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La caffeina: cos’è, quali le sue proprietà ed i suoi effetti collaterali

caffeina

La caffeina o teina è una sostanza naturale, un alcaloide per la precisione, che si trova soprattutto nelle piante del caffè, del cacao, del tè, cola e guaranà.

Come già sai, questa sostanza è usata quotidianamente dalle persone di tutto il mondo per combattere il sonno, per alleviare la fatica e per migliorare la concentrazione. Di fatto, è la droga più consumata al mondo!

Da quando il suo consumo si é diffuso in tutto il mondo, sulla caffeina si sentono molte mezze-verità, molte dicerie, leggende metropolitane ed esagerazioni mediatiche. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza al riguardo!

In linea generale, si può sicuramente affermare, a) che il consumo di basse o moderate dosi di questa sostanza sia sicuro e porti comprovati dei benefici alla salute, b) che invece a lungo termine una sua assunzione eccessiva, potrebbe costituire un potenziale fattore di rischio per alcune condizioni di salute.

Ma andiamo con ordine.

La caffeina

Che cos’è la caffeina

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La caffeina é un’alcaloide. Un alcaloide è una sostanza organica di origine vegetale dotata di grandi effetti farmacologici. La sua formula chimica – che al consumatore di caffè interessa ben poco! –  é C8 H10 N4 O2.  La caffeina può essere ricavata da fonti naturali, ma può anche può essere sintetizzata partendo dall’acido urico.

Questo alcaloide è infatti naturalmente presente nelle foglie, nei semi, nei germogli e nelle cortecce di più di 60 specie vegetali. Tra queste sopratutto,

  • nei semi di chicchi di caffè,
  • nelle foglie e nei germogli della piante del tè (camellia sinensis),
  • nei semi della noce di cola,
  • nei semi delle fave di cacao,
  • nei semi del guaranà (paullinia cupana),
  • nelle foglie della yerba mate (o erba mate, una pianta originaria del Sudamerica),
  • nella corteccia dell’albero di yoco (paullinia yoco), una specie sorella del guaraná.

Sulle piante, la caffeina agisce come un pesticida naturale in quanto paralizza e uccide gli insetti che tentano di cibarsene.

Nel campo alimentare, oggi non la troviamo solamente nel tè, nel caffè e nella cioccolata che beviamo di solito.

Viene anche  regolarmente aggiunta alle gelatine, ai fagioli, nel waffle (una dolce a cialda),  nell’acqua, in sciroppi e bevande energizzanti. Viene persino addizionata ai marshmallows (cilindrati di zucchero), ai semi di girasole, e ad altre merendine per dar loro un’effetto stimolante.

La caffeina crea dipendenza?

Esiste una dipendenza da caffeina?

I ricercatori hanno dibattuto per anni su questo argomento.

Di fatto, ad alcune persone questa sostanza può dare assuefazione, quindi dà dipendenza e può portare ad una vera e propria sindrome.

Tuttavia, il professor George Koob, PhD della Commissione per la neurobiologia dei disturbi da assuefazione all’istituto Scripps Institute di San Diego, non è d’accordo: secondo lui, infatti «è possibile essere dipendenti, ma la maggior parte delle persone non lo è».

Le quantità  contenute in alimenti e bevande

La caffeina contenuta nelle bevande e negli alimenti più comuni

Oltre che bevendo il caffè, noi possiamo assumere della caffeina attraverso altre fonti alimentari: il tè, la coca cola, il cioccolato e le bevande energetiche. In ognuno di questi è contenuta in diverse quantità.

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Fonte: Ministero della salute
Le sue proprietà benefiche

Gli effetti benefici della caffeina

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Ecco alcuni dei possibili effetti benefici della caffeina che sono stati accertati.

migliora il consolidamento della memoria

Uno studio condotto dalla John Hopkins University, ha dimostrato come l’assunzione di una pastiglia di 200 mg di caffeina aiuti a migliorare il consolidamento della memoria.

detossifica e protegge il fegato

Quando viene utilizzata per un clistere, la caffeina detossifica il fegato e ripulisce il colon.

La caffeina può ridurre la steatosi epatica (eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche) in quelle persone che hanno un fegato grasso non dovuto all’assunzione di alcol. Può anche ridurre il rischio di fibrosi nei soggetti che hanno l’epatite C.

Per avere dei potenziali effetti benefici bastano 100 mg di caffeina.

Questo alcaloide inoltre, riduce il rischio di calcolosi renale: in occasione di uno studio scientifico condotto su 217.883 perone, si era rilevato che quelle persone che consumavano della caffeina, di qualsiasi origine fossero state, rispetto a quelli che non ne consumavano avevano minore calcoli renali. Si pensa che ciò sia dovuto al fatto che la caffeina diluisce le urine.

può prevenire l’aumento di peso

Alcuni ricercatori tedeschi hanno constatato che, quelle persone che si erano prestate ad un ricerca sulle perdite di peso ce he avevano bevuto  2-4 tazze di caffè caffeinato al giorno, avevano avuto un maggior successo nel mantenere basso il proprio peso, rispetto a quelle che non avevano consumato della caffeina.

riduce le infiammazioni croniche

Alcuni ricercatori dell’Università di Stanford, in California, hanno scoperto che la caffeina blocca il gene responsabile di quelle lievi infiammazioni croniche che si sviluppano mano a mano che avanza l’età.

