Home | Nutrizione | Calcoli renali: cause, sintomi, trattamenti

Calcoli renali: cause, sintomi, trattamenti

I calcoli renali possono essere dolorosamente lancinanti. Cosa sono esattamente e cosa si può fare al riguardo? Scopriamolo in questo articolo.

Introduzione

Assieme alle ossa rotte, all’appendicite, all’ernia del disco, i calcoli renali (o nefrolitiasi) si trovano nella lista delle 20 malattie più dolorose che noi possiamo avere. Colpiscono quasi il 10% della popolazione.

Ma qual è la causa dei calcoli renali e come si fa a sapere se i responsabili del dolore che si sta vivendo sono i calcoli? Vediamo di fare il punto su questo argomento.

Quali sono le cause dei calcoli renali

I calcoli renali sono causati da dei prodotti di scarto come il calcio, l’ammoniaca, o l’acido urico presente nel sangue, che occasionalmente si accumulano per formare cristalli all’interno del sistema renale.

Questo fatto è più probabile che accada,

  • se non si bevono abbastanza liquidi,
  • se si stanno assumendo alcuni farmaci,
  • se si è in una condizione medica che aumenti i livelli di determinate sostanze nelle urine.

I calcoli renali possono essere di molte dimensioni, forme e colori. Alcuni sono come dei granelli di sabbia. In rari casi altri possono crescere fino alle dimensioni di una pallina da golf.

Chi è a rischio di calcoli renali

I calcoli renali sono abbastanza comuni, e colpiscono spesso le persone di età compresa tra i 30 ed i 60 anni. Riguardano circa una donna su 10 e tre uomini su 20. È più probabile che tu abbia calcoli renali,

  • se segui una dieta ricca di proteine e povera di fibre,
  • se sei inattivo o se sei costretto a stare a letto,
  • se hai una storia familiare di calcoli renali,
  • se hai avuto diverse infezioni renali o urinarie,
  • se hai solo un rene che funzioni perfettamente,
  • se hai avuto un intervento chirurgico sul tuo sistema digestivo,
  • se soffri di una malattia intestinale, come la malattia di Crohn.

I farmaci possono causare calcoli renali?

Ci solo purtroppo delle prove che indicano che alcuni farmaci possono aumentare il rischio di sviluppare dei ricorrenti calcoli renali. Sono:

  • l’aspirina,
  • gli antiacidi,
  • i diuretici,
  • alcuni antibiotici,
  • alcuni farmaci antiretrovirali e alcuni farmaci antiepilettici.

I sintomi legati ai calcoli renali

I calcoli renali possono svilupparsi in uno o in entrambi i reni.

Però non sempre ci causano dei problemi. I calcoli renali di piccole dimensioni possono non essere rilevati, e possono essere trasmessi nelle urine senza dolori.

Tuttavia, un calcolo può anche bloccare una parte del sistema urinario, come il rene, l’uretere o l’uretra, e può causare dei forti dolori all’addome o all’inguine, a volte causando un’infezione delle vie urinarie (IVU), chiamata infezione del tratto urinario (UTI).

I sintomi più comuni dei calcoli renali sono dati,

  • da un dolore o un dolore persistente nella parte bassa della schiena, nella parte posteriore o laterale dell’addome, dell’inguine, dei testicoli o dello scroto,
  • dalla difficoltà nel restare fermi,
  • dalla nausea,
  • dal bisogno di urinare più spesso,
  • dal dolore durante la minzione,
  • da un’urina puzzolente, torbida o dal sangue nelle urine,
  • dalla fatica,
  • da una sensazione di malessere generale.

Nel caso fosse presente anche un’infezione renale, è probabile che si abbiano anche una febbre alta, dei brividi ed una debolezza.

La diagnosi di calcoli renali

Un medico di solito è in grado di diagnosticare l’esistenza di calcoli renali basandosi sui sintomi e sull’anamnesi: in particolare sul fatto dell’esistenza di precedenti calcoli renali.

Normalmente prescrive un esame delle urine ed esami del sangue per verificare il corretto funzionamento dei reni, e per controllare anche i livelli di quelle sostanze che potrebbero aver causato i calcoli renali, come il calcio.

Può essere utile urinare attraverso una garza o una calza al fine di cercare di raccogliere il calcolo, poiché questa “analisi” faciliterà la diagnosi ed aiuterà a trovare il trattamento migliore per il caso specifico.

Nei casi più gravi, potrebbe servire l’intervento di un urologo per una radiografia, una TAC o una ecografia.

I trattamenti dei calcoli renali

I calcoli renali con un diametro inferiore ai 4 mm, generalmente possono essere gestiti con degli antidolorifici. Mentre potrebbe essere necessario rompere quelli più grandi per mezzo degli ultrasuoni o dell’energia laser.

Occasionalmente, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere direttamente calcoli renali molto grandi. Potrebbe essere necessario un ricovero in ospedale,

  • se si dovesse avere un dolore molto grave;
  • se si dovesse essere a rischio di un’insufficienza renale;
  • se i sintomi dovessero persistere nonostante gli antidolorifici;
  • se si dovesse rimanere disidratati e si dovesse vomitare troppo per poter trattenere i liquidi sufficienti;
  • nel caso di una donna incinta;
  • nel caso di una persona con più di 60 anni.

Come prevenire la formazione dei calcoli renali

Si stima che a metà di tutte le persone che hanno avuto dei calcoli renali, entro i successivi cinque anni li avranno di nuovo.  Ci sono comunque alcune misure che si possono prendere per impedire che ritornino.

l’acqua

Il modo migliore per prevenire i calcoli renali è di bere ogni giorno acqua a sufficienza, per evitare di disidratarsi e per impedire l’accumulo di rifiuti. Al fine di reintegrare i liquidi persi col sudore, si deve bere di più quando fa caldo o quando ci si allena.

la dieta

Se i calcoli renali sono causati da un eccesso di calcio, è possibile che ci venga consigliato di ridurre nella nostra dieta la quantità di ossalati (sali di calcio dell’acido ossalico), il che impedisce l’assorbimento del calcio da parte del corpo che può accumularsi nel rene per formare un calcare.

Gli alimenti che sono ricchi di ossalati sono;

  • la barbabietola rossa,
  • il cioccolato,
  • gli asparagi,
  • le mandorle,
  • le arachidi,
  • gli anacardi,
  • i prodotti a base di soia,
  • i cereali come la farina d’avena, il germe di grano ed il grano intero.

il calcio

Non si deve ridurre la quantità di calcio nella dieta a meno che non sia il medico di famiglia a consigliarcelo. Infatti il calcio è molto importante per mantenere sani le ossa ed i denti.

l’acido urico

Per evitare un aumento dell’escrezione di sali di acido urico e la formazione dei calcoli renali, nella propria dieta è necessario ridurre  la quantità,

  • di carne,
  • di pollame,
  • e di pesce.

Prova con la dieta flessibile (da cosiddetta dieta IIFYM, acronimo di “it if fits your macros” ) una dieta che implica il fatto di non avere schemi alimentari rigidi ma l’assunzione di pochi alimenti scelti fra quelli più salutari.

i farmaci

È possibile che ci vengano prescritti dei farmaci allo scopo di i livelli di acidità o di alcalinità nelle urine.

Sempre a questo riguardo, va anche detto che alcuni dei farmaci che già si stanno assumendo potrebbero essere la causa di calcoli renali e che quindi dovranno conseguentemente essere “rivisti” dal nostro medico di famiglia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto