La pianta curcuma longa, in sintesi
La pianta curcuma longa, in sintesi
Anche se ci sono più specie del genere botanico curcuma, quando si parla di curcuma ci si riferisce comunemente alla sola curcuma longa, un’erba perenne delle regioni a clima tropicale. La curcuma viene spesso chiamata anche zafferano delle Indie per il suo colore giallo che la fa assomigliare appunto allo zafferano. In inglese viene chiamata “turmeric” da cui il nome italiano poco usato, di turmerico.
La polvere di curcuma è una polvere di colore giallo scuro, che deriva appunto dalla pianta della curcuma, la quale é un genere di piante appartenente alla famiglia zingiberaceae. Non va confusa con il curry che è una miscela di spezie pestate nel mortaio, spezie che vanno a formare una polvere di color giallo-senape.
I principali principi attivi della curcuma sono la curcumina e altri curcuminoidi (demetossicurcumina e bisdemetossicurcumina) che vengono estratti dal suo rizoma (i rizomi sono dei germogli sotterranei simili alle radici). Si tratta di quella della parte della pianta che viene comunemente usata come colorante e che è particolarmente diffusa anche nell’industria alimentare: se leggi sull’etichetta di un prodotto che contiene l’ E100, sappi che si riferisce al colore giallo estratto dalla curcumina. I curcuminoidi sono i principali costituenti chimici della curcuma (3-5%).
A prima vista è molto facile scambiare il rizoma della curcuma col rizoma dello zenzero, tanto si assomigliano. Il modo più facile e più veloce per distinguerli è di tagliarlo: l’interno della curcuma ha un colore arancione intenso, che può assomigliare a quello del tuorlo d’uovo o della senape. Ed è proprio il rizoma di questa pianta che contiene i suoi elementi aventi quelle proprietà che vengono ritenute anti-cancerogene, antiossidanti nonché anti-infiammatorie.
Come lo zenzero, anche la curcuma è nota principalmente per essere d’aiuto a stimolare il sistema digestivo: con la curcuma la produzione gastrica e la bile vengono stimolate, mentre si abbassano i livelli di grassi nel sangue.
Come e con quali modalità utilizzare la curcuma? L’utilizzo dipende dal gusto di ciascuno di noi: basti sapere che quotidianamente in India e nel resto del mondo la curcuma viene aggiunta a sughi, zuppe di verdure e frullati (solo per citare gli esempi più classici).
Proprietà curative e utilizzi
Le proprietà curative curcuma e i benefici impieghi
Da sempre la curcuma viene utilizzata come spezia. Nella medicina ayurvedica indiana l’uso della curcuma risale a circa 4000 anni fa. La medicina ayurvedica la ritiene dotata di molte proprietà medicinali. In parte anche quella moderna.
Questo articolo ha finalità meramente divulgative e non anche finalità mediche.
Quindi se vuoi trattare patologie importanti, prima di utilizzare a tali scopi la curcuma (e non solo la curcuma in quanto il discorso ha valenza generale) è opportuno che ti informi meglio circa le sue proprietà e che tu faccia riferimento al tuo medico di base.
Sono state condotte alcune ricerche scientifiche volte ad esaminare i benefici per la salute dal consumo prolungato della curcuma: si ricordano tra le tante proprietà che le vengono attribuite quelle disintossicanti, antitumorali, cicatrizzanti, antinfiammatorie, antiossidanti ecc… Viene ritenuta anche in grado di prevenire la leucemia nei bambini, di abbassare il colesterolo, di prevenire malattie cardiovascolari ecc.
In questo articolo illustreremo le principali azioni benefiche legate alla sua assunzione, ovvero quelle antitumorali, antinfiammatorie, ed antiossidanti.
Antinfiammatoria
Si è rilevato che la curcuma ha una notevole azione anti-infiammatoria, capace persino di bloccare alcuni enzimi. Ci sono delle prove scientifiche che la curcuma può anche servire ad alleviare alcuni sintomi di osteoartrite del ginocchio.
Anticancerogena
Potenzialmente può servire a ridurre i rischi di cancro al colon: è stato provato che grazie all’uso della curcuma infatti le cellule cancerogene retrocedono. Alcuni medici sostengono anche che – per quanto riguarda il cancro al seno – la formazione del tumore può essere inibita con l’aggiunta di curcuma alla propria dieta.
Antiossidante
I radicali liberi sono sono molecole molto reattive: (in pratica) costituiscono delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo a livello cellulare. Sono molto pericolosi perché sono in grado di attaccare le altre cellule sane. In altre parole: sono particolarmente “indesiderabili” dal momento che nel peggiore dei casi possono causare anche dei danni al DNA. Sono responsabili di molti problemi: l’esempio più evidente è l’invecchiamento precoce della pelle. La curcuma grazie alle sue proprietà antiossidanti, giova a mettere fine / a rallentare a questi processi.
Nel suo ruolo di fattore anti-invecchiamento, la curcuma neutralizza i radicali liberi con un effetto talmente potente da essere stata paragonata persino al Prozac. Questa spezia – definita calda – giova anche relativamente ad alcune malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer e il Parkinson.
La curcuma negli integratori
La curcuma negli integratori alimentari
Oggi è possibile assumere la curcuma nelle giuste quantità (giuste nel senso di quelle che si desiderano assumere esattamente) attraverso pratici integratori alimentari in forma di pillole o di bevande.
Questa modalità (in pillole sopratutto) è sicuramente il modo più efficace per garantirci di assumere su base giornaliera le dosi più efficaci. A questo proposito occorre sapere che non ci sono sufficienti studi per quanto riguarda i possibili effetti indesiderati della curcuma.
In ogni caso è importante per ognuno di noi condurre uno stile di vita salutare che comprenda una dieta equilibrata, ed é sempre bene contattare il medico prima di prendere qualsiasi tipo di integratore sopratutto se combinato con altri farmaci.