Queste infiammazioni solitamente portano ad una pressione alta, all’indurimento delle arterie, ed a dei problemi cardiaci.

Sembrerebbe che la caffeina aiuti a ridurre questo tipo di infiammazioni dovute all’età, in quelle persone che la consumano regolarmente.

mantiene vigili

La caffeina aiuta a mantenerci svegli quando siamo alla guida, e durante i periodi di privazione di sonno.

Migliora anche il tempo di reazione e il ragionamento logico in quei frangenti nei quali, per qualche ragione, non possiamo dormire.

Un recente studio del Dipartimento della difesa australiano aveva constatato – relativamente ad alcuni soldati che non avevano potuto dormire per 50 ore ed a cui erano state date delle gomme da masticare contenenti caffeina – che il consumo di caffeina aveva migliorato le loro prestazioni nella guida e ridotto gli errori del conducenti.

stimola la crescita dei capelli

La caffeina potrebbe aiutare le donne e gli uomini che stanno diventando calvi  a recuperare una parte dei loro capelli. Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Dermatology, è arrivata alla conclusione che la caffeina è uno stimolante della crescita dei capelli.

Tuttavia, prima che ti prepari un’altra tazza di caffè sappi però che, sfortunatamente, solo qualche caffè in più non é sufficiente allo scopo. Gli scienziati stimano infatti che, per raggiungere i follicoli nello scalpo, sarebbe necessario assumere circa 60 tazze al giorno.

allevia i dolori muscolari

La caffeina allevia i dolori muscolari dovuti all’esercizio fisico fino al 48%: infatti è uno dei principali ingredienti di alcuni analgesici, come Excedrin e Anecin.

Il consumo occasionale di questo alcaloide può portare sollievo, ma assumere della caffeina tutti i giorni e poi fermarsi, potrebbe invece causare dei mali di testa ed anche dei dolori muscolari.

allevia il dolore dopo una notte insonne

E’ stato dimostrato che la caffeina allevia, nei topi di laboratorio privati dal sonno, i dolori meglio degli analgesici.

Uno studio ha dimostrato che la caffeina e il modafinil (che è un farmaco stimolante), due agenti energizzanti non dotati di azione analgesica, sono in grado di normalizzare la sensibilità al dolore negli animali privati di sonno, senza pregiudicare a loro volta il sonno.

La caffeina potrebbe preservare dal morbo di Parkinson. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che coloro che consumano del caffè, presentano un rischio minore di sviluppare il morbo di Parkinson: alcuni ritengono persino che possa ridurre i rischi di coloro che sono geneticamente predisposti.

aiuta a prevenire l’Alzheimer

Un team di scienziati che ha studiato dei pazienti affetti da Alzheimer, ha scoperto che quel gruppo di pazienti che assumeva più caffè, aveva maggiori ricordi.

Un’altra ricerca – pubblicata sul Journal of Neuroinflammation – ha rilevato che la caffeina aiuta a prevenire l’Alìzheimer: praticamente, hanno scoperto che la caffeina protegge la barriera emato-encefalica, la quale aiuta a prevenire il danno cerebrale responsabile dell’Alzheimer.

migliora le prestazioni atletiche

Secondo il Journal of Applied Physiology, gli atleti che consumano della caffeina e dei carboidrati dopo un pesante esercizio fisico, , rispetto agli atleti che ingeriscono solamente dei carboidrati dopo gli allenamenti, hanno il 66% di glicogeno in più nei loro muscoli.

protegge dagli spasmi delle palpebre

Le persone che bevono del caffè, hanno minori probabilità di sviluppare lo spasmo involontario delle palpebre – chiamato blefarospasmo primario – che fa sbattere le palpebre in maniera incontrollata e che può lasciarci «ciechi».

potrebbe prevenire la cataratta

La cataratta è la prima causa di quasi la metà dei casi mondiali di cecità e può essere rimossa chirurgicamente.

Ma, stando ad un recente studio scientifico, la caffeina potrebbe presto rendere la chirurgia superflua: ha infatti mostrato che un collirio di caffeina, è in grado di prevenire la formazione della cataratta negli occhi dei ratti.

può prevenire il melanoma

Il caffè contiene numerosi composti bioattivi, e potrebbe quindi venire associato in maniera inversamente proporzionale al melanoma.

