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Diarrea: sintomi, diagnosi, cure

La diarrea può essere pericolosa quando comporta una grave disidratazione. Quando persiste non va comunque sottovalutata perché potrebbe essere dovuta a problemi a volte anche gravi.

La diarrea

La diarrea è un disturbo che consiste in una copiosa evacuazione (> 200 g / 24 ore) di feci liquide ed acquose tre volte o più al giorno: quando si hanno più di tre evacuazioni al giorno si può parlare di diarrea. Può essere associata ad un cambiamento di volume delle feci ad una diversa frequenza di defecazione.

Una diarrea può essere classificata in diversi modi. Le distinzioni più significative sono:

A. in acuta, persistente o cronica

  • La diarrea acuta è un problema comune che dura in genere meno di 3 settimane e solitamente è dovuta ad infezioni, a farmaci, oppure a delle tossinfezioni alimentari.
  • Quella cronica dura invece più di 3 settimane ed i sintomi in questo caso possono essere continui, o possono andare e venire.

B. secondo la localizzazione del problema che la causa [1]

  • La diarrea dell’intestino tenue si caratterizza per l’assenza di sangue e di muco, e per un alto contenuto d’acqua.
  • La diarrea del colon si presenta spesso con la presenza di sangue e di muco.

C. secondo le sue cause

Una diarrea può esser dovuta,

  • ad infezioni causate da batteri, virus o protozoi;
  • a tossinfezioni alimentari causate da alimenti contaminati;
  • a malassorbimenti: quella dovuta ad un deficit di lattasi nel caso di un’intolleranza al lattosio, ad esempio;
  • a malattie infiammatorie croniche;
  • a cause ormonali;
  • alla sindrome del colon infiammato;
  • ad un neuropatia autonomica diabetica (una complicanza del diabete mellito).

D. in base alla sua patogenesi

La diarrea può è essere anche classificata in base alla sua patogenesi, ovvero in base alle alterazioni degli stati fisiologici che la causano:

  • in diarrea infiammatoria che cessa col digiuno;
  • in diarrea osmotica, acquosa e voluminosa, senza sangue e muco, che non cessa col digiuno;
  • in diarrea secretoria, che è spesso caratterizzata dal sangue e dal muco.

I diversi possibili sintomi associati ad una diarrea

Come abbiamo detto, di per se la diarrea costituisce solo un sintomo. Ad ogni modo, le persone che soffrono di diarrea possono avere associati anche uno o più di uno dei seguenti sintomi:

Le persone che hanno una diarrea causata da alcuni tipi d’infezioni, possono anche avere uno o più di uno dei seguenti sintomi:

Le sue possibili complicazioni

Una diarrea può comportare una disidratazione ed un malassorbimento.

disidratazione

La diarrea può causare una disidratazione, il che significa che il nostro corpo non ha abbastanza liquidi ed elettroliti per funzionare correttamente.

I sintomi della disidratazione sono: la sete, una ridotta frequenza di urinazioni, la mancanza di energia, una diminuzione del turgore cutaneo, l’infossamento degli occhi.

malassorbimento

La diarrea può causarci anche un malassorbimento. Quando una persona non assorbe dai cibi che mangia nutrienti sufficienti, può diventare malnutrita.

Alcune condizioni che causano una diarrea cronica, come le infezioni, le allergie e le intolleranze alimentari, ed alcuni problemi del tratto digestivo, possono anche causare un malassorbimento.

I sintomi legati al malassorbimento sono: gonfiore, cambiamenti di appetito, flatulenza, feci maleodoranti, perdita di peso, una perdita o lo uno scarso aumento di peso dei bambini.

Quando occorre preoccuparsi

Una diarrea può diventare pericolosa se ci porta ad una grave disidratazione.

Dato che può a volte anche essere causata da problemi gravi, se la diarrea perdura non dev’essere sottovalutata ed è opportuno consultare un medico, soprattutto se a soffrirne è un anziano o un bambino.

