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Sangue vivo e sangue occulto nelle feci: cause, sintomi, rimedi

E’ sempre allarmante notare del sangue nelle feci o sue tracce sulla carta igienica. La presenza di sangue vivo non dovrebbe essere mai ignorata, anche quando non è accompagnata altri sintomi.  E’ bene perciò saperne di più sulle cause, sui sintomi collegati, sui rimedi ecc.

Il sangue nelle feci

Quando notiamo la presenza di tracce di sangue nelle feci ci allarmiamo subito circa le possibili cause che possono averlo provocato.

Prima però di lasciarci prendere dal panico dobbiamo sapere che in genere il sangue nelle feci non è il sintomo di qualcosa di grave, che tuttavia in rari casi può essere un campanello d’allarme di patologie ben più serie.

Ne consegue che per avere un’idea su quelle che possono essere le circostanze che non presentano particolari rischi, e su quelle che invece possono essere pericolose, occorre avere una qualche conoscenza di questi problemi.

Ovviamente non per “sostituire” il medico, ma per aiutarci ad essere più e consapevoli dei relativi problemi. Ecco il perché di questa nostra breve guida.

Le possibili cause del sangue nelle feci

In qualsiasi punto del nostro tratto gastrointestinale si possono verificare dei sanguinanti che possono essere dovuti a cause diverse. Ciò può comportare  sangue nelle feci. Infatti, una volta entrato nell’intestino, il sangue non viene riassorbito dal corpo e deve per forza uscirne. Anche assieme alle feci, attraverso il canale anale.

Le cause di questi sanguinamenti possono essere distinte – a seconda che si verifichino al di sopra legamento del Treitz o legamento sospensore del duodeno  (ultimo tratto del duodeno) oppure al di sotto dello stesso – in emorragie digestive superiori (EDS) ed in emorragie digestive inferiori (iDS). Vediamole separatamente.

1. le emorragie digestive superiori (EDS) possono essere dovute,

  • a varie problematiche esofagee: possono causare il sanguinamento presente nelle feci (una volta percorso tutto il tratto intestinale) sia le vene varicose, ma anche le ferite nel rivestimento esofageo ed altre forme di lesioni dovuta per esempio a esofagite, sindrome di Mallory Weiss, angiodisplasia, ectasia vascolare.
  • ad un’ulcera peptica: l’ulcera peptica è una lesione del rivestimento dello stomaco o dell’intestino tenue. Solitamente è dovuta ad un’infezione da H. pylori, o agli effetti collaterali legati all’utilizzo nel lungo periodo di alcuni medicinali.
  • ad un tumore esofageo: le lesioni benigne (i polipi) ma più frequentemente quelle maligne (i carcinomi esofagei) possono sanguinare, in genere in maniera lieve e continua.
  • ad un tumore duodenale: sia tumori benigni (polipi) che quelli maligni possono causare un’emorragia cronica.
  • ad un tumore ampollare: il tumore ampollare, un tumore che interessa il tratto terminale delle vie biliari, ha la tendenza a sanguinare quando è maligno in particolare.
  • ad una gastrite acuta o ad una cronica: queste patologie si possono manifestare con emorragie occulte.
  • ad un’ulcera duodenale: questa é una tra le cause più comuni di un’emorragia superiore ed in genere si presenta come un’emorragia occulta.
  • a varici ed erosioni gastriche: sono meno frequenti delle varici esofagee, e si presentano soprattutto nelle presone che soffrono di una patologia epatica da alcolismo cronico.
  • ad un’embolia.
  • ad una perforazione del duodeno da parte di un calcolo della colecisti.
  • ad un’ernia iettale.
  • ad un’angiodisplasia.