Secondo uno studio scientifico, coloro che bevono del caffè caffeinato, hanno un rischio minore di sviluppare un melanoma.

diminuisce il rischio di suicidio

I risultati di alcuni studi, supportano l’associazione tra il consumo di caffeina ed un diminuito rischio di suicidio.

potrebbe prevenire il fischiare delle orecchie (tinnito) nelle donne

Uno studio, i cui esiti sono stati recentemente pubblicati sull’American Journal of Medicine – aveva seguito un gruppo di 65.085 infermiere sin dal  lontano 1991.

Le donne che consumavano maggiori quantità di caffeina avevano riferito una minore incidenza di tinnito (acufene intermedio a frequenza elevata che si genera all’interno nell’orecchio e che é uno dei più frequenti disturbi dell’udito).

giova agli asmatici

Uno studio -pubblicato nella U.S. National Library of Medicine- è arrivato alla conclusione che la caffeina apre le vie respiratorie e aiuta gli asmatici a respirare meglio, similmente alla teofillina, una cugina stretta della caffeina.

I suoi possibili effetti negativi

I possibili effetti negativi della caffeina

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Ci possono naturalmente anche essere degli effetti negativi sulla salute dovuti al consumo di una quantità eccessiva di caffeina. Vediamoli insieme.

più di 4 caffè al giorno sono stati collegati ad una morte prematura

Uno studio associato alla Mayo Clinic (un’organizzazione no-profit per la pratica e la ricerca medica) ha scoperto che gli uomini che bevono più di 4 caffè al giorno hanno un rischio di mortalità maggiore del 21%: in questo caso tuttavia, coloro che consumavano della caffeina in maniera eccessiva fumavano anche e facevano poco esercizio fisico.

la caffeina può far aumentare la pressione

La caffeina può far aumentare la pressione sanguigna, specialmente in coloro che già soffrono di ipertensione e in coloro che non la consumano normalmente.

la caffeina aumenta il rischio di attacchi cardiaci nei soggetti giovani adulti

Uno studio, condotto dal Dott. Lucio Mos, ha dimostrato che i giovani adulti con una lieve ipertensione diagnosticata, se consumano una quantità di caffeina equivalente a 4 tazze di caffè al giorno, hanno un rischio 4 volte maggiore di avere un attacco di cuore. Un consumo più moderato di questa sostanza comporta invece per questi soggetti un rischio 3 volte maggiore.

nelle donne, aumenta la possibilità di sviluppare delle cisti nel tessuto del seno

Uno studio ha rilevato che quelle donne che consumano 31-250 mg di caffeina al giorno, hanno una probabilità (di 1.5 volte) più alta di sviluppare una mastopatia fibrocistica.

Rispetto a quelle che assumono più di 500 mg al giorno, hanno una probabilità 2.3 volte più alta di sviluppare una cisti.

potrebbe causare incontinenza

Uno studio, condotto presso l’Università dell’Alabama, ha rilevato che le donne che consumano molta caffeina hanno il 70% di probabilità in più di sviluppare un’incontinenza.

potrebbe causare dell’insonnia

La caffeina, quando assunta prima del riposo notturno può, in alcuni soggetti ma non in tutti, emulare i sintomi dell’insonnia.

può causare un’indigestione

Le persone che consumano delle bevande caffeinate, spesso accusano dei problemi di stomaco o d’indigestione. Questo accade prevalentemente quando le bevande a base di caffeina vengono assunte a stomaco vuoto.

può causare mal di testa

Mentre delle dosi occasionali di caffeina possono alleviare i sintomi del mal di testa, un’uso smodato di caffeina invece  può causarlo e portare a delle emicranie.

potrebbe ridurre la fertilità femminile

Uno studio  condotto presso l’University of Nevada School of Medicine, ha dimostrato che la caffeina riduce le probabilità di una donna di rimanere incinta del 27%.

aumenta le possibilità di abortire

In un recente studio  – condotto sia su degli uomini che su delle donne – i quali le settimane precedenti il concepimento avevano consumato almeno due bevande caffeinate al giorno,  ha rilevato l’esistenza di un rischio lievemente maggiore di aborto.

potrebbe non fare bene alle persone col diabete di tipo 2

Uno studio, condotto dall’American Diabetes Association, ha rilevato che nei pazienti affetti da diabete di tipo 2, questa sostanza peggiora il metabolismo del glucosio.

peggiora i sintomi della menopausa

Un recente studio, pubblicato nel Journal of The North American Menopause Society, ha provato che le donne in menopausa che consumano della caffeina, hanno delle vampate di calore più forti.

Il consumo di questa sostanza può aumentare l’ansia e la depressione, e rendere necessario l’uso di farmaci contro questi problemi.

aumenta la quantità di bevande zuccherate consumate

La caffeina favorisce l’aumento del consumo di bevande zuccherate, contribuendo in questo modo all’obesità ed al diabete.

interferisce con l’ossificazione

La caffeina può compromettere la salute delle ossa, e può inoltre causare un maggiore rischio di fratture in maniera dose-dipendente associato alla caffeina.

Quindi i grandi consumatori di caffè, soprattutto dopo una certa età, dovrebbero prenderne atto e moderare l’uso di questo alcaloide.

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