Ecco una serie di sintomi associati a cui occorre porre una particolare attenzione che – ove rilevati – dovrebbero portarci a contattare al più presto il medico:

  • una diarrea che dura più di 2 giorni;
  • la febbre a 39° o superiore;
  • un vomito frequente;
  • sei episodi di diarrea nell’arco delle 24 ore;
  • un forte dolore all’addome o al retto;
  • le feci nere e catramose.

Le cause di una diarrea acuta

Una diarrea acuta può avere cause diverse da quelle di una diarrea cronica. Le cause più comuni della diarrea acuta sono legate alle infezioni ed ai medicinali.

da infezioni

Le infezioni possono essere virali, ovvero possono essere causate da alcuni virus come il norovirus e il rotavirus.

Oppure possono essere batteriche, cioè causate da organismi entrati nel nostro corpo attraverso cibi o liquidi contaminati da alcuni batteri come il campylobacter, l’escherichia coli (E.coli), la salmonella e la shigella.

come effetti collaterali dei medicinali

I medicinali che possono causare una diarrea sono gli antibiotici, gli antiacidi contenenti magnesio ed i medicinali utilizzati per trattare il cancro.

Le diverse cause di una diarrea cronica

Possono causare una diarrea cronica: alcune infezioni, le allergie / intolleranze alimentari, alcuni problemi del tratto digerente, gli interventi chirurgici addominali, nonché l’assunzione per lungo tempo di alcuni medicinali. Le cause più comuni di una diarrea acuta persistente sono le seguenti.

A. le infezioni

Da alcune infezioni non trattate causate da dei batteri e da alcuni parassiti, che non scompaiono rapidamente. Dopo un’infezione, alcune persone possono avere problemi a digerire alcuni carboidrati come il lattosio o le proteine presenti in alimenti come il latte vaccino, i latticini o la soia.

Questi alimenti possono prolungare la diarrea, ed anche alcuni problemi nel digerire i carboidrati o le proteine.

B. le allergie e le intolleranze alimentari

Possono causare una diarrea cronica anche le allergie e le intolleranze ad alcuni alimenti, come quelle al latte di mucca, alla soia, ai cereali, alle uova, ed ai frutti di mare.

  • L’intolleranza al lattosio è una condizione comune, la quale può causare una diarrea dopo aver mangiato dei cibi o aver bevuto dei liquidi contenenti latte o latticini.
  • L’intolleranza al fruttosio è invece una condizione che può causarci una diarrea dopo aver mangiato cibi o bevuto liquidi contenenti fruttosio, uno zucchero che si trova nella frutta, nei succhi di frutta e nel miele. Il fruttosio lo si può trovare aggiunto come dolcificante in molti cibi e bevande analcoliche.

Alcuni tipi di alcol di zucchero come il sorbitolo, il mannitolo e lo xilitolo possono causare la diarrea in alcune persone: spesso li contengono le caramelle e le gomme senza zucchero.

C. alcuni problemi al tratto digestivo

I problemi dell’apparato digerente che possono causare una diarrea cronica sono: la celiachia, il Morbo di Crohn, la colite ulcerosa, la sindrome dell’intestino irritabile e altri disturbi funzionali gastrointestinali (FGID).

D. la chirurgia addominale

È possibile che si sviluppi diarrea una cronica dopo un intervento chirurgico all’addome riguardante l’appendice, la cistifellea, l’intestino crasso, il fegato, il pancreas, l’intestino tenue, la milza o lo stomaco.

E. alcuni farmaci

Possono causarci una diarrea cronica alcune medicine che siamo costretti ad assumere per lungo tempo.

Alcuni farmaci come gli antibiotici, possono modificare la nostra normale flora intestinale, ed aumentare le probabilità di un’infezione da Clostridium difficile, un batterio che può causarci una diarrea cronica.

La diagnosi di una diarrea persistente

I medici non hanno in genere la necessità di trovare le cause di una diarrea acuta. Se invece dura più di 4 giorni in presenza di alcuni sintomi come la febbre o le feci sanguinolente, ne ricercano la causa.

Al medico potrebbero essere utili delle informazioni circa la storia medica e familiare della persona che ne è colpita. Il medico può visitarla o prescrivergli di fare dei test.

A. la storia medica (e familiare)

Il medico potrà chiedere alla persona delle informazioni circa alcuni sintomi, come ad esempio:

  • da quanto tempo ha la diarrea,
  • sulla quantità e la frequenza delle evacuazioni,
  • come appaiono le feci, quale il colore o la consistenza,
  • su eventuali altri sintomi associati.

Potrà chiedere informazioni sui cibi che mangia e sulle bevande che assume. Se il medico sospetta un’allergia o un’intolleranza alimentare, può raccomandare alla persona di variare la sua dieta per vedere se i sintomi migliorano.

Il medico potrà chiedere informazioni anche,

  • sulle sue condizioni di salute attuali e passate;
  • circa i medicinali soggetti a prescrizione e da banco assunti;
  • circa contatti recenti con altre persone malate;
  • circa recenti viaggi verso i paesi in via di sviluppo.

Può chiedere se nella sua famiglia qualcuno ha una storia di quelle condizioni che possono causare un diarrea cronica, come la malattia celiaca, il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile, l’intolleranza al lattosio e la colite ulcerosa.

Oltre a queste, per trovare la causa della sua diarrea può procedere con una visita.

B. l’esame fisico della persona

Il medico può,

A volte il medico fa un’esplorazione rettale digitale (ERD o DRE in inglese): il dottore farà piegare la persona su un tavolo o sdraiarsi su di un fianco mentre tiene le ginocchia vicine al petto. Dopo aver indossato un guanto, il medico le infilerà un dito lubrificato nell’ano per controllare la presenza di sangue nelle feci.

I test per trovare le cause della diarrea

Per individuare la causa di una diarrea, il medico può avvalersi anche dei seguenti test.

A. test delle feci

Le analisi sulle feci possono evidenziare l’eventuale presenza di sangue, di batteri o parassiti od altro.

B. analisi del sangue

Viene prelevato un campione di sangue per testare l’esistenza determinate malattie o disturbi che possono causare una diarrea.

C. test del respiro all’idrogeno

Questo test viene utilizzato per diagnosticare l’eventuale intolleranza al lattosio mediante la misurazione della quantità di idrogeno nel respiro. In presenza di un’intolleranza, il lattosio non digerito produce nel respiro elevati livelli di idrogeno.

  • Per fare questo test, occorre bere una bevanda con una precisa quantità di lattosio.
  • Poi, un apparecchio misura il livello di idrogeno presente nel respiro.
  • Se il livello di idrogeno è elevato, il medico diagnosticherà l’intolleranza al lattosio.

D. test di digiuno

Per scoprire se a causare la diarrea sono un’intolleranza o un’allergia alimentare, il medico potrebbe chiedere alla persona di evitare l’assunzione di cibi con lattosio, i carboidrati, il frumento o altri ingredienti, e ciò per vedere se la diarrea risponde ad un cambiamento nella dieta.

E. endoscopia

Il medico può prescriverle un’esplorazione attraverso appositi apparecchi ottici per esaminare le sue cavità interne:

  • una colonscopia,
  • una sigmoidoscopia flessibile,
  • una endoscopia gastrointestinale superiore (GI).

I trattamenti delle diarree

A. le diarree acute

Nella maggior parte dei casi, è possibile trattare una diarrea acuta con dei medicinali da banco come la loperamide (Imodium) e come il bismuto subsalicilato (Pepto-Bismol, Kaopectate).

Se la diarrea dura più di 2/3 giorni, è bene consultare subito un medico.

