La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo gastrointestinale comune, spesso gestito attraverso modifiche dietetiche. Negli ultimi anni, la dieta a basso contenuto di FODMAP è emersa come un trattamento efficace per molti pazienti con IBS.
Cosa sono i FODMAP?
FODMAP è un acronimo che sta per “Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols”. Questi sono piccoli carboidrati (zuccheri) che sono presenti in molti alimenti comuni, inclusi alcuni tipi di frutta, verdura, latticini, legumi e cereali (Gibson & Shepherd, 2010).
I FODMAP sono noti per causare problemi nei pazienti con IBS perché sono difficili da digerire e possono causare fermentazione nell’intestino, portando a sintomi come gonfiore, dolore addominale e diarrea (Staudacher et al., 2017).
La dieta FODMAP
La dieta FODMAP è stata sviluppata da ricercatori dell’Università di Monash in Australia e prevede la limitazione di alimenti ad alto contenuto di FODMAP. Questa dieta è divisa in tre fasi:
- Eliminazione: Questa fase dura da 2 a 6 settimane e prevede l’eliminazione di tutti gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP dalla dieta.
- Reintroduzione: In questa fase, gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP vengono gradualmente reintrodotti uno alla volta per identificare quali alimenti causano sintomi.
- Personalizzazione: Questa fase prevede l’adattamento della dieta per includere la più ampia varietà possibile di alimenti, pur evitando quelli che causano sintomi.
Efficacia della dieta FODMAP
Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia della dieta FODMAP nel ridurre i sintomi di IBS. Una revisione sistematica e meta-analisi del 2017 ha concluso che la dieta FODMAP è efficace nel ridurre i sintomi globali dell’IBS, in particolare gonfiore e dolore addominale (Varjú et al., 2017).
Tuttavia, è importante notare che la dieta FODMAP non è adatta a tutti e può essere difficile da seguire senza l’assistenza di un dietista esperto. Inoltre, la dieta può essere nutrizionalmente inadeguata se non viene seguita correttamente e può portare a un aumento del peso corporeo e a una riduzione della qualità della vita se non gestita correttamente (Eswaran et al., 2017).
Considerazioni finali
La dieta FODMAP offre un’opzione di trattamento promettente per i pazienti con IBS, ma deve essere intrapresa con cautela e sotto la supervisione di un professionista sanitario. Ulteriori ricerche sono necessarie per capire appieno l’impatto della dieta FODMAP sulla salute dell’intestino a lungo termine.
Riferimenti
Eswaran, S., Chey, W. D., & Jackson, K. (2017). A low FODMAP diet improves quality of life, reduces activity impairment, and improves sleep quality in patients with irritable bowel syndrome and diarrhea: Results from a U.S. Randomized Controlled Trial. Clinical Gastroenterology and Hepatology, 15(3), 189.
Gibson, P. R., & Shepherd, S. J. (2010). Evidence-based dietary management of functional gastrointestinal symptoms: The FODMAP approach. Journal of Gastroenterology and Hepatology, 25(2), 252-258.
Staudacher, H. M., Lomer, M. C. E., & Farquharson, F. M. (2017). A Diet Low in FODMAPs Reduces Symptoms in Patients With Irritable Bowel Syndrome and A Probiotic Restores Bifidobacterium Species: A Randomized Controlled Trial. Gastroenterology, 153(4), 936-947.
Varjú, P., Farkas, N., Hegyi, P., Garami, A., Szabó, I., Illés, A., … & Pécsi, D. (2017). Low fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols (FODMAP) diet improves symptoms in adults suffering from irritable bowel syndrome (IBS) compared to standard IBS diet: A meta-analysis of clinical studies. PloS one, 12(8), e0182942.