Con questa nostra rassegna di piante ed erbe selvatiche commestibili potrete divertirvi a sperimentare delle nuove ricette ed a scoprire nuovi gusti, ma potrete anche riscoprire anche antichi sapori, molti di questi oramai dimenticati, che i nostri nonni e bisnonni apprezzavano nella loro vita di ogni giorno.
In ordine alfabetico, una breve rassegna di erbe e piante commestibili che possiamo trovare ovunque
Oggi siamo abituati ad un’alimentazione varia molto raffinata ma ricca spesso di sostanze nocive per il nostro organismo.
Perciò abbiamo ritenuto di fare questa panoramica di erbe selvatiche commestibili che possono arricchire la nostra dieta ed anche portarci effetti benefici.
amaranto
L’amaranto (Amaranthus) è una pianta originaria del Sud America, i cui semi sono commestibili. La piantà si è poi diffusa anche da noi.
E’ considerato un pseudocereale, in quanto i suoi semi sono simili quelli dei comuni cereali, semi che si possono anche consumare allo stesso modo.
Fiorisce in tarda primavera. In estate produce i grani che possono essere raccolti e mangiati.
bardana
La bardana (Arctium iappa) è una pianta perenne, molto comune in montagna, ma anche lungo i fossati.
Può essere raccolta per mangiarne le radici e lo stelo.
La radice può essere consumata dopo essere stata cotta a lungo.
Gli steli devono essere puliti dalle foglie, ed anch’essi vanno consumati cotti.
Possono essere anche essere fritti con una semplice pastella (un impasto semiliquido), come si usa fare per i fiori di zucca.
cardo
Il cardo (Carduus) é una pianta comunissima. Lo si può trovare in tutti i campi italiani ed è riconoscibile per i suoi fiori viola.
Il cardo ha tantissime proprietà utili al nostro corpo: per il suo effetto depurativo è utile specialmente per il fegato.
carota selvatica
A differenza della comune carota (Daucus carota), questa varietà cresce sui terreni pietrosi. La sua radice e le sue foglie sono commestibili.
Radici e foglie possono essere consumate sia cotte che crude. Possono essere utilizzate per preparare insalate e frittate.
chenopodio
Il chenopodio selvatico (Chenpodium album) appartiene alla famiglia delle chenopodiacee. E’ un’erba spontanea che cresce su tutto il nostro territorio. Lo si può raccogliere in primavera.
Le sue foglie possono essere utilizzate per preparare delle insalate, oppure per essere cotte come se fossero degli spinaci.
I suoi piccoli semi possono essere utilizzati come fossero dei cereali, dunque anche macinati per ottenere una farina.
cicoria selvatica
La cicoria (Cichorium intybus) è un’altra pianta comunissima su tutto il territorio italiano. Della cicoria possono essere mangiate sia le foglie che i germogli: sia cotti che crudi.
Costituisce un’ottimo alimento per chi soffre di diabete.
E’ molto utilizzata nelle ricette tradizionali, soprattutto del centro Italia. Nell’antichità, con la cicoria si preparava una bevanda calda molto simile al caffè.
finocchio selvatico
Il finocchio selvatico (Foeniculum volgare) fiorisce in estate. Può essere consumato allo stesso modo della sua variante commerciale.
Dunque, potete cuocere le sue foglie o mangiarle crude in insalata.
Sono commestibili anche i suoi germogli (sia cotti che crudi).
I suoi semi possono essere utilizzati per ricavare dei liquori e anche delle tisane.
malva
Della malva (Malva) si possono mangiano le foglie cotte, soprattutto unite ad altre erbe per preparare deliziose zuppe e frittate.
I fiori e i germogli crudi, che contengono alti livelli nutritivi, si possono mangiare anche in insalata.
La malva viene inoltre è utilizzata anche per preparare degli infusi.
margherita
Siamo parlando della margherita pratolina comune (Bellis perennis) che vediamo fiorire in ogni prato e giardino in primavera, e con la quale molto spesso giocavamo da piccoli.
E’ possibile mangiare, sia le sue foglie quando sono ancora tenere prima delle fioritura, sia i suoi fiori da unire ad altre piante ed erbe per fare una buonissima insalata tradizionale.
I suoi fiori hanno inoltre un effetto disintossicante ed aiutano la diuresi.
ortica
L’ortica (Urtica dioica) anche se viene ritenuta una pianta fastidiosa, è una pianta molto comune nei nostri campi. E’ commestibile, ed ha moltissime proprietà.
Il suo sapore ricorda quello degli spinaci. Può essere utilizzata sia per preparare delle zuppe, sia per preparare delle frittate o dei ripieni per i ravioli.
Inoltre oggi la si sta riscoprendo anche per altri utilizzi: per la tessitura, per esempio.
portulaca
La portulaca (Portulaca oleracea) detta anche porcellana comune, è una pianta molto comune nei nostri prati e nei nostri giardini, e viene considerata da molti una pianta infestante.
In realtà i suoi germogli, ma anche le sue foglie carnose, possono essere utilizzati in cucina per preparare delle insalate, delle minestre, zuppe e frittate: infatti sono ricchi di principi nutritivi.
stellaria media o centocchio comune
Il centocchio comune (nome scientifico Stellaria media) è una piccola pianta molto diffusa sul nostro territorio. Col centocchio è possibile ricavare un buonissimo pesto.
Attenzione però: dato che contiene della saponina è quindi consigliabile consumare solo i getti giovani della pianta per non eccedere con le saponine.
Altrimenti potete cuocerla per ottenere un buon contorno di verdure o aggiungerla alle altre erbe per fare una frittata.
tarassaco
Il tarassaco (Taraxacum officinale) è il comunissimo dente di leone o soffione. Lo si raccoglie nei campi per fare delle insalate ma anche per fare delle fritture.
I suoi boccioli inoltre possono essere messi sottolio come i capperi.
Dai suoi fiori si può ricavare anche una marmellata.
Inoltre, così come con la cicoria anche con le radici di tarassaco si può preparare un surrogato del caffè.
I suoi fiori e le sue foglie hanno anche delle proprietà depurative.
Avvertenze
Fate sempre molta attenzione quando raccogliete le erbe e le piante selvatiche: Per evitate di avere poi delle spiacevoli sorprese, dovete essere sicuri di conoscere bene quali sono le piante “giuste”.
Se non siete sicuri che si tratti delle pianta che state cercando, non raccoglietela.