I medici generalmente non raccomandano i medicinali da banco alle persone che hanno feci sanguinolente, segni di febbre, infezione da batteri o parassiti.

Quando si ha una diarrea acuta si può perdere l’appetito per un breve periodo di tempo. Quando ritorna l’appetito, si può ritornare alla normale dieta.

B. le diarree acute dei propri figli

I farmaci da banco per il trattamento della diarrea acuta degli adulti, possono essere pericolosi per i neonati e per i bambini piccoli. Perciò prima di dare a vostro figlio una medicina da banco, parlatene col medico.

Se la diarrea di vostro figlio dura più di 24 ore, consultate subito il medico.

C. le diarree persistenti e croniche

Il come i medici trattano una diarrea persistente e cronica dipende dalle sue cause.

  • Possono prescrivere degli antibiotici ed altri medicinali che hanno lo scopo di curare le infezioni batteriche o parassitarie.
  • Possono anche prescrivere dei farmaci per trattare alcune delle condizioni che la causano, come il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile o la colite ulcerosa .

Anche per i bambini, i trattamenti della diarrea cronica dipendono dalla loro causa. Alcuni medici possono raccomandare l’assunzione di probiotici.

  • I probiotici sono microrganismi vivi il più delle volte batteri, che sono simili ai microrganismi che si trovano normalmente nel tratto digestivo.
  • I ricercatori stanno ancora studiando l’utilizzo di probiotici per trattare la diarrea.
  • Se il medico vi consiglia dei probiotici, chiedetegli quanti probiotici e per quanto tempo deve assumere.

Parlatene col medico prima di assumere autonomamente probiotici od altri medicinali “complementari o alternativi”: si tratta di una questione di sicurezza.

Come prevenire la diarrea

È possibile prevenire l’insorgere di alcuni tipi di diarree, inclusi quelli causati dalle infezioni, quelle legate al rotavirus, la diarrea del viaggiatore, ed anche quelle legate ai problemi alimentari.

A. causate da infezioni

Puoi ridurre le possibilità di contrarre o diffondere quelle infezioni che possono causarci una diarrea, occorre lavare accuratamente le mani con sapone ed acqua calda per 15-30 secondi,

  • dopo aver usato il bagno,
  • dopo aver cambiato i pannolini,
  • prima e dopo aver maneggiato o preparato il cibo.

Infezioni bambini. Prima che fossero disponibili i vaccini contro il rotavirus, la causa più comune di diarrea nei bambini era il rotavirus noto per essere la causa principale di gastroenterite virale infantile.

I vaccini hanno ridotto il numero di casi di rotavirus e di ospedalizzazioni. Sono stati approvati due vaccini orali per proteggere i bambini dalle infezioni da rotavirus.

  1. Il vaccino contro il rotavirus, vivo, orale, pentavalente (RotaTeq)  è indicato per l’immunizzazione dei neonati a partire dalla sesta settimana e sino a alla trentaduesima settimane d’età.
  2. Il vaccino contro il rotavirus, vivo, orale (Rotarix) viene usato nei neonati a partire dalla sesta settimana di vita e vino alla ventiquattresima settimana.

Affinché il vaccino contro il rotavirus sia efficace, i bambini devono assumere tutte le dosi prescritte entro gli 8 mesi di età. I bambini di età pari o superiore alle 15 settimane che non hanno mai ricevuto il vaccino contro il rotavirus non devono iniziarne l’assunzione.

I genitori, o chi si prende cura dei bambini, devono discutere circa la vaccinazione con il rotavirus con un medico.