2. le emorragie digestive inferiori (iDS) possono essere dovute,

  • a dei polipi o ad un cancro: i polipi sono delle crescite benigne che possono talvolta sanguinare. Possono anche diventare cancerosi, e anche il cancro al colon può sanguinare. In questi casi tuttavia, la quantità di sangue presente non è sempre rilevabile se non con l’ausilio un test apposito per il sangue occulto.
  • al morbo di Crohn: morbo di Crohn può essere la causa di un’emorragia intestinale o di un’emorragia occulta. I sintomi che lo accompagnano includono dei dolori addominali, diarrea con o senza sangue nelle feci, nausea, febbre, perdita di peso e malessere generale.
  • alla rettocolite ulcerosa: la rettocolite ulcerosa dà luogo ad emorragie, spesso massive, che possono presentarsi come un’enterorragia (di sangue frammisto a feci), un’ematochezia (emissione di feci miste a sangue di colore rosso vivo), oppure una proctorragia (perdita di sangue rosso vivo durante, dopo o indipendentemente dalla defecazione).
  • alle emorroidi: tra le cause di sangue nelle feci ci sono le emorroidi che possono anche sanguinare. Tipicamente lo fanno al momento della defecazione e si accompagnano sovente ad un bruciore anale.
  • alle ragadi: anche le ragadi anali possono far sì che si abbiano piccole gocce di sangue nelle feci.
  • ai diverticoli: un diverticolo non è che una piccola fossa che può formarsi nella parete del colon. Solitamente è innocuo. Talvolta però può infettarsi o infiammarsi, col risultato di determinare una fuoriuscita di sangue.
  • alla costipazione: le feci troppo dure talvolta causano dei sanguinamenti per lo sforzo prodotto quando si va in bagno. La costipazione inoltre aumenta il rischio di sviluppare delle ragadi anali, delle emorroidi, ed alcune forme di ostruzione intestinale.
  • alle ragadi anali: per avere un’idea di cosa sia una ragade, immaginati un taglio fatto con la carta oppure delle labbra spaccate. Immagina poi che una cosa simile si verifichi nel perimetro dell’ano. Questo, solo per dirti che, seppure innocue si tratta di ferite dolorose, che possono essere dovute anche allo sforzo regolare prodotto andando in bagno.
  • ad un avvelenamento da cibo: una diarrea che contenga del sangue è talvolta la conseguenza di una condizione riconducibile in qualche modo al cibo, come è il caso delle infezioni da E.coli  (escherichia coli) o da norovirus, uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica.
  • alla colite: la colite è un’infiammazione del colon. Diverse malattie e diverse condizioni possono portare ad una colite, ma le cause più comuni sono dovute ad una qualsiasi forma di malattia infiammatoria intestinale.
  • all’angiodisplasia: si tratta di una condizione in cui i vasi sanguigni sono particolarmente fragili, e sono predisposti alle rotture. Se questi vasi si collocano lungo il tratto gastrointestinale, possono verificarsi delle perdite di sangue, sangue che poi lo si ritroverà nelle feci.
  • ad un’ostruzione intestinale: se qualcosa ostruisce l’intestino tenue o il colon, l’irritazione e l’infiammazione che ne conseguono possono causare dei sanguinamenti.
  • al C. difficile (Clostridium difficile): un batterio anaerobio della flora dell’intestino.
  • alla Shigella  (Shigella): un genere di batteri che causa dissenteria.
  • allo H.pylori (Helicobacter pilori): un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica.
  • ad un’invaginazione intestinale: si tratta di uno scivolamento di un’ansa intestinale.
  • ad un infarto intestinale: seppur raramente, un’infarto intestinale può causare un’emorragia intestinale (specialmente nelle persone anziane).
  • a condilomi anali.
  • ad una angiodisplasia.
  • ad unaproctite attinica.
  • a fistole anali.

Il sangue vivo e il sangue occulto nelle feci: le differenti origini

Spesso il tipo di sangue può essere un prezioso indizio per risalire alla causa del sanguinamento. Nelle feci si può avere la presenza,

A. di un sangue vivo (manifestazione macroscopia)

Viene definita ematochezia l’emissione di sangue di colore rosso vivo o brillante, a volte con coaguli, mescolato con le feci. Nelle feci il sangue rosso vivo solitamente proviene dal tratto intestinale inferiore: é causato probabilmente,

  • dalle emorroidi,
  • da una costipazione,
  • da ragadi anali,
  • da un’angiodisplasia (una malformazione vascolare a livello dei piccoli vasi dell’intestino),
  • da problemi intestinali, i quali possono anche essere una causa di sangue rosso vivo nelle feci.

B. di un sangue occulto (manifestazione microscopica)

Il sangue occulto sta ad indicare che il sanguinamento è partito da una zona alta dell’apparato digerente, e questa è una condizione da considerarsi più problematica.

Mentre attraversa l’intestino questo sangue si mescola alle feci, dando loro un aspetto scuro, simile al catrame. Quando il sangue è presente nelle feci in piccole quantità, potrebbe non venire rilevato se non per mezzo di un test di laboratorio.

