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Ionoforesi: in cosa consiste, e quali le controindicazioni

La ionoforesi

La ionoforesi

La ionoforesi è una tecnica di elettroterapia che consente di somministrare un farmaco, tramite la generazione di un flusso di corrente elettrica continua a bassa tensione (la potenza in genere è dai 5 ai 10 milliampere) per via transcutanea.

A tale riguardo occorre precisare che col termine elettroterapia si identificano, sia quelle procedure terapeutiche che fanno uso della corrente continua, sia quelle in cui si uso le corrente alternata: le prime rientrano sotto la definizione di ionoforesi, le seconde sotto quella di elettrostimolazione.

Mediante la ionoforesi, il principio attivo contenuto nel farmaco che si vuole utilizzare entra in circolo rapidamente e con effetto immediato: agisce quasi subito e limitando sia i rischi che gli effetti collaterali.

Si tratta di un metodo piuttosto innovativo che continuamente viene aggiornato e perfezionato Trova largo impiego sia in campo medico che nel campo dell’estetica professionale, nel contrastare e ridurre disagi di natura diversa:Ionoforesidalla cellulite ai problemi che interessano le articolazioni ed i muscoli, fino all’eccessiva sudorazione di mani e piedi.

Come la si fa, ed in che modo agisce

Come viene fatta, ed in che modo agisce la ionoforesi

Per la ionoforesi è necessario disporre di un’apposito apparecchio dotato di due elettrodi che costituiscono i due poli negativo e positivo, e di un generatore di corrente elettrica.

Gli elettrodi vengono collocati sulla zona del corpo da trattare dopo avervi applicato sopra il prodotto farmaceutico: azionando la macchina, il generatore crea un campo magnetico ed un flusso di corrente elettrica che provoca l’assorbimento, da parte della pelle, degli ioni contenuti nel farmaco.

Affinché questa terapia possa avere effetto, l’elettrodo – con la polarità corrispondente al farmaco che si usa –  viene posizionato direttamente sulla zona dove è necessario fare il trattamento, mentre l’altro è collocato poco più distante.

La pelle della zona dev’essere perfettamente pulita e sgrassata, preferibilmente con un trattamento di scrub professionale al fine di rimuovere le cellule morte.

In questo modo, il principio attivo del prodotto penetra nell’organismo senza la necessità di praticare delle iniezioni o delle infiltrazioni, né di assumere dei farmaci per via orale.

Col vantaggio, oltretutto, di un’azione più rapida, diretta e di una maggiore efficacia.

Le sedute di ionoforesi durano circa venti minuti / mezz’ora. L’effetto del farmaco inizia a manifestarsi dopo i primi dieci minuti.

Per ottenere un risultato significativo, è necessario un ciclo di almeno quindici sedute.

Quando trova applicazione

Le principali applicazioni della ionoforesi

Questa tecnica elettroterapia trova applicazione specialmente nel combattere la cellulite, per ridurre il problema dell’iperidrosi, e nei casi di dolori dovuti ad artrosi o ad artrite, nei casi di infiammazione di muscoli e di nevralgie.

In odontoiatria, trova spesso impiego per trattare l’ipersensibilità dei denti e in alcune procedure specialistiche, come la cura delle gengiviti, i trattamenti anticarie e le cure endocanalari.

I prodotti che vengono utilizzati nella ionoforesi sono in prevalenza degli antinfiammatori, delle vitamine.

I farmaci vengono suddivisi – relativamente a questa procedura – in base alla modalità del loro utilizzo, utilizzo che può avvenire tramite il polo positivo o quello negativo.

Tra i farmaci che vengono applicati attraverso il polo negativo è compreso anche il ketoprofene; mentre attraverso il polo negativo possono essere applicate, tra gli altri, le vitamine B1 e B2, il cortisone e la benzidamina.

Esistono anche delle sostanze applicabili indifferentemente con entrambi gli elettrodi, sia quello positivo che quello negativo.

la ionoforesi viene prevalentemente effettuata sugli arti, sull’addome, sui fianchi e sui glutei, sulle gambe.

I vantaggi ed i limiti di questa tecnica

Quali sono i vantaggi ed i limiti della ionoforesi

I vantaggi. Somministrare un farmaco tramite la ionoforesi comporta diversi vantaggi per il paziente.

Per prima cosa, il prodotto farmaceutico non deve passare attraverso il suo apparato digerente e non deve essere metabolizzato da altri organi interni, come avviene con una terapia orale.

Questo significa che il principio attivo riesce a raggiungere immediatamente e direttamente la parte interessata, senza disperdersi e diminuire quindi di efficacia.

Inoltre – proprio per effetto dell’azione diretta e immediata del farmaco, al confronto con i farmaci orali o con altri prodotti, è sufficiente una quantità di principio attivo inferiore: inoltre non sono necessari gran parte degli eccipienti.

Il farmaco somministrato con la tecnica della ionoforesi si accumula nei tessuti subito, ma ha un rilascio lento, graduale e prolungato, incrementando notevolmente l’emivita (tempo di dimezzamento di un farmaco) al confronto con altre forme terapeutiche.

Sottoporsi ad una seduta di ionoforesi non comporta né dolori né disagi di altro genere ad esclusione di un eventuale – lieve e transitorio – formicolio provocato dal passaggio della corrente elettrica e ad una sensazione di calore.

Qualora si avvertissero dei bruciori intensi o dei dolori, è opportuno avvisare immediatamente il terapeuta, e sospendere la seduta.

I limiti. Gli aspetti negativi che attengono alla ionoforesi, sono legati soprattutto all’incapacità di alcuni farmaci di passare attraverso la cute, ed alla possibilità che alcune sostanze, trasformate dal flusso di ioni, possano alterarsi e risultare quindi meno efficaci.

Le sue controindicazioni

Le controindicazioni all’applicazione delle ionoforesi

Per quanto sia un trattamento per nulla invasivo, ben tollerato e spesso preferibile ad altre forme terapeutiche, la ionoforesi comporta alcune controindicazioni, in gran parte dovute proprio all’impiego della corrente elettrica.

Infatti, questa procedura terapeutica non può essere applicata ai soggetti portatori di pacemaker, di spirale uterina, di protesi con placche e viti, e di altri elementi in materiale metallico al loro interno.

E’controindicata alle donne durante il periodo della gestazione, ed a chi soffre di epilessia e aritmie cardiache.

E’ raccomandabile evitare di sottoporsi a questa terapia anche nel caso di lesioni della pelle e di neuropatie.

Al di là di queste ristrette categorie di persone, la ionoforesi normalmente non provoca alcun problema, e – i rari effetti collaterali che potrebbe provocare esclusivamente a livello locale – sono dovuti principalmente ad un’errato utilizzo dello strumento: si tratta per lo più di irritazioni della pelle, di ustioni e di dolori.

In ogni caso, prima di sottoporsi ad un ciclo di ionoforesi, è consigliabile consultarsi con il proprio medico di fiducia, soprattutto nel caso di patologie croniche e terapie farmacologiche in corso.

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