B. la diarrea dei viaggiatori

Per ridurre le probabilità di una diarrea dei viaggiatori, quando si viaggia nei paesi in via di sviluppo occorre evitare,

  • di bere l’acqua di rubinetto,
  • di usare l’acqua del rubinetto per fare il ghiaccio, preparare cibi o bevande o lavarsi i denti,
  • di bere succo di frutta o latte o mangiare prodotti a base di latte che non sono stati pastorizzati, riscaldati per uccidere microbi dannosi – virus , batteri e parassiti,
  • di mangiare cibo acquistato dai venditori ambulanti,
  • di mangiare carne, pesce o crostacei crudi, poco cotti o non serviti caldi,
  • di mangiare verdure crude e la maggior parte dei frutti crudi.

È possibile bere l’acqua in bottiglia, le bibite e le bevande calde come il caffè o il tè fatti con l’acqua bollente.

Se sei preoccupato per la diarrea del viaggiatore, prima di partire parlane col medico.

Per prevenire la diarrea dei viaggiatori, i medici possono raccomandarci di assumere degli antibiotici prima e durante un viaggio. Un trattamento precoce con antibiotici può abbreviare la diarrea dei viaggiatori.

C. di origine alimentare

È possibile prevenire l’insorgere di quelle malattie di origine alimentare che possono causarci la diarrea, conservando, cucinando, pulendo e manipolando correttamente gli alimenti.

Come trattare o prevenire la disidratazione causata dalla diarrea

Per trattare o per prevenire la disidratazione è necessario sostituire i liquidi e gli elettroliti persi con la diarrea con una terapia reidratante, specialmente se si ha una diarrea acuta.

Anche se bere molta acqua è importante, per trattare e per prevenire la disidratazione si dovrebbero anche bere liquidi che contengano degli elettroliti, come i seguenti:

  • i brodi,
  • le bevande analcoliche senza caffeina,
  • i succhi di frutta,
  • le bevande sportive.

Anziani. Se sei un adulto anziano o se hai un sistema immunitario debole, dovresti anche bere delle soluzioni di reidratazione orale, come Pedialyte, Naturalyte, Infalyte o CeraLyte.

Le soluzioni per la reidratazione orale sono costituite da quei liquidi che contengono glucosio ed elettroliti. È possibile realizzare a casa propria delle soluzioni per la reidratazione orale.

Bambini. Per trattare o prevenire la disidratazione, occorre somministrare al bambino liquidi contenenti degli elettroliti. Per la sua reidratazione, al bambino si possono anche dare dei preparati salini per via orale. Ma prima è bene consultarsi col medico di fiducia.

Cosa mangiare e cosa no

A. cosa mangiare in caso di diarrea

Chi ha la diarrea, per un breve periodo potrebbe perdere l’appetito. Nella maggior parte dei casi, quando ritorna l’appetito è possibile ritornare alla dieta normale.

Bambini. Ai bambini con la diarrea, i genitori dovrebbero far seguire la loro dieta abituale appropriata in relazione alla loro età, o dare latte materno.

Per trattare alcune cause di una diarrea cronica, come l’intolleranza al lattosio o la celiachia, il medico può raccomandare di cambiare la dieta del bambino.

B. cosa non mangiare quando si ha la diarrea

Bisognerebbe evitare quei cibi che potrebbero peggiorare la diarrea come, ad esempio,

  • le bevande alcoliche,
  • le bevande e gli alimenti contenenti caffeina,
  • i latticini come il latte, il formaggio ed il gelato,
  • i cibi grassi ed i grassi,
  • le bevande e gli alimenti contenenti fruttosio,
  • certa frutta come le mele, le pesche e le pere,
  • i cibi piccanti,
  • le bevande dietetiche, le gomme da masticare senza zucchero e le caramelle contenenti dei dolcificanti come il sorbitolo, il mannitolo e lo xilitolo.

La ricerca scientifica ha dimostrato che il fatto di seguire una dieta “ristretta” non aiuta a trattare la diarrea nella maggior parte dei casi. La maggior parte degli esperti sconsiglia il digiuno, oppure di seguire una dieta poco variata (limitata cioè a pochi alimenti).

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