Gli altri sintomi che possono accompagnare il sangue nelle feci

Come si può notare, sono molte le possibili cause che stanno dietro alla comparsa di sangue nelle feci. Un modo di restringere il campo della ricerca di queste cause, è quella di considerare l’esistenza di eventuali altri sintomi che accompagnano questo problema. Solo per fare qualche esempio,

  • le emorroidi e le ragadi anali – le quali provocano la comparsa di un sangue rosso vivo e del dolore al passaggio delle feci – non sono associate a nessun altro sintomo;
  • invece un’ulcera peptica provoca dei crampi allo stomaco, crampi che si aggravano mangiando;
  • un avvelenamento da cibo può essere accompagnato dalla diarrea, da dolori addominali, da vomito e da nausea.

Assieme alla comparsa di sangue nelle feci, potrebbero verificarsi anche i seguenti sintomi che devono essere segnalati al medico:

  • dolori addominali : é bene prendere nota dove si posizione il dolore, la sua frequenza, dell’intensità e del tipo di sensazione (pugnalata, pulsante, etc.);
  • vomito e/o nausea,
  • debolezza,
  • costipazione,
  • diarrea,
  • perdita di peso inaspettata,
  • pancia gonfia,
  • dolori durante i movimenti intestinali: anche in questo caso, è bene prendere nota dell’intensità e del tipo di dolore,
  • un tremolio od uno spasmo addominale,
  • cibi o particolari attività che sembrano peggiorare la condizione.

La presenza di sangue nelle feci non dovrebbe essere comunque mai ignorata, persino se non viene accompagnata da nessun altro sintomo. E, in ogni caso, fino a quando non si ha una diagnosi del medico, è sempre meglio stare tranquilli.

Circostanze e condizioni che possono incidere sul sangue nelle feci

Ci sono alcune condizioni e/o circostanze particolari che meritano di essere evidenziate in relazione al sangue nelle feci.

l’assunzione di alcool

Di per sé l’alcol non causa sangue nelle feci, ma può provocare altri problemi ad esso collegati. Possono infatti venire aggravate dal consumo di alcool, le ulcere peptiche, le emorroidi e certe forme di colon irritabile.

la gravidanza

La gravidanza produce una serie di cambiamenti nel corpo femminile, ed uno di questi, purtroppo, può essere costituito dalle emorroidi.

Infatti, la pressione che il feto esercita sugli organi circostanti può sforzare i vasi sanguigni o può provocare la costipazione, ed entrambe queste condizioni sono notoriamente dei fattori di rischio per lo sviluppo di emorroidi.

Il sangue nelle feci del bambino

Nei bambini, le cause sono le stesse di quelle degli adulti. I bambini però sono maggiormente portati a sviluppare una costipazione che (nei bambini) si verifica più frequentemente,

  • quando vengono svezzati ed incominciano a mangiare dei cibi solidi,
  • nel periodo in cui imparano ad andare in bagno da soli,
  • quando incominciano ad andare a scuola.

Se noti del sangue nelle feci del tuo bambino rivolgiti subito al medico. Anche se la causa fosse una costipazione, il fatto di non curarla renderebbe tuo figlio predisposto alle emorroidi e alle ragadi.

Sangue nelle feci e nelle urine

Il sangue presente nelle urine è normalmente dovuto a problemi ai reni o alla vescica. Solo raramente ha le stesse cause del sangue fecale.

Se noti del sangue sia nelle urine sia nelle feci, è raccomandabile che tu ti rivolga al medico il prima possibile.

Quando occorre consultare il medico

Anche se pensi di aver capito quali sono le cause del sangue nelle tue feci, è sempre bene che ti rivolga al medico quando noti un sanguinamento rettale, soprattutto se questo si manifesta per più di una settimana.

Il sanguinamento rosso vivo senza nessun altro sintomo non viene solitamente considerato un’emergenza medica, ma rimane sempre il fatto che il sangue si trova in un posto dove proprio non dovrebbe esserci.

É inoltre importante ricordare che una delle possibili cause del sangue nelle feci, non esclude la contemporanea esistenza anche di un’altra causa: avere le emorroidi non significa per esempio, che non possa esserci anche un’ulcera peptica o un’altra patologia.

