramenti nell’arco di poche settimane.

Consulta il tuo medico

Se hai dubbi sull’esecuzione degli esercizi o sulla loro efficacia per il tuo caso specifico, consulta il tuo medico di fiducia o un fisioterapista, questo potrà fornirti consigli personalizzati in base alle tue necessità.

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