I vari test per rilevare sangue nelle feci

Solitamente è sufficiente un’ispezione visiva per riconoscere la causa della presenza di sangue vivo nelle feci. Tuttavia, a volte la quantità di sangue presente è talmente piccola che non è possibile percepirla ad occhio nudo, e quindi occorre fare un test per rilevare la sua presenza.

Ad ogni modo, una volta verificatane la sua presenza, il successivo passo consiste nel cercare di comprendere la causa del sanguinamento.

Esistono numerosi esami che possono essere fatti per esplorare il tratto gastrointestinale, ma i più comuni sono l’endoscopia, la colonscopia, la radiografia o l’angiografia.

1. l’esofagogastroduodenoscopia

Convenzionalmente viene chiamata EGD. Si tratta di un esame diagnostico in cui un endoscopio (lo strumento per l’esame diretto di cavità dell’organismo) viene inserito nella bocca e fatto scendere nell’esofago fino allo stomaco e fino all’inizio dell’intestino tenue.

L’endoscopio è dotato di una telecamera che permette al medico di controllare se ci sono delle fonti di sanguinamento e, se necessario gli consente di prelevare un campione di tessuto.

2. la colonscopia

Si tratta di un esame diagnostico volto ad esplorare le pareti interne del colon. E simile all’EGD,  solo che l’endoscopio viene inserito dall’ano e viene utilizzato per analizzare il colon e l’intestino.

3. la radiografia con il bario

Il bario è un mezzo di contrasto (abbreviato in m.d.c.) o agente di contrasto che può essere sia somministrato per bocca che iniettato. Il bario rende il tratto intestinale visibile ai raggi X, così che i medici possano ben analizzarlo.

4. l’angiografia

Si tratta di un esame radiografico di un vaso sanguigno o linfatico: nelle vene viene iniettato un colorante in modo da renderle visibili ai raggi X o alla TAC. L’angiografia viene utilizzata per controllare lo stato dei vasi stessi, oppure per cercare delle rotture che potrebbero essere all’origine dei sanguinamenti.

I vari rimedi per il sangue nelle feci

Come già detto, il sangue nelle feci lo si elimina eliminando le cause che lo determinano. I modi ed i rimedi possono essere diversi.

A. rimedi farmacologici

Si possono assumere degli antibiotici o altri medicinali antinfiammatori quando le sue cause sono state identificate in certe forme di colite, in un’ulcera peptica da H. pylori,

Per risolvere un eventuale problema dovuto all’avvelenamento da cibo può anche essere utilizzato un apposito farmaco. Ma la maggior parte di questi tipi di sanguinamenti si risolvono autonomamente in pochi giorni.

B. rimedi chirurgici

Rimuovere il tumore è un primo passo per fermare il sanguinamento nelle feci di chi ha un cancro nell’intestino.

Ancorché non sempre necessaria, la chirurgia potrebbe essere impiegata per trattare i casi di sanguinamenti da polipi o de emorroidi, per rimuovere un’ostruzione intestinale, o per riparare un’ulcera particolarmente grave o una ferita esofagea.

C. rimedi naturali

In determinate condizioni si può far anche ricorso ai seguenti rimedi naturali.

Fare un bagno sitz – Nel bagno sitz si utilizza un tipo particolare di vasca riempita d’acqua e di un mix di sali di Epsom (detti anche sali inglesi) per immergervi la zona anale. Poiché le emorroidi e le ragadi anali sanguinano quando vengono sollecitate, ed un bagno sitz può essere utilizzato per calmare l’irritazione rendendole meno predisposte al sanguinamento.

Modificare la propria dieta – Il fatto di evitare i cibi fritti o molto pesanti ed evitare di fare pasti abbondanti, ci può servire a minimizzare gli effetti di un’ulcera peptica in via di guarigione.

Quando si combatte contro la costipazione, le fibre sono sempre nostre amiche: quindi è importante aumentare il consumo di cibi integrali, di verdure a foglia verde e di frutta.

Inoltre non può far altro che bene anche il cercare di rimanere sempre adeguatamente idratati.

Fare attività fisica – Una vita sedentaria, specialmente quando si sta seduti immobili, o si sta stesi sempre nella stessa posizione per periodi di tempo prolungati, impatta anche sulla motilità intestinale. Un qualsiasi movimento, persino un cambiamento di posizione sulla sedia, ci può aiutare a ridurre il rischio di costipazione.

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